Suini: a ottobre record dei futures grazie alla Cina

Se si vuole comprendere meglio il boom dei contratti futures relativi ai suini, bisogna analizzare nel dettaglio i dati commerciali provenienti dalla Cina: l’ultimo report sulle esportazioni dell’ex Impero Celeste ha infatti messo in luce dati importanti, non ultimi quelli collegati a tali strumenti finanziari. Le ottime performance dei futures in questione sono ovviamente quelle di questo mese di ottobre, con record importanti eguagliati e addirittura superati. Nello specifico, il Chicago Mercantile Exchange ha fatto registrare venerdì scorso l’incredibile quotazione di 93,55 dollari; i trader più esperti di questo segmento così particolare hanno spiegato chiaramente che i contratti non erano mai andati al di sopra degli ottanta dollari, dunque si può ben comprendere il rumore che si è levato in tal senso.

La produzione suina più importante è quella dell’Iowa, con almeno un terzo di animali dei 110 milioni totali degli Stati Uniti che nascono qui; nel 2010, inoltre, in questo stesso stato federale le esportazioni complessive sono state pari a un miliardo di dollari. Come ha sottolineato, poi, la Us Meat Export Federation, le vendite cinesi stanno subendo delle impennate di non poco conto in questo 2011, con il guadagno più consistente che è stato riportato nel corso del mese di agosto (ventisette punti percentuali in più). Ritornando a parlare, invece, della seconda economia mondiale, c’è da dire che il volume di due mesi fa si è attestato sulle 35mila tonnellate, tanto che l’incremento annuale è giunto fino a un prodigioso +336% (le tonnellate complessive sono oltre 188mila).

Fino a quando l’export cinese vanterà simili dimensioni, allora si potranno fare affari importanti con i futures collegati ai suini, ma quanto potrà durare questa situazione? I principali mercati a cui rivolgersi in questo momento sono anch’essi asiatici, vale a dire il Giappone e la Corea del Sud; qualche altra soddisfazione potrebbe invece giungere, infine, da nazioni americane, in primis il Canada e il Messico.

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