Rendimax, uno dei più noti conti di deposito remunerati presenti sul mercato, può essere aperto non solo dai privati e dalle famiglie, ma anche dalle imprese per la gestione del capitale ed in particolare per poter far fruttare la liquidità che poi magari serve per investimenti futuri o per saldare delle fatture aventi una scadenza non ravvicinata. La procedura di attivazione di Rendimax, un prodotto di Banca Ifis, per le imprese non discosta in sostanza da quella prevista per i privati. Rendimax anche in questo caso di può aprire sia direttamente online, sia tramite call center; nel dettaglio, per l’apertura online occorre compilare il modulo via Web, stamparlo, firmarlo ed allegare i seguenti documenti: la copia di un documento di identità del legale rappresentante dell’impresa, la documentazione relativa all’attribuzione dei poteri al rappresentante legale, nonché una visura ordinaria rilasciata dalla competente Camera di Commercio facendo attenzione alla data di rilascio che non deve essere più vecchia di tre mesi dalla data in cui viene sottoscritto il conto di deposito remunerato Rendimax; a questo punto un incaricato da parte di Banca Ifis provvederà a contattare il cliente per fissare un appuntamento al fine di completare la procedura relativa al riconoscimento.
Pirelli: Assemblea straordinaria degli azionisti a luglio
Si terrà mercoledì 14 luglio 2010, in prima convocazione, ed eventualmente il giorno dopo, giovedì 15 luglio 2010, in seconda convocazione, l’Assemblea straordinaria degli azionisti Pirelli. A darne notizia è la società con un comunicato nel far presente come l’Assemblea straordinaria si terrà a Milano, al numero 214 di Viale Sarca, in prima ed eventualmente in seconda convocazione, ed in entrambi i casi a partire dalle ore 10 del mattino. All’ordine del giorno, innanzitutto, c’è la discussione e la deliberazione in merito al raggruppamento delle azioni Pirelli in ragione di una nuova azione, ordinaria e di risparmio, per ogni 11 della stessa categoria possedute dagli azionisti della società; a tal fine, l’Assemblea straordinaria degli azionisti Pirelli sarà chiamata anche all’approvazione delle relative modifiche statutarie.
Grecia: il miglior rapporto rischio-rendimento è di Alpha Bank
È ormai passato un mese da quando, tra i timori e le preoccupazioni più forti, la Grecia faceva conoscere al mondo la delicata situazione in cui versavano le proprie finanze: da quel momento, il pacchetto di stimoli nei confronti della nazione ellenica ha rappresentato un vero e proprio spartiacque per quel che riguarda gli investimenti, dato che alla luce di questo provvedimento sono stati fissati i nuovi prezzi dei titoli di stato. Sono stati soprattutto gli strumenti che presentavano un arco temporale minore a mostrare le maggiori differenze di valore, con dei recuperi molto importanti, mentre i titoli a lungo termine sono rimasti sostanzialmente invariati. Che cosa c’è da dire a questo punto sull’economia greca e sulle opportunità finanziarie su cui focalizzare l’attenzione? L’aiuto elargito dal Fondo Monetario Internazionale e dagli altri stati europei è stato talmente ingente che il governo di Atene può anche permettersi di non emettere nuovo debito nel futuro più immediato.
Stati Uniti: operatori pensano a nuova piattaforma per i futures
Gli operatori statunitensi di Borsa stanno analizzando e ponderando con la massima attenzione un nuovo modello che sia in grado di contenere le oscillazioni di prezzo che troppo spesso si verificano nei mercati futures: la proposta dovrebbe giungere direttamente da BATS Global Markets, la quale si è impegnata ad andare oltre l’attuale regime americano, puntando a un sistema in cui gli investitori possano mantenere intatto il loro trading e, al contempo, limitare i movimenti dei prezzi dei contratti. Secondo alcuni dirigenti della stessa società, anche altri operatori sono d’accordo nel rendere concreta tale idea, che, una volta realizzata, rappresenterebbe una fondamentale svolta nel mondo degli investimenti. Quali misure bisogna attendersi allora? L’obiettivo principale è quello di implementare un modello che riesca a mitigare situazioni non molto piacevoli come quella che si è verificata lo scorso 6 maggio, quando il Dow Jones Industrial Average ha perso addirittura centinaia di punti base in una manciata di minuti.
Azionario Giappone, Usa ed Eurozona: investire con gli Etf
Come investire con gli Etf sull’azionario di Paesi come il Giappone, gli Stati Uniti o l’Europa? Ebbene, al riguardo sul circuito di Borsa Italiana S.p.A. sono quotati, tra gli altri, tre specifici Etf emessi da Lyxor International Asset Management S.A. che investono sull’azionario dei Paesi sopra citati. Per l’Europa c’è il Lyxor Etf Euro Stoxx 50, con codice ISIN FR0007054358, e commissione totale annua di gestione pari allo 0,25%; in data odierna l’Etf indicato ha chiuso con un prezzo ufficiale di 26,19 euro rispetto ad un massimo annuale di 30,67 euro toccato l’11 gennaio 2010, ed un minimo annuo di 25,27 euro toccato lo scorso 25 maggio 2010. Per gli Stati Uniti c’è invece il Lyxor Etf Msci Usa, con codice ISIN FR0010296061, e commissione totale annua di gestione pari allo 0,35%; in data odierna l’Etf indicato ha chiuso con un prezzo ufficiale di 84,91 euro rispetto ad un massimo annuale di 89,43 euro toccato il 13 maggio 2010, ed un minimo annuo di 73,73 euro toccato lo scorso 5 febbraio 2010.
Investire nel cotone? Le scorte sono ancora troppo basse
Come vuole una lunga tradizione, è il mercato asiatico quello in cui viene maggiormente scambiato il cotone: c’è però da dire che, nonostante un evidente recupero delle quotazioni, favorito senza dubbio dalle piazze orientali, l’Ice di New York (Intercontinental Cotton Exchange) ha assistito a una brusca frenata della lunga serie di sessioni negative (ben nove consecutive negli ultimi mesi), ma non ci troviamo ancora a livelli accettabili per un investimento sicuro, visto che attualmente la quotazione ammonta a 78 centesimi di dollaro per ogni libbra che viene scambiata. Il record degli ultimi due anni è ancora distante (84,26 centesimi nel 2008), ma qualcosa di confortante sta avvenendo dal lato dei consumi e delle scorte.
Conosciamo meglio i Cfd, i Contracts for difference
La sigla Cfd fatica ancora a diventare di uso comune tra i principali azionisti dei mercati finanziari: eppure, i Contracts for difference consentono di investire su molti tipi di prodotti, tra cui i titoli azionari, le materie prime e le principali monete del sistema valutario internazionale. Chiunque fosse appassionato di trading online non può comunque mettere completamente da parte lo strumento in questione, vista soprattutto la sua relativa facilità di uso. Entrando nel dettaglio, occorre precisare che il funzionamento dei Cfd può essere spiegato in modo piuttosto agevole; in effetti, non si tratta altro che di contratti posti in essere tra due parti, le quali scambiano tra di loro il flusso finanziario che deriva dal differenziale tra i prezzi di un’attività finanziaria sottostante al suo momento di apertura e a quello di chiusura.
Indesit Company: approvato piano investimenti triennale
Il Consiglio di Amministrazione di Indesit Company, il leader italiano ed europeo dei grandi elettrodomestici, ha approvato in data odierna, mercoledì 9 giugno 2010, un piano di consolidamento che vede il rafforzamento della presenza industriale della società nel nostro Paese a fronte, dall’anno 2010 e fino all’anno 2012, di investimenti per complessivi 120 milioni di euro; il tutto attraverso l’avvio di un processo di accorpamento per alcune produzioni dal Nord al Centro-Sud. Il piano di investimenti, presentato dal management di Indesit Company, punta in particolare a rafforzare la centralità dell’Italia per la società in merito all’innovazione di prodotto e di processo, ed alla ricerca al fine di rilanciare la competitività degli stabilimenti. In accordo con quanto recita una nota ufficiale emessa dalla società, il Consiglio di Amministrazione ha considerato il piano di rilancio della competitività, per quel che riguarda le attività produttive, inscindibile dal piano di investimenti.
Bot trimestrali ed annuali: asta 10 giugno 2010
Il Mef, Ministero dell’Economia e delle Finanze, ha disposto per giovedì prossimo, 10 giugno 2010, un’asta di titoli pubblici costituita da Buoni Ordinari del Tesoro (Bot) con scadenza a tre mesi ed a dodici mesi. Trattasi, nello specifico, dei Bot 15.09.2010, con scadenza a 92 giorni, per un importo da collocare pari a complessivi 3 miliardi di euro, mentre a 5,5 miliardi di euro ammonta il controvalore nominale da collocare per i Bot 15.06.2011 con scadenza a 365 giorni; per entrambi i titoli la data di regolamento è fissata per martedì prossimo, 15 giugno 2010. La nuova asta Bot, in accordo con quanto rende noto il Ministero dell’Economia e delle Finanze con un comunicato, è stata disposta in concomitanza con la scadenza di Buoni Ordinari del Tesoro, con scadenza annuale, in data 15 giugno 2010, per un ammontare pari a 7,2 miliardi di euro; come al solito, attraverso gli intermediari, gli investitori ed i risparmiatori potranno prenotare i titoli in asta per importi pari ad un minimo di 1.000 euro nominali o multipli di mille euro.
Banca Generali: raccolta netta maggio 2010 positiva
Il Gruppo Banca Generali ha archiviato il mese di maggio con una raccolta netta pari ad 86 milioni di euro, di cui 37 milioni di euro provenienti da Banca Generali Private Banking, ed i restanti 49 milioni di euro dalla rete di Banca Generali. A darne notizia è la società nel mettere in evidenza come dall’inizio dell’anno la raccolta netta totale, al 31 maggio scorso, si sia attestata a 529 milioni di euro, di cui 193 milioni di euro da parte di Banca Generali Private Banking, ed i restanti 336 milioni di euro dalla rete di Banca Generali. Secondo quanto dichiarato da Giorgio Girelli, Amministratore Delegato di Banca Generali, i risultati conseguiti dalla società dall’inizio dell’anno e fino a maggio 2010 sono stati molto positivi, ed in particolar modo se si considera la raccolta netta del solo risparmio gestito che nei cinque mesi di quest’anno si è attestata a 1,1 miliardi di euro; secondo l’Ad di Banca Generali questi risultati sono stati ottenuti grazie alla capacità della società di offrire alla propria clientela prodotti innovativi anche in momenti come quelli attuali che per i mercati finanziari risultano essere particolarmente impegnativi.
Il panico per i Cds sta favorendo il comparto corporate
Non si può certo dire che quello attuale sia il momento migliore che stanno vivendo, finanziariamente parlando, i Cds (Credit Default Swap: si tratta degli swap che trasferiscono l’esposizione al credito tra le parti): il panico sui mercati è molto alto, soprattutto alla luce delle emissioni non proprio felicissime di titoli di Stato di Irlanda, Grecia e Portogallo. Non esiste dunque un’alternativa a questi strumenti, visto che la crescente avversione al rischio ha provocato un sicuro approdo verso il Bund tedesco e le obbligazioni americane? In realtà, per allentare la pressione non è forse la migliore scelta quella di trasferire in continuazione la propria liquidità. Piuttosto, come consigliano moltissimi analisti, è preferibile affidarsi al mercato delle obbligazioni corporate, senz’altro più promettenti. Come è noto, in questo caso, si possono ottenere dei rendimenti davvero interessanti a fronte di rischi più alti.
Il suggerimento dell’Abi: puntare sulle obbligazioni ibride
I consigli di un’organizzazione importante come l’Associazione Bancaria Italiana in tema di investimenti e finanza non si possono certo rifiutare, ma occorre analizzare nel dettaglio la questione: l’ente è infatti intervenuto nel corso della conferenza su Markets & Investment Banking – MIB Conference 2010 su un argomento di stretta attualità economica, vale a dire il rapporto tra gli istituti di credito e l’ottimizzazione del capitale e del debito cartolare. Quali indicazioni specifiche sono giunte da tale evento, il quale era alla sua prima edizione e che ha deciso di focalizzarsi sostanzialmente sulla finanza wholesale? Come è stato sottolineato da Giovanni Sabatini, direttore generale dell’Abi, i problemi maggiori sono giunti ovviamente dalla crisi finanziaria, la quale ha messo in luce come fosse necessario rivedere in modo completo le regole sul capitale degli istituti di credito e sui requisiti che sono necessari in questo senso.
Bnp Paribas: Athena Sicurezza più garantisce almeno il 4%
L’interesse per un rendimento minimo del 4% da parte di qualsiasi prodotto finanziario sarebbe forte in ogni tipo di investitore: ecco perché Bnp Paribas ha deciso di lanciare sul mercato il nuovo certificato denominato Athena Sicurezza Più, il quale, oltre a questa specifica particolarità, potrà fare affidamento sulle performance di titoli piuttosto importanti, quali Total, Nestlè e Glaxo. Il rimborso in questione (104 euro) di cui si sta parlando sarà comunque possibile alla fine del primo anno di emissione e nell’ipotesi in cui i sottostanti appena citati non siano calati rispetto alla quotazione iniziale. L’ipotesi opposta relativa a questo strumento prevede invece che la quotazione sul Sedex non venga interrotta e al premio iniziale del 4% se ne aggiungerà un altro dello stesso valore al termine del secondo anno. A quali scadenze temporale occorre guardare per quel che concerne le rilevazioni intermedie?
Ftse Mib: ETFS Fund Company propone due nuovi Etf
Ftse Mib ed Exchange Traded Fund, il matrimonio s’ha da fare: in effetti, è stato impossibile non notare che gli investimenti effettuati in questo comparto hanno subito un importante rialzo, contribuendo dunque ad allargare la cerchia degli appassionati. Pertanto, non deve sorprendere l’ennesima doppia proposta lanciata da ETFS Fund Company, due nuovi prodotti finanziari che faranno affidamento proprio su uno degli indici principali di Borsa Italiana. Per essere più precisi, però, occorre fornire altri dettagli. Anzitutto, c’è da dire che gli strumenti fanno parte a pieno titolo del segmento OICR (si tratta, come è noto, degli Organismi di Investimento Collettivo del Risparmio) strutturati del mercato EtfPlus: la denominazione che invece è stata scelta, nell’ordine, sarà quella di ETFX FTSE Mib leveraged (2x) fund e di ETFX FTSE Mib super short strategy (2x). A dire il vero, comunque, per attendere il lancio ufficiale di questa interessante offerta finanziaria occorrerà attendere la giornata di domani, quando i prodotti in questione verranno resi disponibili per tutti quegli investitori che sono interessati nello specifico.