Pharus Sicav, la gamma si arricchisce del fondo flessibile Aliseo

Chi si rivede: Pharus Sicav, la società di investimento a capitale variabile di Mendrisio, è tornata a far sentire la propria voce nel segmento finanziario, un ritorno caratterizzato dal lancio del nuovo fondo Aliseo. Si tratta, nello specifico, di un fondo flessibile di tipo bilanciato, il cui fine ultimo sarà sostanzialmente quello di dar vita a performance costanti e positive, senza alcuna distinzione per quel che concerne le condizioni in cui versa il mercato. Quali sono le altre caratteristiche di Pharus Aliseo? Non esiste alcuna limitazione dal punto di vista geografico e nemmeno settoriale, dunque sarà possibile focalizzare il proprio portafoglio su strumenti tradizionali come bond e titoli azionari, ma anche su settori diversi, quali ad esempio quello dei metalli preziosi e le materie prime del settore primario, attraverso degli specifici Exchange Traded Fund.

Fenice Investimenti, il nuovo fondo è focalizzato sul Brasile

Brasile e comparto immobiliare: sono questi due gli elementi che accomunano la focalizzazione del nuovo strumento lanciato da Fenice Investimenti, società di gestione elvetica e dotata di una propria indipendenza. Perché proprio il real estate e perché la nazione sudamericana? Il fondo in questione è il primo a investire in questo modo a livello globale, dopo una serie di assets piuttosto innovativi. Brazil Real Estate Fund, questa la denominazione precisa del prodotto in questione, osserva da vicino gli sviluppi di “Minha casa, minha vida”, il progetto immobiliare e residenziale che è stato varato da quasi due anni dall’ex presidente Lula e che l’attuale leader Dilma ha provveduto a confermare in blocco: nel dettaglio, si punta a rendere più veloce la crescita del paese con un progetto del cosiddetto “housing sociale che non ha precedenti in altre parti del mondo.

Risanamento: aumento di capitale, si chiude offerta in opzione

Si è chiusa il 4 febbraio scorso, nell’ambito dell’aumento di capitale di Risanamento S.p.A., l’offerta in opzione agli azionisti che ha fatto registrare adesioni al 72,19% circa. A darne notizia è stata proprio Risanamento nel precisare come a conclusione dell‘offerta in opzione agli azionisti siano state sottoscritte 387.428.836 azioni ordinarie Risanamento S.p.A. di nuova emissione a fronte dell’esercizio di numero  210.559.150 diritti; il controvalore complessivo delle azioni Risanamento S.p.A. di nuova emissione sottoscritte è pari a 108.480.074,08 euro, corrispondente proprio al 72,19% circa dell’offerta di azioni complessiva. A conclusione del periodo di offerta in opzione agli azionisti risultano così non esercitati numero 81.133.425 diritti di opzione per la sottoscrizione di numero 149.285.502 azioni ordinarie Risanamento di nuova emissione per un controvalore complessivo pari a 41.799.940,56 euro, e corrispondente al 27,81% circa dell’offerta in opzione complessiva.

Bot e Btp: collocamento 10 e 14 febbraio 2011

Il Mef, Ministero dell’Economia e delle Finanze, ha reso noto d’aver disposto per giovedì prossimo, 10 febbraio 2011, con data di regolamento al 15 febbraio, un’asta di Bot, Buoni Ordinari del Tesoro, per un ammontare complessivo pari a 7,5 miliardi di euro. Trattasi, nello specifico, dei Bot 15.02.2012 con scadenza a 365 giorni che saranno collocati dal Tesoro in concomitanza con la scadenza, in data 15 febbraio 2011, di 7,7 miliardi di euro di Buoni Ordinari del Tesoro, tutti con scadenza a dodici mesi. Come al solito i risparmiatori potranno prenotare i titoli in asta per il tramite degli intermediari e per importi pari a nominali 1.000 euro o multipli. Il Ministero dell’Economia e delle Finanze ha inoltre fornito un aggiornamento dei Bot in circolazione, pari a 138.346,896 milioni di euro, che, alla data dello scorso 31 gennaio 2011, risultavano essere così distribuiti: 54.190 milioni di euro di Buoni Ordinari del Tesoro con scadenza a sei mesi, e 84.156,896 milioni di euro di Bot annuali.

Investire a rate: il PAC, piano di accumulo capitale

pacIl PAC, piano di accumulo capitale, può rappresentare un servizio di investimento ideale per chi non dispone di importanti somme di denaro iniziali e che vuole costruirsi un capitale per le più diverse finalità, da utilizzare come anticipo per l’acquisto di un immobile e per poter quindi accendere un mutuo, oppure per la costituzione della propria liquidazione o pensione piuttosto che da destinarsi allo studio dei propri figli o più semplicemente per comprare un automobile.
Il meccanismo che sta alla base di questo servizio è l’investimento a rate ossia l’acquisto periodico e sistematico delle quote di uno o più fondi comuni di investimento per un intervallo di tempo che viene definito all’inizio del piano.

Considerando che il valore delle quote di un fondo varia tutti i giorni in funzione delle oscillazioni dei mercati, questo sistema durante la fase di accumulo consente di beneficiare soprattutto dei momenti di ribasso poiché è maggiore il numero di quote acquisite.
In questo modo mediando il prezzo di acquisto è possibile realizzare delle performance di rendimento interessanti anche qualora le quote del fondo accumulate dovessero essere vendute ad un prezzo inferiore rispetto a quello del primo acquisto.

Oro e argento: nuove scommesse degli investitori

Il mese di gennaio è stato uno dei peggiori per i metalli preziosi e le loro performance, ai minimi dopo oltre due decenni: ora, però, gli investitori finanziari hanno a disposizione ben 102 miliardi di dollari per scommettere sul rialzo dei prezzi in tale comparto, così da accumulare più riserve auree rispetto alle banche centrali e più argento rispetto alle dotazioni americane. Le stime parlano chiaro, gli analisti si attendono una crescita dell’argento pari al 23% prima della fine di quest’anno e di altri venti punti percentuali in relazione all’oro. Tra l’altro, Ubs ha previsto la più forte domanda industriale dal 1990 (argento) e la seconda maggior vendita di prodotti collegati all’andamento del biondo metallo.

Portogallo: cessione da 3,5 miliardi di euro per i bond sindacati

Ammontano a ben 3,5 miliardi di euro le obbligazioni a cinque anni che il Portogallo ha provveduto a vendere nella sua prima vendita di bond sindacati dell’anno: i titoli in questione hanno beneficiato di un prezzo pari a 360 punti base al di sopra del tasso midswap di mercato, secondo quanto rilevato dagli analisti finanziari. L’ultima cessione di questo tipo era avvenuta praticamente un anno fa, il 10 febbraio del 2010. C’è da dire, tra l’altro, che la differenza di rendimento tra le obbligazioni lusitane a dieci anni e i bund tedeschi ha raggiunto un vero e proprio record per quel che concerne l’area dell’euro; la nazione dovrebbe seguire con tutta probabilità l’esempio della Grecia, alla disperata ricerca di un pacchetto di salvataggio economico dall’Unione Europea e dal Fondo Monetario Internazionale.

Aicon: dipendenti in stato di agitazione

In data odierna, lunedì 7 febbraio 2011, i dipendenti di Aicon, società quotata in Borsa a Piazza Affari, hanno indetto lo stato di agitazione. A darne notizia con un comunicato ufficiale è stata proprio la società attiva nel settore della progettazione, costruzione e commercializzazione di navi da diporto e di imbarcazioni a motore di lusso. La decisione dei dipendenti fa seguito ad un’Assemblea generale che ha portato le Rappresentanze Sindacali ad indire per oggi lo stato di agitazione a seguito del mancato pagamento di una quota della retribuzione del mese di dicembre del 2010 per la quale, precisa Aicon, comunque è stato già versato un acconto. I dipendenti, inoltre, sono in stato di agitazione anche per spettanze pregresse come causa dell’attuale tensione a livello finanziario che il Gruppo Aicon sta attraversando. Citando il sopravvenire di fattori rilevanti, Aicon ha reso noto alla comunità finanziaria che buona parte dei lavoratori della Aicon Yachts SpA sarà posta in regime di solidarietà.

Anche per Philogen è giunto il momento della quotazione azionaria

Philogen, la società biotecnologica italo-svizzera (la sede principale è però quella di Siena) attiva sin dal 1996, è alle prese con una fondamentale offerta pubblica di vendita e di sottoscrizione: questa specifica operazione riguarda, nello specifico, circa il 23% dell’intero capitale (volendo essere più precisi il 22,93%), anche se a dire la verità gli investitori retail potranno approfittarne soltanto in parte, visto che ad essi è riservato un misero 10%. Ciò nonostante, le altre caratteristiche di riferimento sono piuttosto interessanti, vale a dire un prezzo di collocamento che viene ad essere ricompreso tra un minimo di 4,75 euro e un massimo di 6,10 euro per ogni singolo titolo azionario, mentre la valorizzazione finanziaria andrà ad oscillare tra poco meno di 171 e più di 219 milioni.

Lottomatica: CdA approva guidance 2011-2013

Il Consiglio di Amministrazione di Lottomatica ha approvato la guidance 2011-2013. A darne notizia è stata proprio la società quotata in Borsa a Piazza Affari con un comunicato ufficiale in concomitanza, inoltre, con il rilascio dei dati preconsuntivi relativo all’anno 2010 che, nello specifico, si chiude con un fatturato di 2,3 miliardi di euro a fronte di un Ebitda a 812 milioni di euro ed un risultato di pertinenza del Gruppo in pareggio. A conclusione del 2010 la posizione finanziaria netta della società si è attestata a 2,98 miliardi di euro a fronte del piano di rifinanziamento completato senza il prestito obbligazionario ibrido. Per quel che riguarda la guidance 2011 – 2013, nel triennio si stima il conseguimento di un cash flow cumulato pari a 650-800 milioni di euro a fronte, alla fine del 2013, di un rapporto tra la posizione finanziaria netta e l’Ebitda pari a 2,6-2,8.

Canada: nuove regole per il riscatto dei bond ibridi

L’ente regolatore delle banche canadesi ha richiesto con urgenza ai prestatori del paese di evitare i riscatti dei cosiddetti bond ibridi: si tratta di quegli strumenti finanziari a metà strada tra il debito puro e il titolo azionario, i quali sono in calo da almeno sei mesi a causa del riacquisto che potrebbe avvenire a prezzi inferiori rispetto a quelli correnti. Gli istituti di credito della nazione nordamericana, dunque, si vedono costrette a puntare alla maggiore ampiezza possibile, in modo da scambiare i titoli alla pari. Secondo Julian Pope, vicepresidente del comparto obbligazionario di Desjardins Securities, si tratta di ottime notizie per quegli investitori che detengono appunto bond; il messaggio è chiaro, si sta chiedendo alle banche di non esercitare una opzione call alla pari anche se questo fosse possibile e praticabile.

Aeffe: ricavi 2010 in moderata crescita

Si è chiuso con ricavi in moderata crescita il 2010 per Aeffe Spa, società quotata in Borsa a Piazza Affari. Nel dettaglio, stando ai dati preliminari che sono stati comunicati dalla società nella giornata di venerdì scorso, 4 febbraio 2011, il 2010 s’è chiuso con una crescita del giro d’affari dell’1%, rispetto al 2009, a 219 milioni di euro, mentre a tassi di cambio costanti il dato registra una variazione negativa, ma molto contenuta, dello 0,6%. Considerando solo l’ultimo trimestre del 2010, pur tuttavia Aeffe Spa ha conseguito rispetto allo stesso periodo del 2009 un balzo dei ricavi dell’11,2%. La società, lo ricordiamo, opera nei settori delle calzature, del prêt à porter e della pelletteria con marchi del calibro di Pollini, Alberta Ferretti, JP Gaultier e Moschino. Secondo quanto dichiarato dal Presidente Esecutivo di Aeffe Spa, Massimo Ferretti, nel 2010 la società ha fatto registrare un andamento del giro d’affari in continuo miglioramento grazie alle buone performance dei negozi a gestione diretta che sono state pari al 17% su base annua, ed a +27% nell’ultimo trimestre dello scorso anno.

Reply compra società inglese

Reply, società quotata in Borsa a Piazza Affari, ed attiva sia nella progettazione, sia nell’implementazione di soluzioni basate sui nuovi canali di comunicazione e sui media digitali, si è rafforzata in Europa con un’acquisizione. Questo è avvenuto attraverso l’acquisto della quota maggioritaria di “avantage“, una società inglese che si occupa, nell’ambito dei Financial Services, di consulenza sulla Regulatory Compliance e sul Risk Management. Nel dettaglio, la società quotata sul segmento STAR organizzato e gestito da Borsa Italiana S.p.A., ha acquisito il 51% delle quote ed il 90% dei diritti di voto di “avantage” che nell’ultimo esercizio di bilancio annuale, a fronte della presenza di uffici non solo a Londra, ma anche ad Amsterdam, Lussemburgo e Edimburgo, ha conseguito un giro d’affari pari a 10,7 milioni di sterline. L’acquisto del 51% di avantage, una società che attualmente non ha alcun indebitamento finanziario, è avvenuto per Reply a fronte di un corrispettivo pari a 6,9 milioni di sterline, di cui 4,8 milioni di sterline regolati per cassa, al momento delle firme di cessione, ed i restanti 2,1 milioni di sterline dilazionati in tre anni.

Mercati emergenti: investitori intimoriti dalla crisi egiziana

I fondi di investimento che osservano da vicino le performance dei principali mercati emergenti hanno riportato le loro prime perdite settimanali a causa della grave situazione politica che sta attanagliando l’Egitto: non solo, ma anche il record dei prezzi alimentari ha agevolato l’avanzata da parte dell’inflazione. Sono questi due motivi che hanno spinto gli investitori a ritirare ben 4,6 miliardi di dollari dagli Etf in questione, così come è stato evidenziato dai dati di Bank of America. In particolare, le perdite totali di tali strumenti ammontano a 7,2 miliardi di dollari, il livello più alto da tre anni a questa parte.