Sudafrica: i bond si riprendono dopo oltre due anni di ribassi

Gli investitori obbligazionari troveranno pane per i loro denti nei bond emessi dal governo sudafricano: i titoli della nazione africana, protagonista dei Mondiali di calcio della scorsa estate, sono infatti cresciuti dopo ben ventinove mesi di ribassi, grazie soprattutto alla speculazione che permetterà all’inflazione di rimanere stabile nei prossimi sei mesi e di non erodere i rendimenti degli assets a reddito fisso. In particolare, il titolo obbligazionario che scadrà a settembre del 2015 e che garantisce un ritorno del 13,5% si è risvegliato dal torpore che durava dal mese di ottobre del 2008; tale strumento, meglio conosciuto come R157 ha ricavato altri 36 centesimi e si è attestato a quota 121,106 rand alla borsa di Johannesburg, mentre il rendimento totale è sceso fino al 7,86%.


Il paese sta lottando soprattutto contro gli incrementi inflativi e la crescita del prezzo del petrolio. Tra l’altro, lo stesso Sudafrica offre ancora dei tassi di interesse piuttosto appetibili e, inoltre, non condivide la crisi del debito che sta invece attanagliando le economie periferiche dell’eurozona. Intanto, il rand, la moneta ufficiale, è aumentata di oltre sei punti percentuali nei confronti del dollaro: in tal modo, la valuta si è rafforzata enormemente e ora rappresenta la migliore divisa tra quelle dei mercati emergenti, occupando addirittura il secondo posto, immediatamente dopo il ringgit della Malesia.

La banca centrale, poi, ha lasciato invariato il proprio tasso di riferimento, anche perché la più importante economia di tutto il Continente Nero deve ancora perfezionare la propria ripresa. Il rand è riuscito a guadagnare persino nei confronti dell’euro, ma stavolta in misura minore, poco meno dello 0,1%. Secondo gli analisti di Standard Bank, tra cui Michael Keenan, il quale opera prevalentemente in territorio sudafricano, si guarda agli alti prezzi delle commodities e al dollaro debole come ai due fattori guida del rafforzamento nazionale, tanto che i bond potrebbero vivere nuovi momenti felici in questo 2011.

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