Rbs scalda i motori del Sedex con quarantotto mini certificates

Il settore bancario con Monte dei Paschi e Mediobanca, quello automobilistico con Fiat, ma anche i servizi petroliferi (Saipem e Tenaris): sono questi alcuni dei comparti che fanno parte della vasta offerta messa a disposizione da Royal Bank of Scotland, il celebre istituto britannico che ha puntato con decisione sul Sedex e su una delle sue tipiche emissioni, quella dei Mini Futures Certificates. Come si può evincere da quanto descritto in precedenza, c’è un elemento preponderante in questo senso, vale a dire la forte presenza di titoli azionari del nostro paese. La quotazione della banca scozzese è valida dal lancio di due giorni fa, mentre la scadenza che è stata fissata, uguale e indistinta per ognuno dei quarantotto strumenti, è il 6 novembre del 2011.

Banca Imi: disponibili covered warrant su azioni e indici

Il nome dell’Istituto Mobiliare Italiano (Imi), l’ente pubblico che negli anni successivi alla crisi economica del 1929 sostenne i vari settori, viene tenuto alto ancora oggi da Banca Imi: è noto come tale gruppo sia attivo soprattutto nell’offerta di prodotti destinati agli investitori istituzionali e una conferma in tal senso è giunta proprio ieri, quando la banca d’affari di Intesa Sanpaolo ha provveduto a rendere disponibili alcuni covered warrant sul segmento Sedex di Borsa Italiana, strumenti che andranno a osservare da vicino le performance di titoli azionari del nostro paese e di indici internazionali. Occorre dunque fare subito un distinguo tra le azioni e gli indici stessi per comprendere meglio questa offerta.

Anglo Irish Bank, offerto uno scambio debito-obbligazioni

Anglo Irish Bank rappresenta una delle maggiori banche statali irlandesi, nonché il simbolo della difficile situazione finanziaria che sta vivendo la nazione nordeuropea; c’è comunque una novità di rilievo per gli investitori, visto che l’istituto di Dublino ha offerto uno scambio di 1,6 miliardi di euro del debito subordinato per delle nuove obbligazioni quotate venti centesimi l’una. Pertanto, i detentori di questi bond avranno a disposizione titoli con scadenza nel 2011 e garantiti dal governo. Secondo gli analisti, l’Irlanda sta chiaramente cercando di conseguire una forte partecipazione in questo caso, dato che l’unica altra alternativa possibile e percorribile è quella del processo penale.