Rinviato l’aumento di capitale di Fondiaria Sai

Gli azionisti di Fondiaria Sai dovranno ancora attendere: le ultime vicende che hanno interessato la compagnia assicurativa non potevano non avere delle ripercussioni a livello finanziario e tutto si è puntualmente verificato. In effetti, l’acquisizione da parte di Unipol Assicurazioni ha di fatto rinviato l’aumento di capitale, previsto inizialmente per la fine del prossimo mese di marzo e con un importo complessivo di 750 milioni di euro. La situazione si è ora complicata, visto che la fusione in questione va a riguardare altre società, tra cui Premafin e Milano Assicurazioni, anch’esse chiamate a una urgente ricapitalizzazione.

Bisognerà ora attendere il prossimo 27 gennaio, data in cui è prevista la convocazione del consiglio di amministrazione della stessa Fonsai, appuntamento da cui potrebbero scaturire altri dettagli importanti in questo senso. Nel corso della stessa giornata che è stata appena menzionata vi sarà anche la sottoscrizione del fondamentale contratto preliminare tra Premafin e Unipol. La manovra in questione è articolata e ramificata, ma comunque sta per essere approntata in modo più chiaro: il passaggio fondamentale sarà rappresentato dalla rilevazione da parte di Unipol Assicurazioni di tutte quelle quote che sono possedute in Premafin dalla famiglia Ligresti (il 50% per la precisione, anche se una buona parte di questa quota è vincolata da un pegno). Poi, si procederà con l’offerta pubblica di acquisto di tipo totalitario, la quale andrà a riguardare la holding in questione, controllante di Fonsai per una quota del 35%.

Inoltre, anche Premafin dovrà essere ricapitalizzata in modo opportuno. La fusione sarà l’atto conclusivo di questa operazione così vasta. Ma vi sono anche degli aspetti su cui varrebbe la pena valutare le opportunità, come ad esempio la valorizzazione di Premafin per un valore pari al debito con le banche creditrici oltre al prezzo dell’opa, una eventualità che potrebbe verificarsi nel caso delle chiusura dei debiti stessi. Gli azionisti attendono pazienti e fiduciosi.