Pirelli &C.: indicatori economici Q1 2011 in miglioramento

Migliorano i principali indicatori economici di Pirelli &C. Il Consiglio di Amministrazione della società, riunitosi in data odierna, mercoledì 4 maggio 2011, ha infatti esaminato ed approvato i dati Q1 2011, caratterizzati innanzitutto da un balzo dei ricavi anno su anno del 23,4% a 1.400,9 milioni di euro a fronte di un Ebit in crescita a due cifre (+10,2%), ed un risultato netto consolidato che è più che raddoppiato passando dai 38,9 milioni di euro del Q1 2010 agli 81,4 milioni di euro al 31 marzo del 2011. Al termine del trimestre la posizione finanziaria netta di Pirelli &C. è negativa per 712,8 milioni di euro, rispetto ai 678,4 milioni di euro al 31 marzo del 2010, ma a fronte di investimenti che nel trimestre sono quasi raddoppiati a 96,9 milioni di euro rispetto ai 50,2 milioni di euro del Q1 2010. Considerando solo Pirelli Tyre, il trimestre è stato chiuso con un volume d’affari cresciuto del 24,7% a 1.384,5 milioni di euro.

Per quel che riguarda l’evoluzione prevedibile della gestione, Pirelli &C. ha annunciato una revisione al rialzo dei target di fatturato 2011, portandoli ad un livello sopra i 5,8 miliardi di euro rispetto al target di 5,55 miliardi di euro stimato in precedenza. Questa revisione al rialzo degli obiettivi, in accordo con un comunicato ufficiale emesso in data odierna da Pirelli &C., tiene conto anche degli aumenti di prezzo degli pneumatici finalizzati al bilanciamento del rincaro delle materie prime che è risultato essere superiore ai target indicati nel Piano Industriale societario.

Ed in merito al Piano Industriale ricordiamo come la società quotata in Borsa a Piazza Affari punti dal 2011 al 2015 ad investimenti per quasi due miliardi di euro a fronte di una focalizzazione della propria produzione sul cosiddetto segmento premium, ovverosia quello che garantisce sia tassi di crescita superiori alla media di mercato, sia margini di profitto più elevati a fronte di un allargamento della propria produzione anche verso prodotti “green” e, quindi, con un grado elevato di sostenibilità.

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