Titoli di Stato: Btp a lungo termine, pressioni al ribasso

investire-btpQuello attuale non è un gran momento per i titoli di Stato italiani, ed in particolare per i titoli a lungo termine. Rispetto al Bund tedesco, infatti, gli spread negli ultimi giorni sono tornati a salire ed anzi si sono attestati sui valori registrati nelle scorse settimane quando la crisi della Grecia aveva fatto tremare tutta l’Eurozona. In particolare, i cali di prezzo più ampi si stanno registrando in questo momento sulla curva dei Buoni del Tesoro Poliennali a lungo termine; ad esempio, il BTP 01/09/40, con codice ISIN IT0004532559, ha archiviato la sessione odierna di scambi sul MOT con un prezzo ufficiale di 98,14 rispetto ad un massimo annuale di 104,50 registrato lo scorso 1 aprile 2010. Quindi, il Btp rispetto ai massimi dell’anno ha perso oltre sei punti con la conseguenza che il rendimento netto, visto che la cedola annua lorda è al 5%, è pari al 4,46% circa; trattasi chiaramente di un rendimento appetibile ma il tutto a fronte del rischio di un deprezzamento dei corsi del titolo sul MOT per due ragioni.

La prima ragione è quella relativa al fatto che, comunque, la tendenza del costo del denaro è tornata ad essere rialzista sebbene la congiuntura macroeconomica nell’Eurozona sia caratterizzata da una ripresa fragile. La seconda ragione è quella legata al fatto che nel breve termine il sentiment degli investitori è caratterizzato da grande diffidenza e così è destinato a rimanere se non si vedranno risultati tangibili dai piani di aggiustamento dei conti messi a punto non solo dall’Italia, ma anche e soprattutto dai cosiddetti Paesi “PIGS“, ovverosia il Portogallo, l’Irlanda, la Grecia e la Spagna.

In ogni caso, c’è da dire che il Wall Street Journal ha scritto che dopo la Grecia, salvata dall’Eurozona e dall’intervento dell’FMI,il Fondo Monetario Internazionale, potrebbe essere l’Italia il prossimo bersaglio delle speculazione in virtù del suo elevato debito pubblico; il tutto nonostante, secondo il WSJ, un eventuale “attacco” all’Italia sarebbe da ritenersi ingiustificato visto che il nostro Paese ha saputo resistere bene alla crisi.

Lascia un commento