Eni: il cda delibera l’emissione di uno o più bond

Una delle novità di rilievo per quel che concerne il comparto obbligazionario di Borsa Italiana è giunto direttamente dall’Eni: l’Ente Nazionale Idrocarburi ha infatti deliberato, mediante il proprio consiglio di amministrazione, di voler emettere uno o più prestiti di bond. Questi specifici prodotti verrebbero quindi collocati sulla piazza di riferimento per venire incontro soprattutto a una clientela istituzionale, mentre bisogna precisare che l’ammontare complessivo dell’operazione è pari a tre miliardi di euro, quantificabili anche in un’altra valuta di stampo internazionale. Gli strumenti, inoltre, potranno essere collocati entro e non oltre il 31 marzo del 2012, quindi c’è ancora un anno di tempo. Che obiettivi intende perseguire l’azienda fondata da Enrico Mattei?


Le emissioni dovrebbero consentire di mantenere la struttura finanziaria del gruppo in equilibrio, visto che c’è la ferma intenzione di rinsaldare e migliorare il rapporto tra l’indebitamento di breve termine e quello a medio-lungo periodo. I mercati regolamentati presi in esame, dunque, saranno diversi. Bisogna poi precisare che un miliardo di euro della cifra menzionata in precedenza verrà sfruttato per il rifinanziamento dei prestiti che scadranno proprio nel 2011: le scadenze che fanno più gola ad Eni sono quelle a cinque, sette e anche dieci anni, ma non è esclusa l’opzione di mini-bond denominati in sterline (la scelta del dollaro è invece esclusa). Secondo quanto riferito dal direttore finanziario Alessandro Bernini, l’ente vuole allungare il più possibile la vita del debito.

Quest’ultimo ammonta a ventotto miliardi di euro nei confronti dello Stato, di cui solo una piccola parte (il 27% per la precisione) si riferisce a somme di banche. L’attuale duration media è di 5,7 anni, ecco perché si parla con insistenza di una durata complessiva superiore ai sei anni. Il mercato obbligazionario era stato scandagliato da Eni anche nel corso del 2010, ma in quella occasione ci si focalizzò principalmente sul segmento statunitense con due emissioni.

Lascia un commento