Digital Multimedia Technologies: perdita esercizio 2010 riportata a nuovo

La perdita d’esercizio 2010 di DMT S.p.A., società quotata in Borsa a Piazza Affari, pari a 8,2 milioni di euro, sarà riportata a nuovo. Questo è quanto, tra l’altro, ha deliberato l’Assemblea degli Azionisti di DMT che si è riunita nella giornata di ieri, venerdì 6 maggio 2011, sotto la presidenza di Alessandro Falciai. L’Assemblea, oltre ad approvare il Bilancio 2010, ha anche nominato i nuovi componenti del Collegio Sindacale e del Consiglio di Amministrazione, per entrambi in carica per i prossimi tre anni, ovverosia a valere sull’approvazione dei Bilanci 2011, 2012 e 2013 di DMT – Digital Multimedia Technologies S.p.A.. Intanto l’esercizio 2010 di DMT è stato archiviato con un fatturato dalla gestione caratteristica in crescita anno su anno del 6,1% a 58,8 milioni di euro a fronte di un business che, in accordo con quanto reso noto dalla società quotata in Borsa a Piazza Affari con un comunicato ufficiale, è stato influenzato, anche se solo parzialmente, dalla cessione dell’attività Technology, nel primo quarto dello scorso anno, e da un importante processo di razionalizzazione e ristrutturazione che comunque è da ritenersi quasi del tutto completato.

Gavea avvia un fondo azionario da due miliardi di dollari

Gavea Investimentos, la compagnia finanziaria fondata dall’ex governatore della banca centrale brasiliana Arminio Fraga, sta approntando gli ultimi dettagli di un interessante fondo azionario: la società, la quale fa parte della vasta famiglia di JPMorgan Chase, ha fissato in due miliardi di dollari l’ammontare complessivo di questo strumento, denaro che servirà per acquisire titoli azionari di alcune aziende del Brasile. Le gestioni attuali di Gavea sono già ben predisposte, in questa occasione, invece, i beni di consumo sono stati individuati come il settore più opportuno su cui investire, visto che presenta ottime occasioni di profitto. Tra l’altro, come ha spiegato la stessa Gavea, la storia del consumo in Brasile è ben sviluppata grazie alla crescita del reddito, un trend che è destinato a continuare anche in futuro.

Credito Valtellinese: le polizze per accantonare i risparmi

I piani di risparmio più interessanti possono essere rinvenuti tra le banche popolari del nostro paese: un esempio su tutti è quello del Credito Valtellinese, il gruppo bancario di Sondrio, il quale propone in tal senso due specifiche polizze vita, vale a dire ProgettoRisparmio e GlobalRisparmioProtetto. Cerchiamo di approfondirne le caratteristiche peculiari. Anzitutto, c’è da dire che questi due piani consentono di accantonare i risparmi per affrontare un gran numero di esigenze. L’accantonamento in questione parte da 75 euro al mese (900 euro ogni anno): inoltre, i rendimenti della gestione tendono a consolidarsi con cadenza annuale. Poi, bisogna rimarcare altri due pregi, vale a dire la flessibilità, visto che si può modificare l’importo o la frequenza dei versamenti, e la trasparenza (il monitoraggio dei risparmi può avvenire tranquillamente online, sul sito del Credito Valtellinese stesso).

Eni: Assemblea approva Bilancio 2010 e dividendo

Via libera, da parte dell’Assemblea degli Azionisti, al Bilancio 2010 di Eni, chiusosi in particolare con un utile pari a ben 6.179.319.559,03 euro, ed al pagamento del dividendo a valere sull’esercizio annuale. A darne notizia è stata proprio la società del cane a sei zampe nel precisare come, inoltre, l’Assemblea degli Azionisti abbia provveduto a nominare i componenti del Consiglio di Amministrazione e quelli del Collegio Sindacale. Il dividendo 2010 è pari ad 1 euro per azione, di cui già 0,50 euro per azione pagati agli azionisti a titoli di acconto nello scorso mese di settembre. Nel consegue che, a saldo, gli azionisti di Eni intascheranno un dividendo pari a 0,50 euro con messa in pagamento il 26 maggio e data stacco fissata per la giornata di lunedì 23 maggio 2011, a partire dalla quale, quindi, le azioni Eni quoteranno ex cedola.

Recordati aggiorna il Piano Industriale

Ricavi a 750 milioni di euro nel 2011 che poi saliranno a 810 nel 2012, ed a 875 milioni di euro nel 2013. Sono questi alcuni dei target di Recordati, società quotata in Borsa a Piazza Affari, ed attiva nel settore farmaceutico, relativi al Piano Industriale 2011-2013 aggiornato. In concomitanza con il rilascio dei dati Q1 2011, la società ha fatto presente come il Gruppo resterà focalizzato sul mercato farmaceutico del Vecchio Continente, da quello occidentale ai mercati emergenti dell’Europa del Centro e dell’Est. Il tutto attraverso l’entrata in nuovi mercati e la commercializzazione di nuovi farmaci con il lancio di nuovi prodotti e l’acquisizione di licenze. Per il triennio 2011-2013, il Gruppo Recordati punta a conseguire un utile netto di 110 milioni di euro per il corrente anno, 120 milioni nel 2012 e, a fine Piano, 132 milioni di euro nell’anno 2013.

Vietnam: ottime performance per i bond denominati in dollari

Il continente asiatico è stato caratterizzato dall’interessante andamento dei titoli obbligazionari vietnamiti denominati in dollari: le performance in questione, infatti, sono state le migliori in assoluto, grazie soprattutto agli sforzi profusi dal primo ministro Nguyen Tan Dung in relazione al taglio dell’inflazione. I bond hanno garantito un ritorno economico pari al 5,1% quest’anno, superando di gran lunga il rendimento della Corea del Sud (3%) e quello della Thailandia (2,8%). Tra l’altro, tali ricavi sono quantomeno sorprendenti, visto che soltanto un anno fa gli stessi strumenti finanziari erano riusciti a far registrare perdite consistenti (superiori agli otto punti percentuali), configurando uno dei peggiori prodotti a livello economico.

Commodities: il panico coinvolge i Bric e i fondi comuni

Goldman Sachs e Franklin Resources Incorporated sono due delle principali società a livello globale che gestiscono fondi focalizzati sui mercati emergenti: ebbene, sono proprio questi specifici prodotti a far registrare degli andamenti piuttosto altalenanti, influenzati come sono dalle massicce vendite di commodities realizzate nell’ultima settimana. L’allarme è stato lanciato in relazione al Bric Fund di Goldman Sachs (831 milioni di dollari di giro d’affari) e al medesimo fondo di Templeton (825 milioni di dollari), i quali puntano sul gruppo di economie emergenti più sviluppato, quello dei Bric (Brasile, Russia, India e Cina). Gli ultimi dati parlano in entrambi i casi di una perdita molto vicina al 6%, tanto che i due colossi americani sono stati tra i peggiori performer per quel che riguarda i fondi azionari diversificati.

TerniEnergia: ricavi ed utile netto Q1 2011 in volata

Si è chiuso all’insegna della forte crescita il primo trimestre del 2011 di TerniEnergia, società quotata in Borsa a Piazza Affari ed operante nel settore delle fonti rinnovabili. Il Consiglio di Amministrazione, si è riunito nella giornata di oggi, giovedì 5 maggio 2011, per esaminare ed approvare i dati Q1 2011, caratterizzati in particolare da una crescita dei ricavi del 73% a 30,6 milioni di euro rispetto al periodo gennaio-marzo 2010; l’Ebitda nel periodo è balzato del 30% a 3,4 milioni di euro, mentre l’utile netto è cresciuto del 33% a 2,2 milioni di euro. Secondo quanto dichiarato dal Presidente ed Amministratore Delegato di TerniEnergia, Stefano Neri, i risultati positivi conseguiti nel primo trimestre 2011 dalla società devono essere letti in maniera molto positiva, e sono in linea con le stime importanti formulate da TerniEnergia in sede di presentazione del proprio Piano Industriale. Il tutto nonostante in materia di incentivi per il fotovoltaico il settore negli ultimi mesi abbia operato in un quadro ed in una situazione di incertezza.

Ing Direct: Fondo Azionario Top Italia Arancio

Un fondo di investimento azionario “nazionale”, in quanto investe nelle maggiori società quotate in Borsa a Piazza Affari, ovverosia quelle del FTSE MIB, già S&P MIB 40. Trattasi, nello specifico, di “Top Italia Arancio“, il fondo azionario di Ing Direct che fornisce un’ampia diversificazione a livello settoriale in quanto replica l’andamento delle quaranta azioni che compongono il paniere di titoli delle società quotate sul FTSE MIB. Nel dettaglio, in accordo con quanto si legge sul sito Internet di Ing Direct, Top Italia Arancio individua un comparto di Ing Direct Sicav, presenta una gestione passiva, ed è consigliabile per quegli investitori che, con un adeguato profilo di rischio, hanno un orizzonte temporale di investimento pari a cinque anni. La performance di Top Italia Arancio è chiara e trasparente in quando fortemente correlata all’andamento FTSE MIB proprio per il fatto che la gestione è di tipo passivo.

EuroMot: pronte due emissioni in lira turca e real brasiliano

Il gruppo bancario tedesco Kreditanstalt für Wiederaufbau (KfW) e la Banca Europea per la Ricostruzione e lo Sviluppo sono ancora una volta i protagonisti della nuova emissione obbligazionaria dell’EuroMot: più precisamente, i due bond in questione sono focalizzati su due valute di cui non si parla molto spesso, vale a dire la lira turca e il real brasiliano. Cerchiamo di comprendere meglio i dettagli dell’offerta. Il prodotto relativo a KfW prevede anzitutto un rendimento dell’8% e una scadenza fissata ad aprile del 2014 (il codice Isin di riferimento è XS0612210772), mentre lo strumento collegato alla Bers avrà una maturazione simile e un ritorno economico leggermente superiore (9%): in questo secondo caso, tra l’altro, l’Isin che interessa all’investitore è XS0618983950.

Inverse floater: vale la pena assumersi tutti questi rischi?

Gli inverse floater sono strumenti degni dei migliori thriller finanziari a causa delle loro caratteristiche peculiari. Si tratta, infatti, di titoli obbligazionari che beneficiano di scadenze molto lunghe e di una cedola variabile: queste variazioni sono appunto inversamente proporzionali all’andamento del tasso di riferimento, ecco perché hanno un nome così particolare. In un primo momento, poi, questi prodotti risultano molto appetibili per i loro ritorni economici, di gran lunga superiori al resto delle offerte, ma nelle fasi successive si può riuscire ad approfittare anche delle fasi di ribasso, in particolare quelle in cui le società emittenti sono costrette ad adottare tassi vicini allo zero. La tipica struttura di un inverse floater è caratterizzata dai cosiddetti “cap rate”, vale a dire il rapporto tra il reddito operativo netto prodotto da un determinato asset e il costo del capitale.

Azioni Saipem: dividendo 2010 ai titoli ordinari e risparmio

Si è riunita in data odierna, mercoledì 4 maggio 2011, l’Assemblea degli Azionisti di Saipem, in sede ordinaria e straordinaria, nel corso della quale, tra l’altro, è stato approvato sia il Bilancio 2010, sia la distribuzione delle cedole a valere sull’esercizio annuale. Nel dettaglio, l’Assemblea ha deliberato per distribuire il dividendo sia alle azioni Saipem ordinarie, sia per i titoli a risparmio; la cedola per le azioni ordinarie è pari a 0,63 euro, in rialzo rispetto ai 0,55 euro pagati agli azionisti a valere sul 2009, mentre la cedola sulle azioni Saipem a risparmio è pari a 0,66 euro. La messa in pagamento dei dividendi è fissata per il 26 maggio a fronte dello stacco cedola in data lunedì 23 maggio del 2011. Intanto nella stessa riunione, a valere sugli esercizi dall’anno 2011 all’anno 2013, l’Assemblea degli Azionisti ha nominato i componenti del nuovo Consiglio di Amministrazione in base alle liste presentate da Eni, l’azionista di maggioranza, e da un gruppo di investitori istituzionali.

Commodities: volano i futures su zucchero e caffè

La qualità arabica del caffè è salita fino ai suoi massimi livelli di prezzi degli ultimi quattordici anni: il grande exploit della commodity alimentare è stato sicuramente favorito dalle condizioni climatiche avverse che stanno minacciando i raccolti della Colombia, maggior produttore al mondo subito dopo il Brasile. Al contempo, lo zucchero è stato protagonista di un buon guadagno, mentre il cacao è declinato. Il ministero colombiano dell’agricoltura ha annunciato pubblicamente i possibili danni che potrebbero essere arrecati alle coltivazioni nei prossimi mesi: tra l’altro, le piantagioni sono state rovinate in maniera evidente dalla pioggia insistente, nonostante gli esperti abbiano candidamente ammesso che il peggio deve ancora arrivare.

Pirelli &C.: indicatori economici Q1 2011 in miglioramento

Migliorano i principali indicatori economici di Pirelli &C. Il Consiglio di Amministrazione della società, riunitosi in data odierna, mercoledì 4 maggio 2011, ha infatti esaminato ed approvato i dati Q1 2011, caratterizzati innanzitutto da un balzo dei ricavi anno su anno del 23,4% a 1.400,9 milioni di euro a fronte di un Ebit in crescita a due cifre (+10,2%), ed un risultato netto consolidato che è più che raddoppiato passando dai 38,9 milioni di euro del Q1 2010 agli 81,4 milioni di euro al 31 marzo del 2011. Al termine del trimestre la posizione finanziaria netta di Pirelli &C. è negativa per 712,8 milioni di euro, rispetto ai 678,4 milioni di euro al 31 marzo del 2010, ma a fronte di investimenti che nel trimestre sono quasi raddoppiati a 96,9 milioni di euro rispetto ai 50,2 milioni di euro del Q1 2010. Considerando solo Pirelli Tyre, il trimestre è stato chiuso con un volume d’affari cresciuto del 24,7% a 1.384,5 milioni di euro.