Azioni Salvatore Ferragamo: in Borsa dal 29 giugno

E’ fissato per mercoledì prossimo, 29 giugno del 2011, lo sbarco ufficiale in Borsa, con l’inizio delle negoziazioni, per le azioni della società Salvatore Ferragamo S.p.A., azienda leader negli articoli di lusso, dalla pelletteria all’abbigliamento e passando per gli accessori, profumi ed anche occhiali. Questo dopo che l’Offerta Globale di Vendita s’è chiusa con pieno successo per effetto di una domanda che ha superato di ben 3,6 volte l’Offerta prevista; il prezzo definitivo delle azioni, in accordo con un comunicato ufficiale emesso da Salvatore Ferragamo S.p.A., è stato fissato in 9 euro. I titoli da mercoledì prossimo saranno negoziati sull’MTA, il Mercato Telematico Azionario organizzato e gestito da Borsa Italiana S.p.A..

Per quel che riguarda la domanda dei titoli, nell’ambito dell’Offerta Globale di Vendita, la società prossima allo sbarco a Piazza affari ha fatto presente come questa, dal fronte istituzionale, sia giunta sia da parte di primari investitori italiani, sia da parte di primari investitori esteri dall’Europa Continentale, ma anche Asia, USA e Regno Unito. Il pagamento delle azioni è stato fissato proprio in concomitanza con lo sbarco in Borsa dei titoli Salvatore Ferragamo S.p.A., e quindi mercoledì prossimo 29 giugno del 2011.

Società le cui origini risalgono al 1927, Salvatore Ferragamo S.p.A. ha attualmente quasi tremila dipendenti e quasi seicento punti vendita monomarca alla data del 31 dicembre dello scorso anno. Le società di Salvatore Ferragamo S.p.A., in Italia e nel mondo, permettono al Gruppo attivo negli articoli di lusso di presidiare al meglio i mercati asiatici, americani ed europei a fronte di prodotti che, a fronte dell’artigianità tipica del made in Italy, sono creativi, innovativi e capaci di coniugare allo stile l’esclusività e l’unicità. Nel primo trimestre del 2011 la società ha riportato una crescita del fatturato, anno su anno, pari al 27,5% a fronte di un margine lordo cresciuto del 26,5%; il risultato operativo, a 21,02 milioni di euro, è invece balzato del 59,2%.

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