Il Consiglio di Amministrazione di Italcementi ha esaminato ed approvato in data odierna i dati relativi al primo trimestre del corrente anno, che hanno visto il fatturato scendere a 1,072 miliardi di euro rispetto ai 1,2 miliardi di euro dello stesso periodo dello scorso anno. Il primo quarto del 2010, in accordo con quanto messo in evidenza dalla società con una nota, è stato caratterizzato da una situazione difficile a livello macroeconomico, e da condizioni meteo avverse che hanno avuto un’incidenza negativa sui consumi di cemento. Contestualmente, Italcementi ha comunque portato avanti il proprio piano di efficienza industriale che ha comportato ulteriori riduzioni a livello di costi operativi. Contestualmente, Italcementi nonostante lo scenario e la congiuntura sfavorevole ha rafforzato la propria solidità finanziaria attraverso sia una selettiva focalizzazione sugli investimenti, sia un contenimento per quel che riguarda il fabbisogno del capitale circolante.
Caltagirone Editore: ricavi stabili nel primo trimestre
Il Consiglio di Amministrazione di Caltagirone Editore, sotto la presidenza di Francesco Gaetano Caltagirone, si è riunito in data odierna, 7 maggio 2010, ed ha esaminato ed approvato i dati relativi al primo trimestre del 2010, caratterizzati da un andamento stabile dei ricavi rispetto allo stesso periodo dello scorso anno; il fatturato, infatti, si è attestato a 59,9 milioni di euro rispetto al 60 milioni di euro dei primi tre mesi dello scorso anno, mentre in forte miglioramento è il risultato del Gruppo che nel periodo gennaio – marzo 2010 si è attestato a 1,6 milioni di euro rispetto ad un rosso di 13,9 milioni di euro registrato nei primi tre mesi del 2009. In particolare, il fatturato derivante dalla raccolta pubblicitaria è cresciuto nel periodo per Caltagirone Editore del 4,7%, ovverosia ad un tasso di espansione leggermente superiore alla media del mercato, mentre in linea con il mercato, con un -5,5%, si è attestato il trend dei ricavi dalla vendita dei quotidiani in un contesto che vede Caltagirone Editore non aver ancora applicato gli incrementi di prezzo che, invece, hanno già messo in atto tutti i suoi principali concorrenti.
Il Tesoro spagnolo colloca con successo i titoli a cinque anni
La Spagna tenta di consolarsi dalle alterne vicende finanziarie che la stanno caratterizzando, con la crescita dei timori circa il ripetersi dello stesso caso che ha coinvolto la Grecia: in particolare, ha destato un’ottima impressione il test iberico relativo al mercato del debito pubblico. Il Tesoro ha infatti provveduto a collocare i bond spagnoli a cinque anni, il cui ammontare si aggira attorno a quota 2,34 miliardi di euro, mentre il rendimento è pari al 3,58%. La domanda per questi strumenti finanziari è stata abbastanza buona, segno che gli investitori dimostrano di apprezzare i prodotti messi a disposizione dal governo di Madrid, visto che si era anche paventato un voto di fiducia in tal senso. La situazione immediatamente precedente a questa asta, tra l’altro, non si presentava come una delle più rosee; in effetti, lo spread (quindi il margine) di rendimento tra i titoli a dieci anni della Spagna e gli ormai più che noti bund tedeschi aveva allargato la propria forbice fino a quota 135. Questo collocamento ha spazzato via ogni timore, restringendo anche lo stesso scarto.
Argentina: ancora sei giorni per la valutazione degli swap
Oltre 180.000 detentori italiani dei bond in default relativi all’Argentina sono attualmente rappresentati dall’Associazione per la Tutela degli Investitori in Titoli Argentini (ente meglio conosciuto con l’acronimo Tfa, vale a dire Task Force Argentina): le ultime notizie dal mondo degli investimenti finanziari riguardano proprio queste obbligazioni, visto che la stessa Tfa ha deciso di spostare al prossimo 12 maggio la data in cui valutare l’offerta di swap del paese sudamericano. La nota dell’associazione, inoltre, ha sottolineato come tale decisione sia stata il frutto di valutazioni e approfondimenti molto prolungati. Si tratta, in estrema sintesi, dell’ultimissima occasione per gli obbligazionisti del nostro paese di ottenere nuovi titoli in cambio di quelli finiti in bancarotta nel corso del 2001.
Fondi Comuni: andamento raccolta aprile 2010
Nello scorso mese di aprile in Italia il sistema dei Fondi Comuni di Investimento ha raccolto complessivamente 76 milioni di euro. A darne notizia è Assogestioni in accordo con il consueto Rapporto mensile da cui è altresì emerso come nel mese da poco conclusosi ci sia stato anche un ulteriore rafforzamento del patrimonio che si è attestato a complessivi 445,8 miliardi di euro. Il maggior flusso di raccolta nel mese ha principalmente interessato i Fondi Comuni di Investimento della categoria degli Obbligazionari, dei Bilanciati e dei Flessibili; nel dettaglio, gli Obbligazionari il mese scorso hanno raccolto quasi 1,3 miliardi di euro consolidando la leadership con ben 175 miliardi di euro di asset corrispondenti a ben il 40% del totale in gestione nell’industria dei Fondi.
Recordati aggiorna il Piano triennale
Per l’anno 2012 Recordati, escludendo l’apporto di eventuali acquisizioni che nel frattempo potrebbero essere finalizzate da qui ai prossimi tre anni, prevede di conseguire un volume d’affari compreso nella fascia dei 780-800 milioni di euro a fronte di un utile netto di 110-112 milioni di euro. E’ questo, in particolare, il target finale del Piano Industriale relativo al triennio 2010-2012 che, in accordo con quanto reso noto da Recordati in data odierna, 6 maggio 2010, con un comunicato, è stato aggiornato anche tenendo conto della scadenza nei principali Paesi europei della lercanidipina. Prima del conseguimento dei target sopra indicati, Recordati per l’intero anno 2010 prevede comunque di riportare un utile netto sopra i 95 milioni di euro a fronte di ricavi che sono attesi sopra il livello dei 700 milioni di euro; volume d’affari e profitti cresceranno poi, anno su anno, anche nel 2011 con una previsione di utili a 100-102 milioni di euro, ed un fatturato compreso nella fascia dei 730-740 milioni di euro.
CME lancerà a giugno i nuovi futures sul prezzo del formaggio
Il colore giallo associato al mondo della finanza non sarà breve un’esclusiva dei soli lingotti d’oro: il gruppo CME (Chicago Mercantile Exchange) ha infatti intenzione di lanciare tra un mese nuovi futures ed opzioni che prendono come riferimento il formaggio. L’obiettivo principe, in questo caso, è quello di puntare sulle grandi multinazionali del cibo che hanno a che fare con l’andamento dei prezzi dell’alimento in questione e che non hanno vissuto momenti facili dal punto di vista economico negli ultimi mesi. Il problema principale, in questo caso, risiede nei contratti relativi al latte, i quali non tengono attualmente conto dei prodotti del processo di lavorazione del formaggio. I contratti future di questo tipo andranno a rappresentare circa 20.000 libbre (novemila tonnellate) del formaggio semi-stagionato interno; gli strumenti finanziari verranno stabiliti dal punto di vista finanziario, il che significa che non vi sarà la possibilità di detenere l’opzione della spedizione fisica.
Autostrade Meridionali: utili e fatturato in aumento nel primo trimestre
Il Consiglio di Amministrazione di Autostrade Meridionali, in data odierna, mercoledì 5 maggio 2010, si è riunito sotto la presidenza del Dott. Piero Di Salvo, ed ha esaminato ed approvato i dati relativi al resoconto intermedio di gestione del primo trimestre di quest’anno, ovverosia al 31 marzo del 2010. Ebbene, sia per effetto dell’applicazione della Convenzione Unica, sia a seguito di variazioni a livello normativo che sono intervenute nell’esercizio di riferimento, il fatturato della società è cresciuto rispetto al primo trimestre del 2009 del 30,8% a 21,18 milioni di euro a fronte di una crescita che invece è stata del 6% su base omogenea. Allo stesso modo, e per le stesse ragioni, nel primo quarto di quest’anno c’è stata una crescita dei ricavi da pedaggio del 33% a 20,14 milioni di euro a fronte di una crescita del 7,4% su base omogenea, mentre l’utile netto, sempre su base omogenea, è cresciuto nel periodo del 9,3% a 3,8 milioni di euro rispetto al primo quarto dell’anno 2009.
Safilo: parte il raggruppamento azionario
Avrà luogo lunedì prossimo, 10 maggio 2010, il raggruppamento azionario delle azioni Safilo. A darne notizia è la società con una nota ufficiale nel ricordare come l’operazione rientri nell’ambito della deliberazione, da parte dell’Assemblea degli Azionisti Safilo, dello scorso 30 aprile 2010; l’operazione, nello specifico, prevede che le attuali 1.136.439.310 azioni ordinarie Safilo, aventi un valore nominale pari a 0,25 euro ciascuna, vengano raggruppate, nel rapporto di una nuova azione ogni 20 esistenti, in numero 56.821.965 nuove azioni Safilo aventi un valore nominale pari a 5 euro ciascuna. La deliberazione dell’Assemblea degli Azionisti in merito all’operazione è stata iscritta in data odierna, mercoledì 5 maggio 2010, preso il Registro delle Imprese di Belluno, ragion per cui il raggruppamento può avvenire lunedì prossimo, 10 maggio 2010; ricordiamo al riguardo che IT0003430813 è il codice ISIN delle attuali azioni Safilo in circolazione, mentre IT0004604762 sarà il codice ISIN delle azioni Safilo post raggruppamento.
Deutsche Bank: negoziato il nuovo certificato Express
L’ultima novità dal mondo dei certificati di investimento arriva direttamente da Deutsche Bank: sono infatti cinque giorni che il gruppo bancario tedesco ha provveduto a negoziare un nuovo prodotto in questo senso, vale a dire l’Express Certificates, il quale punta a focalizzare le proprie strategie e performance sul mercato del Vecchio Continente. Di quali caratteristiche e peculiarità beneficia il nuovo strumento della banca di Francoforte sul Meno? Anzitutto, c’è da precisare che il certificato in questione prende come riferimento finanziario l’indice Eurostoxx 50, il che vuole significare che sta crescendo in maniera interessante la porzione di soggetti che sono interessati a investire in questo specifico ambito. Gli altri elementi da tenere bene a mente sono sostanzialmente tre: il codice Isin (bisogna ricordare che è il Sedex il mercato per questo prodotto) è DE000DB1Z7G8, il prezzo strike è pari a 2776,83, mentre la scadenza è stata fissata fra cinque anni, per la precisione il 2 febbraio del 2015.
Pirelli & C.: CdA approva separazione di Pirelli Re
Il Consiglio di Amministrazione di Pirelli & C., riunitosi in data odierna, 4 maggio 2010, ha deliberato, tra l’altro, per la separazione dall’azienda di Pirelli Re attraverso un’assegnazione di azioni effettuata per il tramite di una contestuale riduzione volontaria del capitale sociale. A darne notizia è Pirelli & C. con una nota ufficiale aggiungendo altresì che a sostegno delle operazioni le banche finanziatrici hanno offerto pieno supporto, il che conferma la validità della strategia adottata da Pirelli & C. anche per effetto del miglioramento progressivo dei risultati ottenuti negli ultimi mesi da Pirelli Re. Inoltre, in un contesto caratterizzato da un ulteriore rafforzamento della compagine azionaria, il Consiglio di Amministrazione di Pirelli Re ha a sua volta proposto un aumento di capitale riservato per un ammontare fino al 10% del capitale sociale; al riguardo, dalla nota di Pirelli si legge che Mediobanca e Unicredit si sono dichiarati in merito disponibili ad una futura sottoscrizione per un importo complessivo pari a 20 milioni di euro.
Arca propone il nuovo fondo obbligazionario per investment grade
Arca Sgr, la quale, come suggerisce il nome, è una società di gestione del risparmio (quinta in tutta l’Italia) nata dall’iniziativa di alcune banche popolari all’inizio degli anni Ottanta, ha dato il via alla sottoscrizione relativa al nuovo fondo obbligazionario che provvede alla distribuzione dei proventi. Per essere più precisi, si tratta di Arca Cedola Bond Globale Euro, un prodotto finanziario che va a investire soprattutto sulle obbligazioni di tipo governativo, ma anche su quelle delle società “investment grade” (vale a dire con un buon grado di affidabilità); i bond in questione, inoltre, beneficiano della denominazione valutaria in euro e si riferiscono a quei titoli che fanno capo ai mercati emergenti più importanti in questo momento.
Offerta Bond Argentina: aderire o fare causa alle banche?
I risparmiatori che hanno ancora in portafoglio i titoli pubblici della Repubblica dell’Argentina andata in default negli anni scorsi hanno due possibilità per recuperare i soldi investiti: aderire alla nuova offerta pubblica di scambio volontaria, oppure fare causa alle banche. La prima soluzione non deve e non dovrebbe escludere la seconda, ragion per cui il Codacons invita espressamente i consumatori/risparmiatori ad evitare di firmare qualsiasi documento che preveda l’esclusione di portare gli Istituti di credito in Tribunale. Per saperne di più, l’invito è quello di seguire domenica prossima Unomattina weekend, alle ore 7,30 del mattino. Nel corso della trasmissione di Raiuno, infatti, ci sarà la consueta rubrica de “I consigli dell’Avv. Rienzi“; sarà proprio il Presidente del Codacons a fornire ai risparmiatori consigli e modalità su come poter ottenere il rimborso dei soldi investiti nei Bond dell’Argentina.
Lottomatica: Assemblea approva Bilancio 2009
L’Assemblea degli Azionisti di Lottomatica Group, riunitasi venerdì scorso sotto la presidenza di Lorenzo Pellicioli, ha provveduto ad approvare il Bilancio 2009 della società unitamente alla distribuzione di un monte dividendi pari a 124,8 milioni di euro, al varo di nuovi piani di compensi su base azionaria, ed al via libera ad un programma di acquisto di azioni proprie. In particolare, il dividendo per azione ammonta, come già reso noto da Lottomatica Group in concomitanza con l’esame e l’approvazione dei conti da parte del Consiglio di Amministrazione, a 0,74 euro per azione che saranno messi in pagamento il prossimo 27 maggio previo stacco della cedola fissato per il 24 maggio del 2010. Per quanto riguarda i conti 2009, Lottomatica Group al 31 dicembre 2009 ha conseguito un utile netto pari a 110,6 milioni di euro, registrando un calo contenuto rispetto ai 115,5 milioni di euro guadagnati nell’esercizio 2008.