Lira turca: quarto rialzo consecutivo grazie ai titoli azionari

La lira turca, valuta ufficiale della repubblica euro-asiatica, è riuscita a realizzare un rally di tutto rispetto: la divisa in questione ha infatti ottenuto il suo quarto rialzo consecutivo, grazie soprattutto ai guadagni dei titoli azionari e al rinnovato appetito degli investitori. Volendo essere più precisi, l’apprezzamento in questione è stato pari a 0,5 punti percentuali, un ricavo che ha consentito alla moneta di attestarsi a quota 1,537 per ogni singolo dollaro. L’Ise National 100 Index (uno dei principali riferimenti dell’Istanbul Stock Exchange) ha fatto invece registrare un interessante +2%, uno dei livelli più alti degli ultimi due mesi. In particolare, sono stati i dati economici provenienti dalle due nazioni leader, Stati Uniti e Cina, a convincere gli investitori, agevolando una consistente crescita nella sottoscrizione di fondi di investimento esteri.


In effetti, i soggetti stranieri hanno incrementato le loro holding relative a prodotti turchi, un evento che si è verificato ben tre volte negli ultimi cinque giorni, mentre le holding obbligazionarie sono arrivate fino a 1,25 miliardi di dollari. Una maggiore liquidità, inoltre, è risultata dagli incrementi relativi alle riserve degli istituti di credito del paese, un fattore che ha sostenuto in larga misura la lira turca, così come evidenziato anche da molti analisti.

La banca centrale ha provveduto in tal senso circa una settimana fa, aumentando le riserve in valuta di quindici punti percentuali: si tratta, in pratica, di una misura che consentirà di drenare un ammontare pari a 19,1 miliardi di lire (12,2 miliardi di dollari) per quel che concerne la liquidità proveniente dal mercato. Haci Omer Sabanci Holding, secondo maggior gruppo di compagnie di tutta la Turchia, è stato protagonista di un rialzo del 3,9% subito dopo aver totalizzato dei profitti superiori alle stime nel corso del 2010. Infine, c’è da sottolineare come i rendimenti dei bond a due anni siano attualmente pari al 9,01%, in linea con le ultime settimane.

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