Pemex, record di emissioni per i bond a tasso variabile

Le principali compagnie del Messico si stanno rendendo protagoniste di vendite da record per quel che concerne i titoli obbligazionari a tasso variabile: l’atteggiamento in questione può essere motivato con la crescente speculazione che circonda la nazione centroamericana, visto che la banca centrale ha intenzione di aumentare i costi relativi all’indebitamento nel corso di quest’anno, una scelta che rischia di erodere letteralmente la domanda degli investitori per questa tipologia di prodotti finanziari. Le cessioni più consistenti sono state quelli di Petroleos Mexicanos, azienda petrolifera meglio conosciuta con la sigla Pemex e che viene di fatto controllata dagli spagnoli di Santander: l’ammontare complessivo è pari a 54,3 miliardi di pesos (4,6 miliardi di dollari), tanto che questi bond hanno rappresentato ben l’83% dell’intero debito emesso nel mercato locale, la percentuale più alta da almeno sei anni a questa parte.

Zucchero: per la prossima settimana è atteso un forte calo

La settimana che comincerà fra due giorni rischia di far diventare piuttosto amaro lo zucchero: le contrattazioni relative alla commodity alimentare, infatti, sono destinate a far registrare una flessione piuttosto consistente, dato che sono previsti con buona certezza aumenti importanti per quel che riguarda le scorte del Brasile, paese che rappresenta il maggior produttore al mondo. La speculazione sta per fare nuovamente il suo corso e già si parla di traders, analisti e broker disposti a scommettere in questo senso, in particolare sul fatto che il bene in questione venga scambiato presso la piazza di New York con un conseguente declino. Soltanto una piccola percentuale di tali soggetti la pensa invece diversamente, vale a dire investirebbe su un guadagno dello zucchero stesso.

Conto Arancio con tasso fino al 3%

I tassi di interesse sul mercato, dopo la decisione della Bce di alzare il costo del denaro, dall’1% all’1,25%, stanno progressivamente salendo, con la conseguenza che anche i tassi attivi offerti alla clientela dalle banche dovranno via via adeguarsi a questo mutato scenario. I prodotti che per primi sono sensibili a tutto ciò sono i conti di deposito remunerati; tra questi, Ing Direct propone attualmente, per i nuovi clienti, la possibilità di attivare il Conto Arancio con un tasso fino al 3% annuo. Nel dettaglio, la promozione per i nuovi clienti, entro e non oltre il 15 giugno 2011, prevede che al titolare di Conto Arancio, con deposito vincolato per 12 mesi, e per somme fino ad un massimo pari a 50 mila euro, venga offerto il 3% annuo lordo, ovverosia il 2,19% netto. Alla promozione può accedere chi non ha il Conto Arancio già attivo o non lo ha chiuso in precedenza; lo stesso vale per entrambi i titolari, ai fini della promozione, nel caso di richiesta di attivazione del Conto Arancio cointestato.

Conto Deposito CheBanca! con nuovi buoni sconto

Un buono sconto di 100 euro, da spendere in tutti gli hotel Best Western del mondo. E’ questa l’ultimissima promozione, in ordine di tempo, lanciata da CheBanca!, la Banca per tutti del Gruppo Mediobanca, per chi apre il Conto Deposito entro il 31 maggio del 2011 da un’apposita pagina promozionale presente sul sito Internet Chebanca.it; in più, per poter ottenere il buono sconto, entro la data del 30 giugno del 2011 il cliente di CheBanca!, titolare del Conto Deposito regolarmente attivato, dovrà vincolare almeno 500 euro per un periodo pari a 12 mesi. Con le stesse tempistiche di attivazione del Conto Deposito, e di vincolo per 12 mesi di almeno 500 euro, il nuovo cliente di CheBanca! può in alternativa scegliere anche un’altra promo, quella che prevede 100 euro in buoni acquisto da utilizzare su LaFeltrinelli.it per acquistare libri, Dvd, musica ed Ebooks.

Goldman Sachs: i Cds salgono ai massimi dell’ultimo mese

Il costo per proteggere il debito emesso da Goldman Sachs è salito ai massimi livelli dell’ultimo mese: il rialzo è stato favorito, in particolare, dall’annuncio di una indagine in merito alla crisi finanziaria, la quale avrebbe appurato truffe e raggiri nei confronti della clientela. I Credit Default Swap dell’istituto statunitense sono pertanto cresciuti di 4,2 punti base, attestandosi a quota 115,5. A conti fatti, si tratta del record verso l’alto dallo scorso 17 marzo. La stessa banca d’affari newyorkese ha comunque smentito in maniera categoria di aver attuato azioni di questo tipo nei confronti dei propri risparmiatori, rivendicando la propria trasparenza e buona fede. Tra l’altro, anche i Cds degli altri principali istituti a stelle e strisce sono incrementati, come ad esempio quelli relativi a Morgan Stanley (3,6 punti base di aumento) e JPMorgan Chase (2,8 punti).

Credito Valtellinese: prosegue la riorganizzazione societaria

Nell’ambito dei processi di riorganizzazione societaria, già comunicati al mercato, il Gruppo Creval, Credito Valtellinese, ha reso noto in data odierna che i rispettivi CdA hanno approvato il progetto che prevede la fusione per incorporazione del Credito del Lazio e di Banca Cattolica nel Credito Artigiano. L’operazione rientra tra quelle definite nel Piano Industriale 2011-2014 del Gruppo Credito Valtellinese, reso noto al mercato nel febbraio scorso; in queste operazioni, inoltre, rientra anche la fusione per incorporazione di Banca dell’Artigianato e dell’Industria, Credito Piemontese e Bancaperta nella Capogruppo Credito Valtellinese. Allo stesso modo, nel Piano è altresì prevista l’incorporazione, sempre a mezzo fusione, della Cassa di Risparmio di Fano nel Credito Artigiano di Carifano a fronte del conferimento di un ramo di azienda a favore di una banca di nuova costituzione. Ed al fine di accrescere ulteriormente la prossimità alle zone di radicamento, in accordo con un comunicato ufficiale emesso dal Gruppo Creval, il Piano prevede anche la riorganizzazione complessiva della rete commerciale attraverso l’istituzione di Aree Territoriali.

Erg: dividendo 2010, Assemblea approva

Si è riunita in data odierna, giovedì 14 aprile 2011, l’Assemblea degli Azionisti del Gruppo energetico Erg che, tra l’altro, ha approvato sia il Bilancio di Esercizio alla data del 31 dicembre 2010, sia il pagamento agli azionisti della cedola a valere proprio sull’esercizio 2010. L’anno è stato chiuso, in accordo con il progetto di Bilancio approvato dal Consiglio di Amministrazione del Gruppo Erg, con un utile pari a 398 milioni di euro, considerando il Bilancio dell’esercizio 2010, mentre a livello di Bilancio Consolidato di Gruppo l’anno 2010 è stato chiuso, a valori correnti, con un risultato netto negativo per 20 milioni di euro. La cedola, pari a 0,40 euro per azione, è in linea con i dividendi ricorrenti che il Gruppo Erg ha distribuito negli ultimi cinque esercizi annuali di Bilancio; il pagamento è previsto per la data del 26 maggio previo stacco della cedola fissato per il 23 maggio del 2011.

Mubadala Development prepara la cessione di nuovi bond

Il nome di Mubadala Development Company non dirà forse molto ai non addetti ai lavori, ma in realtà si riferisce a una delle più importanti compagnie degli Emirati Arabi: l’emittente in questione è di proprietà del governo di Abu Dhabi e può vantare partecipazioni importanti, come quella in Carlyle Group e in General Electric. Ebbene, proprio questa società ha deciso di vendere 1,5 miliardi di dollari in titoli obbligazionari, in modo da aumentare in maniera adeguata le proprie spese fino a oltre sedici miliardi nel corso di quest’anno. Nel dettaglio, la quotazione andrà a riguarda 750 milioni di dollari di bond a cinque anni, i quali beneficeranno di un rendimento che è 180 punti base al di sopra dei medesimi titoli lanciati dal Tesoro americano; i restanti 750 milioni andranno invece a riguardare la scadenza decennale e uno spread di 210 punti base.

Duemme Sgr punta con decisione sui CoCo Bond

Il 2009, l’anno in cui hanno cominciato a farsi sentire i primi devastanti effetti della crisi economica internazionale, è stato caratterizzato anche dalle prime discussioni in merito ai cosiddetti CoCo Bond: queste obbligazioni (la sigla identifica i Contingent Convertible Bond) rappresentano uno strumento finanziario piuttosto innovativo, ideato appositamente per gli istituti di credito che intendono potenziare il loro capitale, risparmiando gli investitori dai rischi di default. Anche Duemme Sgr, la società di gestione del risparmio che fa parte del gruppo Banca Esperia, ha deciso di focalizzare la propria attenzione su tale prodotto, lanciando un nuovo fondo, Duemme CoCo Credit Fund. Si tratta in pratica di un fondo di tipo speculativo che consentirà di puntare su titoli obbligazionari subordinati e altri titoli ibridi. Tutta la consulenza del caso, invece, verrà messa a disposizione da Algebris Investments.

Mondo Home Entertainment: ritorno all’utile d’esercizio

Si è chiuso con il ritorno all’utile d’esercizio il 2010 per Mondo Home Entertainment, società quotata in borsa a Piazza Affari ed attiva nei settori della distribuzione cinematografica, della vendita di diritti televisivi, e dell’home video. Nel dettaglio, dai risultati consolidati del 2010, esaminati ed approvati dal Consiglio di Amministrazione di Mondo Home Entertainment, è emerso un risultato netto positivo per 1,2 milioni di euro rispetto ai -2,2 milioni dell’esercizio 2010; crescono anno su anno anche i ricavi, a 28,6 milioni di euro, con un incremento del 22%, mentre l’Ebit è schizzato del 210% a 12 milioni di euro. Il progetto di Bilancio 2010 approvato dalla società sarà ora sottoposto all’Assemblea degli Azionisti di Mondo Home Entertainment che è stata convocata dal Consiglio di Amministrazione per il giorno 24 maggio 2011, in prima convocazione e, occorrendo, il giorno dopo, 25 maggio 2011, in seconda convocazione.

Il Sudafrica pensa a dei covered bond per ridurre i costi bancari

La South Africa Reserve Bank, istituto di credito centrale della nazione africana, sta considerando con una certa attenzione la vendita di covered bond: lo strumento in questione, obbligazioni molto sicure e garantite ma non ancora accessibili alla clientela retail, verrà sfruttato soprattutto per ridurre in maniera consistente i costi di indebitamento nei confronti dei prestatori. Dovranno comunque essere approntate delle opportune regole in tal senso e solo in quel caso si potrà assistere alla cessione dei titoli. Tra l’altro, questi bond, i quali vantano un utilizzo pioneristico nella Prussia del diciottesimo secolo, sono in grado di ottenere i più alti rating creditizi, visto che sono garantiti da prestiti del settore pubblico.

Snam Rete Gas: Bilancio 2010, Assemblea lo approva

L’Assemblea degli Azionisti di Snam Rete Gas ha approvato il Bilancio 2010, caratterizzato da un utile di esercizio che nei dodici mesi si è attestato a 901,7 milioni di euro. A darne notizia è stata proprio la società quotata in Borsa a Piazza Affari nel far presente altresì come sia stato approvato il pagamento del dividendo 2010, pari a 0,23 euro per azione, dei quali già 0,09 euro per azione distribuiti lo scorso anno agli azionisti della società a titolo di acconto. Il dividendo a saldo, pari a 0,14 euro per azione, così come proposto dal Consiglio di Amministrazione in sede di approvazione del progetto di bilancio 2010, sarà pagato agli azionisti di Snam Rete Gas il 26 maggio con stacco cedola fissato per il 23 maggio del 2011. Nel corso dell’Assemblea degli Azionisti, in accordo con un comunicato ufficiale emesso dalla società quotata in Borsa a Piazza Affari, sono state tra l’alto approvate delle modifiche al Regolamento delle Assemblee degli Azionisti al fine di adeguarlo alle novità che sono state introdotte con il Decreto Legislativo numero 27 del mese di gennaio del 2010.

Grano: futures in calo a causa delle speculazioni sulla domanda

Il crollo subito dai contratti futures che osservano da vicino le performance del grano non veniva registrato da almeno quattro settimane: la debacle in questione è stata sicuramente agevolata dalla enorme speculazione che regna nella domanda della commodity agricola, visto che si punta soprattutto sul declino dei beni statunitensi alla luce della crisi nucleare che non accenna a placarsi in Giappone. La correlazione tra i due paesi è infatti fondamentale, la nazione nipponica rappresenta il secondo maggior acquirente di frumento americano (secondo i dati del 2010) e gli accresciuti pericoli del terremoto e delle contaminazioni nucleari non possono che essere deleteri in questo senso; sintomatico è stato, in particolare, l’andamento dell’indice Reuters/Jefferies CRB, il quale monitora costantemente le diciannove materie prime principali a livello globale e che è calato nel confronto con i titoli obbligazionari a stelle e strisce.

Come investire i risparmi alla Posta

Come investire i risparmi alla Posta? Ebbene, rispetto al passato le Poste Italiane si sono trasformate da società leader nel settore dei servizi e della distribuzione postale, ad azienda fortemente orientata anche ai servizi di natura bancaria, finanziaria e di investimento. Quando si parla della Posta, infatti, non si parla più solo di raccomandate, di spedizione pacchi e della buca delle lettere, ma di conti correnti, per i privati e le imprese, mutui, finanziamenti, fondi comuni di investimento, assicurazioni, ma anche i cari, vecchi e sempreverdi libretti di risparmio ed i buoni fruttiferi. Sia i libretti di risparmio, sia i buoni fruttiferi, rappresentano la forma più “antica” ma anche più sicura per mettere i risparmi. Entrambi i prodotti sono infatti distribuiti in esclusiva proprio dal Gruppo Poste Italiane, sono emessi dalla Cassa Depositi e Prestiti, e sono garantiti dallo Stato Italiano.