Pimco investe in titoli di stato italiani e spagnoli a fine 2012

Pimco è uno dei più grandi fondi obbligazionari e le sue scelte strategiche spesso indirizzano i gestori di tutto il mondo verso specifici asset finanziari. A poche settimane dalla fine del 2012 Pimco ha affermato di aver comprato titoli di stato italiani e spagnoli, in quanto gli spread dei due paesi sono praticamenti gli ultimi in grado di potersi comprimere in Europa. Ne è convinto anche Andrew Bosomworth, entrato nel team di Pimco nel 2010 e oggi a capo del portfolio management in Germania.

In un’intervista riportata dall’inserto PLUS de Il Sole-24 Ore di sabato 27 ottobre, l’esperto ha ammesso di aver investito in bond italiani. Bosomworth preferisce i BTP per la maggiore liquidità del mercato, ma ha anche comprato BTP Italia. Il gestore di Pimco giustifica la sua scelta di investimento partendo da un’analisi top-down, osservando il trend dei rendimenti degli indici obbligazionari internazionali. Nell’ultimo decennio c’è stata una compressione dei rendimenti un po’ dappertutto e oggi sia la Spagna che l’Italia si trovano ancora in un contesto di spread molto elevati.

L’esperto ritiene che il valore dello spread italiano e spagnolo non sia giustificato dai fondamentali economici. Secondo il money manager l’Italia non chiederà aiuti all’Europa, mentre la Spagna potrebbe alla fine decidere di chiedere l’aiuto a Bruxelles facendo così scattare il nuovo piano di acquisto titoli varato all’inizio di settembre da Mario Draghi (il cosiddetto Omt, outright monetary transaction). In questo caso la Spagna potrebbe diventare più attraente. Alla Pimco non hanno target precisi sugli spread, ma si pensa che possa esserci un sensibile miglioramento in caso di nuovi progressi nell’area euro.

Tuttavia, l’esperto sottolinea alcuni fattori di criticità nel governo dell’unione monetaria europea. Senza un’unione politica e fiscale, il rischio di una disintegrazione dell’area euro resta concreto. Secondo Pimco è necessaria un’autorità fiscale democratica per completare l’Unione europea. Servono maggiori sforzi per avviare un’unione fiscale e politica e l’implementazione di una struttura federale.

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