Apple eroga dodici miliardi di Bond

Nonostante Apple abbia in cassa 216 miliardi di dollari, macinando utili grazie alle vendite di iPhone e affini, per remunerare gli azionisti mediante un piano di riacquisto di titoli propri e la distribuzione di dividendi, ricorre al mercato: eroga obbligazioni, si indebita e raccoglie la liquidità necessaria.

I bond Apple cominciano a suscitare qualche perplessità

o.166266Il bond messo a disposizione dalla Apple ha fatto molto parlare di sé e non poteva essere altrimenti (vedi anche I bond Apple sono adatti per la quotazione di Etf?). Le dimensioni dell’offerta, con un record di diciassette miliardi di euro per quel che riguarda i titoli obbligazionari, hanno subito reso l’idea di cosa si sarebbe trattato, ma qualche dubbio comincia a sorgere tra gli investitori finanziari, visto che è proprio il colosso di Cupertino che non convince dal punto di vista economico. In particolare, a preoccupare è il debito contratto lo scorso mese di aprile, nonostante il denaro cash che viene gestito all’estero e pari a cento miliardi di dollari.

I bond Apple sono adatti per la quotazione di Etf?

applePoche settimana fa Apple ha fatto parlare parecchio di sé per l’emissione di un importo record di titoli obbligazionari, ben diciassette miliardi di dollari per la precisione (vedi anche Investire in obbligazioni governative – maggio 2013). Si è tratta della maggiore offerta di bond societari della storia, un evento che ha fatto sorgere spontanea in molti investitori una domanda. Questi ultimi, infatti, vogliono capire se e come la cessione di tali strumenti possa essere inclusa nei loro Exchange Traded Fund. Si tratta di una questione importante e che merita di essere approfondita.

Obbligazione Apple

appleApple, il colosso informatico di Cupertino, è in procinto di predisporre i piani per supportare il lancio della sua prima emissione obbligazionaria. Vediamo allora quali sono i motivi che stanno conducendo la società che fu di Steve Jobs a emettere un primo bond, e quali saranno i prossimi passi di una iniziativa che sembra già riscuotere particolare interesse da parte degli analisti locali e internazionali, senza tuttavia dimenticare qualche sano scetticismo di fondo.

Migliori società smartphone 2012

Appena ieri ci siamo chiesti se nei prossimi mesi converrà investire in Samsung o in Apple. Facciamo ora un piccolo passo in avanti, e domandiamoci quali siano le migliori società produttrici di smartphone al mondo, e comprendere altresì quali siano le loro prospettive nel breve termine. Un segmento, quello dei cellulari “intelligenti” di nuova generazione, che sembra poter garantire adeguate soddisfazioni anche nel 2013 che si avvicina sempre più velocemente. Vediamo pertanto, nel dettaglio, quali sono le società più in forma del momento.

Investire in Google ottobre 2012

Conviene investire (ancora) in Google? La risposta dei principali analisti, americani e non, sembra essere positiva. La società titolare del più noto motore di ricerca del mondo sul finire della scorsa settimana ha toccato i massimi storici degli ultimi sette anni di quotazioni in Borsa, con un incremento del 30 per cento. In questo modo, la grande G sembra avvicinarsi a grande ritmo verso la capitalizzazione dello storico colosso ICT, Microsoft, proponendosi come una delle alternative più valide della net economy.

Investire in Apple ottobre 2012

Il debutto dell’iPhone 5 è oramai alle spalle, e già ci si domanda quali siano le prospettive della capitalizzazione di mercato di Apple nel mese di ottobre. Il calo registrato dopo i dati sulle vendite di iPhone 5 nel primo weekend, che ha venduto “solamente” 5 milioni di pezzi contro gli 8 milioni stimati da qualche osservatore statunitense, sembra infatti già esser dimenticato dagli azionisti, che guardano al proprio portafoglio nella convinzione che il titolo della mela possa oramai raggiungere la soglia dei 1.000 dollari.

Obiettivi Apple iPhone

In queste settimane abbiamo parlato a più riprese di quanto possa essere ancora conveniente investire in Apple, con la compagnia di Cupertino che potrebbe presto arrivare a quotarsi per la straordinaria cifra di 1.000 dollari per azione. Ebbene, sulla scia di questa convinzione, sembra proprio che Apple stia facendo di tutto per stracciare ogni record commerciale, trascinando così in rialzo anche le performance economico finanziarie. E per quanto concerne l’iPhone, c’è già chi stima che sono stati venduti almeno 10 milioni di pezzi in due giorni.

Investire negli smartphone?

Il clamore dell’uscita del nuovo iPhone 5 non si spegnerà per diverse settimane. Quale, allora, migliore occasione per cercare di comprendere se investire negli smartphone convenga davvero? A ben guardare le performance di Apple, e la continua crescita di capitalizzazione dei suoi titoli, non vi sarebbe niente di più semplice che impiegare nuove risorse nell’acquisto delle azioni della compagnia, secondo alcuni analisti in grado di toccare, nel breve – medio termine, quota 1.000 dollari per partecipazione. Ma il settore è ben lungi dall’esser privo di insidie.

Investire in Apple dopo l’iPhone 5

Apple vuole battere un nuovo record commerciale e, grazie a esso, ottenere una nuova spinta propulsiva sul fronte finanziario. La società di Cupertino ha infatti in mente di stravolgere il primato di vendite nel primo weekend di vendita del nuovo smartphone nei mercati in cui è disponibile, superando quota 10 milioni di unità in due giorni. Il vero problema potrebbe tuttavia essere un altro: riuscire a soddisfare l’impetuosa domanda di iPhone, che dovrebbe perdurare nel medio lungo termine mettendo a dura prova i magazzini Apple.

Samsung batte Nokia ed Apple

Altra sconfitta per Nokia; dopo i dati deludenti relativi al precedente periodo in esame, che sono costati a Nokia una buona fetta di investitori, arriva oggi una nuova sconfitta per l’ex leader nel settore della telefonia, con il sorpasso di Samsung sul colosso storico delle telecomunicazioni.

Samsung sorpassa Nokia per vendite e spodesta il primato di quest’ultima detenuto per oltre 14 anni in cui ha dominato la scena della telefonia mobile. Tra i successi più grandi che hanno consolidato l’operatore nei quasi tre lustri precedenti ricordiamo il mitico 3310 (e 3330) che hanno segnato un’era della telefonia, ma anche tutta la storia precedente e successiva è colma di successi, che solo ora scompaiono dietro un nuovo colosso pronto al passaggio del testimone.

Emissione dividendo Apple dopo morte di Steve Jobs

La figura di Steve Jobs è stata senza dubbio decisiva e rivoluzionaria per l’intero settore tecnologico: la sua creatura, la Apple, ha soddisfatto milioni e milioni di consumatori ed era inevitabile che anche la sua morte avesse delle ripercussioni evidenti in molti ambiti. In effetti, dal momento della sua scomparsa, il titolo del colosso di Cupertino ha subito degli sbalzi piuttosto evidenti. Tutto è cominciato proprio lo scorso 5 ottobre, il giorno della morte di Jobs, quando il New York Stock Exchange ha fatto registrare una perdita di terreno molto corposa, ance se poi si è ottenuta una importante compensazione grazie al lancio e alle successive vendite dell’iPhone 5.

Apple dopo lancio iPad 3

Tra le società attualmente quotate in Borsa a livello mondiale quella che sicuramente più di altre fa’ rima con “successo” è Apple; da anni l’azienda di Cupertino cavalca l’onda positiva facendo fronte anche ad una crisi senza precedenti che sembra averla rafforzata e la scomparsa del suo leader e fondatore sembra non frenare la tendenza che accompagna la Mela in cima alla lista delle azioni preferite a livello mondiale.

Per quantificare il successo di Apple in modo che sia chiaro di che fenomeno stiamo parlando basti pensare che la capitalizzazione ammonta a 500 miliardi di dollari (e già si parla di quando verranno raggiunti i 1000 miliardi) che corrisponde a più del valore di tutta Piazza Affari.

Dopo Microsoft e Cisco l’erede di azienda multinazionale a maggior capitalizzazione potrebbe proprio essere quella fondata dal compianto Steve Jobs, che oggi presenta l’iPad 3 congelando la stampa mondiale per l’evento, inutile dirlo, attesissimo da mesi.