Rbs scalda i motori del Sedex con quarantotto mini certificates

Il settore bancario con Monte dei Paschi e Mediobanca, quello automobilistico con Fiat, ma anche i servizi petroliferi (Saipem e Tenaris): sono questi alcuni dei comparti che fanno parte della vasta offerta messa a disposizione da Royal Bank of Scotland, il celebre istituto britannico che ha puntato con decisione sul Sedex e su una delle sue tipiche emissioni, quella dei Mini Futures Certificates. Come si può evincere da quanto descritto in precedenza, c’è un elemento preponderante in questo senso, vale a dire la forte presenza di titoli azionari del nostro paese. La quotazione della banca scozzese è valida dal lancio di due giorni fa, mentre la scadenza che è stata fissata, uguale e indistinta per ognuno dei quarantotto strumenti, è il 6 novembre del 2011.

Quali sono le caratteristiche peculiari dei prodotti in questione? Gli investitori finanziari che sono interessati ai Mini Futures potranno beneficiare di una scelta molto diversificata. Anzitutto bisogna precisare che le dimensioni dell’offerta non sono uguali in tutti i casi. I certificati relativi a Monte dei Paschi di Siena sono tre milioni, con un prezzo indicativo che è stato fissato a 18 e 28 centesimi di euro. Si prosegue poi col taglio da 200.000 unità: si tratta dei futures di Fiat, i quali vantano ben tre distinti prezzi di emissione (2,33, 2,83 e 3,38 euro). Saranno invece 400.000 i Mini Futures Long Certificates di Mediobanca, la spa fondata nell’immediato dopoguerra da Enrico Cuccia: in questo caso, la quotazione indicativa ammonta a 1,25 euro.

Lo stesso discorso vale per STMicroelectronics, con due diversi prezzi, però (1,05 e 1,45 euro). I totali diminuiscono ancora con Tenaris, visto che gli strumenti offerti da Rbs e che osserveranno da vicino le performance della compagnia di Lussemburgo saranno 150.000 (2,70 euro). Infine, rimane il taglio più piccolo, quello da 75.000 unità: il riferimento va a Saipem, la quale avrà i prezzi più alti dell’offerta, ovvero 5,54 e 6,54 euro.