First Capital entra in Bioera

In sede di riammissione di Bioera alla quotazione sull’MTA, il Mercato Telematico Azionario organizzato e gestito da Borsa Italiana S.p.A, First Capital sottoscriverà il 10% del capitale della società italiana operante nell’alimentare biologico. A darne notizia in data odierna, lunedì 30 maggio 2011, è stata proprio Bioera dopo che è stato raggiunto un accordo d’investimento tra le due società che, nello specifico, comporta che First Capital si impegni a sottoscrivere, in sede di aumento del capitale sociale, che risulta essere in corso di esecuzione, l’acquisizione di una quota pari al 10% del capitale corrispondente a 1,8 milioni di euro. L’operazione di aumento di capitale per Bioera, lo ricordiamo, è in corso di esecuzione in forza alla delibera approvata il 4 novembre dell’anno scorso dall’Assemblea degli Azionisti di Bioera che per l’occasione si riunì in sede straordinaria. Al perfezionamento dell’acquisizione della quota, pari al 10% del capitale post-aumento, sulle azioni sottoscritte scatterà una clausola di cosiddetto lock up per un periodo pari a sei mesi, ovverosia 180 giorni; inoltre, un esponente di First Capital, in base agli impegni che sono stati sottoscritti, entrerà a far parte del Consiglio di Amministrazione di Bioera.

Fonti rinnovabili: K.R.Energy accetta proposta aumento capitale

Un aumento di capitale fino a 38,2 milioni di euro, con l’impegno a sottoscrivere l’eventuale quota inoptata. E’ questa la proposta di F.I.S.I. S.r.l. che il Consiglio di Amministrazione di K.R.Energy, holding di partecipazioni industriali nel settore delle rinnovabili, e quotata in Borsa a Piazza Affari, ha accettato. A darne notizia con un comunicato ufficiale è stata proprio K.R.Energy nel precisare come la realizzazione della proposta sia soggetta ad alcune condizioni sospensive, e come proprio alla luce della proposta formulata da F.I.S.I. S.r.l., ed accettata, il Consiglio di Amministrazione della società abbia anche provveduto a riapprovare il progetto di bilancio. L’esecuzione dell’operazione di aumento di capitale, fino a 38,2 milioni di euro, permetterà a K.R.Energy di poter andare a reperire le necessarie risorse finanziarie al fine di portare avanti e realizzare il piano di risanamento che il Consiglio di Amministrazione ha approvato nello scorso mese di marzo.

Ansaldo STS: aumento di capitale gratuito, seconda tranche

Buone notizie per gli azionisti di Ansaldo STS, società quotata in Borsa a Piazza Affari. Il Consiglio di Amministrazione, riunitosi sotto la  Presidenza di Alessandro Pansa, ha infatti deliberato per fissare al 4 luglio del 2011 l’esecuzione della seconda tranche dell’aumento di capitale gratuito consistente nell’emissione di numero 20.000.000 di azioni. A darne notizia è stata proprio Ansaldo STS con una nota nel precisare come la prima tranche dell’aumento di capitale gratuito sia stata eseguita il 5 luglio del 2010. L’attribuzione delle azioni gratuite a favore dei soci è stabilita in una nuova azione della società Ansaldo STS per ogni sei già possedute. La seconda tranche dell’aumento di capitale gratuito sarà eseguita in forza ad una deliberà del 23 aprile 2010 da parte dell’Assemblea degli azionisti di Ansaldo STS, riunitasi per l’occasione in sede straordinaria.

Banco Popolare: pieno successo per l’aumento di capitale

Si è concluso con pieno successo, e addirittura senza l’intervento del consorzio di garanzia sull’inoptato, l’aumento di capitale del Banco Popolare. A darne notizia è stato il Gruppo bancario quotato in Borsa a Piazza Affari con un comunicato ufficiale, precisando al riguardo come i diritti inoptati siano stati offerti ed acquistati tutti nella prima sessione di riofferta in Borsa. Ricapitolando, l’operazione prevedeva l’offerta in opzione di numero 1.122.980.404 azioni ordinarie del Gruppo Banco Popolare di nuova emissione; nel periodo di offerta, dal 17 gennaio all’11 febbraio 2011, per un controvalore complessivo pari a 1.984.331.452,32 euro, sono stati esercitati diritti per l’acquisto di azioni di nuova emissione per una percentuale pari a ben il 99,832% del totale dell’offerta; tutti i diritti riofferti in Borsa sono stati poi acquistati ed esercitati per 1.122.980.404 azioni di nuova emissione pari ad un controvalore di euro 3.343.862,76. L’aumento di capitale si è chiuso così con il pieno di adesioni, ovverosia con la sottoscrizione integrale di complessive 1.122.980.404 azioni del Banco Popolare di nuova emissione a fronte di un controvalore pari a quasi due miliardi di euro, per la precisione 1.987.675.315,08 euro.

Banco Popolare: aumento capitale, pieno successo offerta in opzione

L’offerta in opzione agli azionisti, nell’ambito dell’aumento di capitale del Gruppo bancario Banco Popolare, si è chiuso con pieno successo. A darne notizia è stata proprio la società bancaria quotata in Borsa a Piazza Affari nel precisare come sia stato sottoscritto il 99,812% dell’offerta in opzione agli azionisti per un controvalore complessivo pari a 1,98 miliardi di euro. La quota residua dei diritti di opzione non esercitati, ai sensi del Codice Civile, sarò riofferta in Borsa a partire dalla data di mercoledì prossimo, 16 febbraio 2011. Le azioni sottoscritte nell’ambito dell’offerta in opzione sono state numero 1.120.874.811 a fronte di numero 1.503.995 diritti di opzione non esercitati per sottoscrivere azioni del Banco Popolare di nuova emissione per un controvalore pari a 3.726.899,61 euro. Il periodo di riofferta in Borsa dei diritti, come sopra accennato, partirà il 16 febbraio 2011, quando sarà offerto l’intero quantitativo dell’inoptato; le quote residue dei diritti non acquistati nel primo giorno di riofferta in Borsa saranno poi proposti nelle sedute successive, ed in particolare il 17, 18, 21 e 22 febbraio 2011.

Anche per Philogen è giunto il momento della quotazione azionaria

Philogen, la società biotecnologica italo-svizzera (la sede principale è però quella di Siena) attiva sin dal 1996, è alle prese con una fondamentale offerta pubblica di vendita e di sottoscrizione: questa specifica operazione riguarda, nello specifico, circa il 23% dell’intero capitale (volendo essere più precisi il 22,93%), anche se a dire la verità gli investitori retail potranno approfittarne soltanto in parte, visto che ad essi è riservato un misero 10%. Ciò nonostante, le altre caratteristiche di riferimento sono piuttosto interessanti, vale a dire un prezzo di collocamento che viene ad essere ricompreso tra un minimo di 4,75 euro e un massimo di 6,10 euro per ogni singolo titolo azionario, mentre la valorizzazione finanziaria andrà ad oscillare tra poco meno di 171 e più di 219 milioni.

Gabetti Property Solutions: aumento di capitale sottoscritto al 73,3%

Si è chiusa con il 73,3% di adesioni l’offerta in opzione agli azionisti nell’ambito dell’aumento di capitale di Gabetti Property Solutions. A darne notizia nella giornata di ieri, venerdì 4 febbraio 2011, è stata la società quotata in Borsa a Piazza Affari, ed operante nel settore immobiliare, nel precisare come, a sensi del Codice Civile, i diritti di opzione non esercitati, che sono pari a numero 31.565.538, saranno riofferti in Borsa a partire dalla seduta del 9 febbraio 2011. In ogni caso, la società con una nota ufficiale emessa ieri ha precisato come l’aumento di capitale, pari a complessivi 25 milioni di euro, risulterà integralmente sottoscritto in quanto le azioni corrispondenti ad eventuali diritti non esercitati saranno sottoscritte, in base agli impegni assunti, dalle banche nonché dagli azionisti Acosta S.r.l., Gian Luigi Croce e Marcegaglia S.p.A.. L’operazione di aumento del capitale sociale di Gabetti Property Solutions, lo ricordiamo, fa seguito a quanto deliberato nel novembre scorso dal Consiglio di Amministrazione della società, e successivamente in data 12 gennaio 2011 da parte dell’Assemblea degli Azionisti riunitasi in sede Straordinaria.

Gabetti Property Solutions: aumento di capitale al via

E’ in rampa di lancio l’aumento di capitale, da 25 milioni di euro, da offrire in opzione agli azionisti, da parte della società quotata in Borsa a Piazza Affari Gabetti Property Solutions. Il provvedimento di approvazione del Prospetto Informativo relativo all’aumento di capitale, infatti, da parte della Consob, è stato acquisito da Gabetti Property Solutions, ragion per cui il periodo di offerta in opzione sarà quello che parte dal 17 gennaio 2011 e fino al 4 febbraio del 2011; i diritti di opzione in Borsa saranno negoziabili dal 17 gennaio 2011 al 28 gennaio 2011 inclusi a fronte di un aumento di capitale in opzione ai soci che risulta essere interamente garantito. Nel dettaglio, il Consiglio di Amministrazione di Gabetti Property Solutions, a conclusione di una riunione, ha fissato tutti i dettagli relativi all’operazione di aumento di capitale; il prezzo unitario di sottoscrizione delle azioni Gabetti Property Solutions di nuova emissione è stato fissato a 0,15 euro.

Banco Popolare: aumento di capitale, via libera dal Consiglio di Gestione

Via libera dal Consiglio di Gestione all’aumento di capitale del Banco Popolare fino ad un controvalore massimo di due miliardi di euro. A darne notizia con un comunicato ufficiale, nella giornata di ieri, è stato il Gruppo bancario nel precisare come la deliberazione del Consiglio di Gestione sia in conformità a quella dello scorso 11 dicembre 2010 da parte dell’Assemblea Straordinaria dei Soci del Banco Popolare. Sull’operazione, inoltre, il Banco Popolare ha altresì ottenuto il nulla osta della Banca d’Italia a procedere con l’operazione di aumento di capitale. Nel dettaglio, l’aumento di capitale sarà realizzato con l’emissione a pagamento di nuove azioni ordinarie a favore sia degli azionisti del Banco Popolare, in proporzione alla azioni possedute, sia a favore di coloro che, sempre con diritto di opzione, sono possessori del prestito obbligazionario convertibile “Banco Popolare 2010/2014 4,75%”.

Unicredit: aumento di capitale, i risultati definitivi

aumento-capitale-unicreditSi è chiusa in linea con le attese, ovverosia con il pieno di adesioni, l’operazione di aumento di capitale da parte del colosso bancario europeo Unicredit Group; i diritti di opzione inoptati, infatti, sono stati collocati sul mercato l’8 febbraio scorso, ed a seguito della loro conversione, il nuovo capitale sociale di Unicredit Group sale a 9.648.314.240,50 euro, ed è rappresentato da numero 19.296.628.481 azioni aventi un valore nominale pari a 0,50 euro. In linea con gli impegni indicati nel Prospetto informativo dell’aumento di capitale, i principali azionisti del Gruppo bancario Unicredit hanno tutti esercitato i diritti di loro spettanza diretta o indiretta; trattasi, nello specifico, di Fondazione Cassa di Risparmio di Torino, Fondazione Cassa di Risparmio di Trieste, Privatstiftung zur Verwaltung von Anteilsrechten, Fondazione Cassa di Risparmio di Modena, Carimonte Holding S.p.A., Libyan Investment Authority ed Allianz SE.

Unicredit: diritti aumento di capitale, parte offerta in Borsa

aumento-capitale-unicreditPartirà lunedì prossimo, 8 febbraio 2010, l’offerta in Borsa dei diritti inoptati relativi all’aumento di capitale del colosso bancario europeo Unicredit. A darne notizia è proprio la società facendo seguito al comunicato dello scorso 4 febbraio in cui si spiegava che, a conclusione dell’offerta in opzione, la comunità finanziaria sarebbe stata informata tempestivamente sull’avvio dell’offerta dell’inoptato in Borsa. Nel dettaglio, sull’MTA, il Mercato Telematico Azionario gestito da Borsa Italiana S.p.A., i diritti inoptati saranno offerti nelle sedute dall’8 al 12 febbraio 2010 inclusi; trattasi di un numero di diritti di opzione non inferiore ai 297.005.168, che sono validi per sottoscrivere numero 44.550.774 azioni ordinarie UniCredit di nuova emissione. Tutti i diritti saranno offerti in Borsa nella prima seduta, ovverosia l’8 febbraio prossimo e poi nelle sedute successive l’eventuale quantitativo residuo.

Unicredit: aumento di capitale, adesioni al 98,23%

alessandro_profumoSi è chiusa con forti adesioni l’offerta in opzione agli azionisti relativa all’aumento di capitale per complessivi quattro miliardi di euro da parte del colosso bancario europeo Unicredit. A conclusione del periodo di offerta, in Italia, Polonia e Germania, infatti, sono state sottoscritte, in accordo con quanto ha reso noto il Gruppo bancario, numero 2.472.338.679 azioni ordinarie Unicredit di nuova emissione, che corrispondono al 98,23% sul totale; il dato definitivo potrà essere oggetto di variazioni legate alla facoltà di revoca concessa per l’offerta in opzione in Polonia ed in Germania. L‘inoptato, ovverosia i diritti non esercitati saranno riofferti in Borsa in base ad un calendario che Unicredit provvederà successivamente a diffondere alla comunità finanziaria; al termine del periodo di riofferta in Borsa dei diritti, quelli eventualmente non esercitati saranno comunque sottoscritti da un consorzio di garanzia.

Unicredit: aumento di capitale, facoltà revoca in Polonia ed in Germania

aumento-capitale-unicreditIn Polonia ed in Germania, entro giovedì prossimo, 4 febbraio 2010, sarà possibile avvalersi, nell’ambito della sottoscrizione di azioni Unicredit di nuova emissione legate all’aumento di capitale, della revoca dell’operazione. A darne notizia è Unicredit nel far presente come l’accordo per la facoltà di revoca segua un avviso diffuso agli investitori lo scorso 28 gennaio, e come la facoltà di revoca stessa debba essere eventualmente esercitata dagli investitori presso lo stesso intermediario dove c’è stata la sottoscrizione delle azioni Unicredit legate all’aumento di capitale. In ogni caso, il colosso bancario italiano sottolinea come la facoltà di revoca non valga per chi avesse acquisito, senza venderli o esercitarli, i diritti di opzione nel corso del periodo di offerta agli azionisti.

Unicredit: aumento di capitale, tutti i dettagli

alessandro_profumoIn accordo con quanto reso noto alla comunità finanziaria nei giorni scorsi, stamattina si è riunito il Consiglio di Amministrazione del colosso bancario europeo Unicredit, chiamato a definire ed a deliberare i dettagli dell’aumento di capitale caratterizzato dall’offerta in opzione agli azionisti di titoli della Banca di nuova emissione. Ebbene, il prezzo di emissione delle nuove azioni, comprensive di sovrapprezzo, è stato fissato, sia per i possessori di titoli ordinari, sia per i possessori di quelli a risparmio, in 1,589 euro per azione; il rapporto è di numero 3 azioni ordinarie Unicredit di nuova emissione per ogni 20 titoli ordinari e/o di risparmio in possesso degli azionisti.