Commodities: il panico coinvolge i Bric e i fondi comuni

Goldman Sachs e Franklin Resources Incorporated sono due delle principali società a livello globale che gestiscono fondi focalizzati sui mercati emergenti: ebbene, sono proprio questi specifici prodotti a far registrare degli andamenti piuttosto altalenanti, influenzati come sono dalle massicce vendite di commodities realizzate nell’ultima settimana. L’allarme è stato lanciato in relazione al Bric Fund di Goldman Sachs (831 milioni di dollari di giro d’affari) e al medesimo fondo di Templeton (825 milioni di dollari), i quali puntano sul gruppo di economie emergenti più sviluppato, quello dei Bric (Brasile, Russia, India e Cina). Gli ultimi dati parlano in entrambi i casi di una perdita molto vicina al 6%, tanto che i due colossi americani sono stati tra i peggiori performer per quel che riguarda i fondi azionari diversificati.


Parlare genericamente di commodites non aiuta, dunque bisogna essere più chiari: il panico è aumentato in relazione alle vendite di argento, petrolio, gas e caffè, ma non si tratta di una vera e propria crisi finanziaria come quella del 2008, ma di una classica liquidazione commerciale. I declini più impressionanti sono stati quelli del petrolio (-8,6%), la perdita più forte degli ultimi due anni, e quelli dell’argento (altri otto punti percentuali in meno). Intanto, l’indice Dow Jones Bric 50 ha ceduto il 5,1% dallo scorso 28 aprile. Quali rischi si corrono in questo caso?

I leader dei quattro paesi menzionati in precedenza, a cui bisogna aggiungere anche il Sudafrica (spesso si parla di Brics), hanno annunciato giusto un mese fa che l’eccessiva volatilità dei prezzi delle commodities pongono delle difficoltà non indifferenti per la ripresa economica internazionale. Il panico, inoltre, ha coinvolto persino quegli Exchange Traded Fund che osservano da vicino le performance di tale segmento: un esempio su tutti è quello del ProShares Ultra Silver, capace di perdere più della metà del proprio valore in una sola settimana, quella ancora in corso.

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