Aicon: dipendenti in stato di agitazione

In data odierna, lunedì 7 febbraio 2011, i dipendenti di Aicon, società quotata in Borsa a Piazza Affari, hanno indetto lo stato di agitazione. A darne notizia con un comunicato ufficiale è stata proprio la società attiva nel settore della progettazione, costruzione e commercializzazione di navi da diporto e di imbarcazioni a motore di lusso. La decisione dei dipendenti fa seguito ad un’Assemblea generale che ha portato le Rappresentanze Sindacali ad indire per oggi lo stato di agitazione a seguito del mancato pagamento di una quota della retribuzione del mese di dicembre del 2010 per la quale, precisa Aicon, comunque è stato già versato un acconto. I dipendenti, inoltre, sono in stato di agitazione anche per spettanze pregresse come causa dell’attuale tensione a livello finanziario che il Gruppo Aicon sta attraversando. Citando il sopravvenire di fattori rilevanti, Aicon ha reso noto alla comunità finanziaria che buona parte dei lavoratori della Aicon Yachts SpA sarà posta in regime di solidarietà.

Questo al fine di permettere una riorganizzazione produttiva ed interna della società a livello gestionale anche perché altrimenti potrebbero essere messi a rischio gli obiettivi fissati nel Piano Industriale 2011-2013 comunicato nei giorni scorsi. Questo in vista della convocazione del Consiglio di Amministrazione che, di conseguenza, sarà chiamato a deliberare su opportune azioni correttive a supporto della continuità aziendale; così come, per quel che riguarda la Relazione Finanziaria Annuale che sarà sottoposta dall’Assemblea degli Azionisti di  Aicon Yachts SpA, il CdA sarà chiamato a deliberare su conseguenti integrazioni e/o correzioni.

Ricordiamo che nel primo trimestre 2010/2011, in accordo con i dati approvati nei giorni scorsi dal CdA, Aicon ha chiuso il periodo con un fatturato in crescita a 5,61 milioni di euro rispetto ai 3,03 milioni di euro dello stesso trimestre dell’anno precedente, mentre l’ebitda si è attestato positivo per quasi 0,2 milioni di euro a fronte di costi di struttura che da un anno all’altro sono stati dimezzati passando dai 1,48 milioni di euro al 30 novembre 2009, ai 775 mila euro alla stessa data dello scorso anno.

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