Ubs consiglia di comprare azioni europee

Alla Ubs sono convinti che nel mercato azionario europeo ci sia del valore inespresso, anche se la volatilità dovrebbe restare ancora elevata per lungo tempo. Fin dal 2008 gli investitori hanno comprato soprattutto asset a basso rischio, restando alla larga dall’azionario in particolare quello europeo. La crisi dei debiti sovrani europei ha accentuato questo trend, ma contestualmente ha gonfiato oltremodo le quotazioni di asset come i titoli di stato. Il mercato azionario europeo è diventato così particolarmente conveniente e alla lunga resta ancora l’asset class in grado di offrire buoni rendimenti.

Secondo Curt Custard di Ubs Global Asset Management, intervistato da PLUS24, inserto del sabato de Il Sole-24 Ore, le aspettative di fiscal cliff negli Stati Uniti potrebbero provocare un incremento della volatilità. Ubs è pronta a entrare sul mercato su livelli più bassi rispetto ai valori correnti, ma nel frattempo inizia a sovrappesare l’azionario europeo e a sottopesare il resto del mondo. Ubs ha un sovrappeso nel credito, sia nelle obbligazioni corporate che sui bond ad alto rendimento, mentre preferisce sottopesare le obbligazioni governative.

Ubs consiglia di non esporsi sulle cosiddette commodity currencies, come il dollaro australiano e il dollaro neozelandese, mentre sovrappesa le valute che offrono maggiore esposizione alla ripresa ciclica degli Stati Uniti. Per quanto riguarda l’azionario, Ubs vede di buon occhio l’equity europeo ma non quello americano. Secondo la banca d’affari svizzera, i settori che godono di maggiore appeal sono quello bancario, tecnologico e healthcare. Qui si trovano buone occasioni su azioni di società che stanno mostrando una buona generazione di cassa, un piano di riacquisto titoli e dividendi futuri attesi in crescita.

Nel mercato americano, settore hi-tech, l’esperto fa notare che Ubs ha un sovrappreso in azioni come Adobe Systems, Symantec e Service Source. Solo il 5-6% del portfolio totale relativo all’equity è investito in azioni Apple, che è una società che non contribuisce molto al rischio di portfolio. Nel settore bancario americano Ubs preferisce puntare sul colosso Citigroup, mentre tra i maggiori pesi attivi ci sono anche Hertz e Nextel International.

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