La lira turca, valuta ufficiale della repubblica euro-asiatica, è riuscita a realizzare un rally di tutto rispetto: la divisa in questione ha infatti ottenuto il suo quarto rialzo consecutivo, grazie soprattutto ai guadagni dei titoli azionari e al rinnovato appetito degli investitori. Volendo essere più precisi, l’apprezzamento in questione è stato pari a 0,5 punti percentuali, un ricavo che ha consentito alla moneta di attestarsi a quota 1,537 per ogni singolo dollaro. L’Ise National 100 Index (uno dei principali riferimenti dell’Istanbul Stock Exchange) ha fatto invece registrare un interessante +2%, uno dei livelli più alti degli ultimi due mesi. In particolare, sono stati i dati economici provenienti dalle due nazioni leader, Stati Uniti e Cina, a convincere gli investitori, agevolando una consistente crescita nella sottoscrizione di fondi di investimento esteri.
Buoni Fruttiferi aprile 2011: le sei nuove serie
Sono sei anche per il corrente mese di aprile 2011 le nuove serie di Buoni Fruttiferi. A darne notizia con un comunicato ufficiale è stato l’emittente, la Cassa Depositi e Prestiti che, in particolare, ha fatto presente come le serie di marzo 2011, “P42”, “X10”, “M57”, “J10”, “D15” e la serie “B77”, non siano più sottoscrivibili; le nuove serie, sottoscrivibili come al solito presso gli Uffici di Poste Italiane, sono per il mese corrente la “P43”, “X11”, “M58”, “J11”, “D16” e la serie “B78”. Tutti i Buoni Fruttiferi, lo ricordiamo, offrono la garanzia massima, ovverosia quella dello Stato italiano, a fronte della garanzia di restituzione del capitale investito; inoltre i Buoni Fruttiferi possono essere sottoscritti anche via Internet con Poste Italiane per chi ha accesso ad Internet attraverso il conto BancoPosta.
Amundi si fa in quattro con la sua nuova proposta di Etf
La presenza di Amundi nel mercato del nostro paese dura ormai da un anno: la ricorrenza è stata festeggiata dalla sgr francese con il lancio di quattro nuovi Exchange Traded Fund, una offerta che arricchisce la gamma di prodotti disponibili presso Piazza Affari e che consente alla stessa società parigina di rafforzare la propria leadership europea, soprattutto per quel che concerne questi strumenti finanziari. Il 2010, comunque, era già stato foriero di successi con emissioni di primo livello e sempre più ricche. In effetti, gli investitori si sono interessati ad Amundi per la varietà del suo patrimonio e per la solidità del gruppo. Quali caratteristiche hanno i nuovi Etf?
Eni: il cda delibera l’emissione di uno o più bond
Una delle novità di rilievo per quel che concerne il comparto obbligazionario di Borsa Italiana è giunto direttamente dall’Eni: l’Ente Nazionale Idrocarburi ha infatti deliberato, mediante il proprio consiglio di amministrazione, di voler emettere uno o più prestiti di bond. Questi specifici prodotti verrebbero quindi collocati sulla piazza di riferimento per venire incontro soprattutto a una clientela istituzionale, mentre bisogna precisare che l’ammontare complessivo dell’operazione è pari a tre miliardi di euro, quantificabili anche in un’altra valuta di stampo internazionale. Gli strumenti, inoltre, potranno essere collocati entro e non oltre il 31 marzo del 2012, quindi c’è ancora un anno di tempo. Che obiettivi intende perseguire l’azienda fondata da Enrico Mattei?
Unione Alberghi Italiani: risultati gestionali 2010 caratterizzati dallo start-up
Si è chiuso con un risultato netto negativo, pari a -0,2 milioni di euro, rispetto ai -0,06 milioni di euro alla data del 31 dicembre del 2009, il 2010 di Unione Alberghi Italiani, società d’investimento, recentemente sbarcata sul mercato AIM Italia. A darne notizia è la società dopo che il Consiglio di Amministrazione ha esaminato ed approvato il progetto di bilancio al 31 dicembre 2010, caratterizzato altresì da un patrimonio netto passato da 2,1 milioni di euro a 4 milioni di euro, ed una posizione finanziaria netta negativa per 5,5 milioni di euro rispetto ai -3,3 milioni di euro al 31 dicembre del 2009. Unione Alberghi Italiani, società che punta all’acquisizione di strutture alberghiere a 3 oppure a 4 stelle “business”, al fine di realizzare un network alberghiero, ha riportato al 2010 dati che, in accordo con un comunicato ufficiale emesso dalla società, hanno risentito della fase di start up; Unione Alberghi Italiani è infatti sbarcata sull’AIM Italia nello scorso mese di gennaio 2011, ragion per cui gli sforzi aziendali sono stati prevalentemente focalizzati proprio sul progetto di quotazione.
Banca Imi, il nuovo certificato punta sulla Cina
Come recita espressamente un vecchio film di Marchio Bellocchio, la Cina è vicina: questa citazione diventa più attuale che mai soprattutto per quegli investitori che sono interessati a puntare sull’ex Impero Celeste con la garanzia di una buona protezione. Banca Imi, una delle componenti più importanti del gruppo Intesa Sanpaolo, ha deciso di venire incontro proprio a queste specifiche esigenze, lanciando sul mercato italiano un nuovo certificato di investimento, il Protection Barrier. Questo prodotto finanziario andrà ad osservare da vicino le performance dell’indice Hang Seng China Enterprise, il quale, come si intuisce anche dalla denominazione, include le principali realtà imprenditoriali che operano nella nazione asiatica. Quali sono le caratteristiche peculiari dello strumento in questione?
Class Editori sale al 75,6% in Telesia
In linea con quanto già reso noto al mercato il 18 febbraio scorso, in data odierna, giovedì 31 marzo 2011, Class Editori ha comunicatod’aver perfezionato il contratto di acquisto relativo ad una quota pari al 25,6% di Telesia Spa, una società leader nella televisione outdoor con un fatturato, a 11 milioni di euro nel 2010, in crescita del 10% rispetto all’anno precedente. In virtù della quota già posseduta, Class Editori sale così al 75,6% in Telesia per effetto dell’acquisizione della percentuale di quote sopra indicata, da parte di alcuni soci di minoranza, a fronte di un valore di cessione pari a 2,43 milioni di euro. In accordo con un comunicato ufficiale emesso da Class Editori, a fronte della cessione della partecipazione detenuta in Telesia da parte dei soci di minoranza, due soci, tra i quali l’Ad della società Gianalberto Zapponini, restano nell’azionariato con il mantenimento delle loro rispettive quote.
Cacao: la situazione politica ivoriana fa calare i futures
I contratti futures che osservano da vicino le performance del cacao sono scesi ai livelli più bassi delle ultime dieci settimane: non si tratta di una prestazione estemporanea, ma della conseguenza principale della grave situazione politica che ancora attanaglia la Costa d’Avorio, maggior produttore al mondo della commodity alimentare. Le brusche cadute dei futures, tra l’altro, hanno riguardato anche il cotone e il succo d’arancia. Le truppe fedeli ad Alassane Ouattara, il vincitore delle elezioni dello scorso novembre che è stato riconosciuto a livello internazionale, hanno guadagnato il controllo della capitale, ragione per la quale si attende una risoluzione a breve. Secondo gli analisti, questa svolta ha fatto perdere il premio del rischio relativo al cacao.
Bipiemme: utile netto consolidato 2010 in crescita
Si è chiuso con un aumento dell’utile netto del 2,3%, anno su anno, a 106 milioni di euro, il 2010 del Gruppo Bipiemme. Questo è quanto emerso dai dati che sono stati esaminati ed approvati dal Consiglio di Amministrazione del Gruppo bancario che, inoltre, ha conseguito nel periodo un miglioramento del costo del credito accompagnato anche da buone dinamiche gestionali relativamente al quarto trimestre del 2010. Per quel che riguarda l’andamento dei conti il Gruppo Bipiemme con un comunicato ufficiale ha fatto presente come anche lo scorso anno abbia avuto seguito il difficile contesto macroeconomico sia a livello nazionale, sia su scala internazionale; ma questo comunque non ha impedito al Gruppo di chiudere l’ultima parte dell’anno con una crescita della raccolta diretta del 2,9%, dei margini operativi e delle commissioni nette, mentre nel contempo si sono ridotti dell’1,9% i costi operativi.
Cattolica Assicurazioni: raccolta premi 2010 cresce a due cifre
Con riferimento all’anno 2010, è cresciuta a due cifre, del 10,6%, la raccolta premi complessiva del Gruppo Cattolica Assicurazioni. A darne notizia in data odierna, mercoledì 30 marzo 2011, è stata proprio la società quotata in Borsa a Piazza Affari dopo che il Consiglio di Amministrazione si è riunito per esaminare ed approvare il progetto di Bilancio 2010, caratterizzato, come sopra accennato da un +10,6%, anno su anno, della raccolta premi complessiva che si è attestata a 4,81 miliardi di euro. Questo grazie ad un +14,1% di crescita della raccolta vita, e di un +4,1% di aumento della raccolta del settore danni. A fronte di un margine di solvibilità attestatosi al 31 dicembre del 2010 a 1,46 volte il minimo regolamentare, Cattolica Assicurazioni ha chiuso l’anno con un utile netto di Gruppo in crescita del 6,4% a 62 milioni di euro.
A2A: dividendo 2010 ordinario e straordinario
Il Gruppo A2A, quotato in Borsa a Piazza Affari, ha annunciato, a valere sul bilancio 2010, l’erogazione di un dividendo ordinario e di un dividendo straordinario, quindi non ricorrente, tenendo conto dei risultati legati alla cessione delle partecipazioni non strategiche. Nel dettaglio, in accordo con quanto proposto dal Consiglio di Amministrazione di A2A all’Assemblea degli Azionisti, il dividendo ordinario ammonta a 0,060 euro per azione, corrispondente ad un pay out pari all’incirca al 60%. Al riguardo A2A con un comunicato ufficiale ha reso noto che la società intende mantenere la percentuale di pay out del 60% anche per i prossimi esercizi di Bilancio. Intanto, previa approvazione da parte dell’Assemblea degli Azionisti, A2A distribuirà il dividendo ordinario il 23 giugno con data stacco fissata al 20 giugno del 2011. Il dividendo straordinario, quindi aggiuntivo, ammonta a 0,036 euro per azione ordinaria che, allo stesso modo previa approvazione, sarà distribuito agli azionisti in data 24 novembre con stacco cedola fissato al 21 novembre del 2011.
Il Brasile impone una tassa del 6% sui bond internazionali
Il presidente brasiliano Dilma Rousseff ha deciso di inasprire l’imposizione fiscale relativa alle vendite di obbligazioni estere effettuate nel proprio paese: la nazione sudamericana è infatti solita applicare un’aliquota del 6% sulle cessioni di bond e prestiti internazionali, in particolare quelli che presentano una scadenza media superiore ai 360 giorni. Le compagnie coinvolte da tale disciplina hanno già provveduto a pagare il 5,38% in tal senso, ma i tributi non avevano finora ragione di esistere quando si trattava di operazioni che eccedevano i tre mesi. Secondo gran parte degli analisti e degli economisti del paese, la misura è volta a contenere il più possibile i prestiti stranieri, anche perché vi sono ingenti flussi di cassa dalle compagnie e dalle banche, i quali spiegano in parte il motivo per cui la banca centrale sta cercando di evitare a tutti i costi l’apprezzamento del real, la moneta locale.
Asia orientale: in calo la crescita dei bond in valuta locale
La crescita relativa al mercato obbligazionario dell’Asia orientale ha subito un brusco rallentamento nel corso del quarto trimestre del 2010: si tratta, nello specifico, dei prodotti che sono denominati nelle valute locali, ma soprattutto di un trend che è stato causato dalle misure amministrative volte a frenare l’inflazione, secondo quanto rilevato dall’Asian Development Bank. Il valore del debito nei principali mercati emergenti della regione è aumentato di 13,6 punti percentuali, attestandosi addirittura a quota 5,2 trilioni di dollari, una stima che deve indurre a una profonda riflessione. I mercati in questione sono quelli della Cina, dell’Indonesia, della Corea del Sud, ma anche Malesia, Filippine, Singapore, Thailandia e Vietnam.
Finmeccanica: fusione tra Elsag Datamat e SELEX Communications
Dopo essersi riunito a Roma, il Consiglio di Amministrazione di Finmeccanica ha dato il via libera al progetto di fusione tra due importanti società controllate del colosso aerospaziale, la società SELEX Communications, e la società Elsag Datamat. A darne notizia è stata proprio la società quotata in Borsa a Piazza Affari nel sottolineare come l’operazione rientri nell’ambito di quel programma di ottimizzazione che, avviato nell’anno 2010, prevede l’ottimizzazione dell’assetto industriale nel comparto dell’elettronica per la difesa e nella sicurezza. L’obiettivo, in accordo con un comunicato ufficiale emesso da Finmeccanica, è quello di andare a creare a livello di Gruppo un centro di competenza nel comparto dell’ICT, ovverosia dell’Information and Communication Technology, della Sicurezza, ma anche dell’Automazione e delle Telecomunicazioni. In questo modo sarà armonizzata l’offerta del Gruppo Finmeccanica con la domanda, peraltro crescente, di soluzioni complete ed integrate ICT, e di servizi di gestione sicura delle reti.