Malesia leader dei sukuk: pronti bond globali e miliardari

Se dovessimo citare una nazione simbolo per quel che riguarda l’emissione di sukuk non ci sarebbero dubbi: la Malesia è il paese leader in tal senso e una conferma è giunta proprio in questi giorni, visto che il governo di Kuala Lumpur sta pianificando nel dettaglio la vendita di più di un miliardo di dollari in bond islamici globali, tanto che il mese appena iniziato è stato scelto per la presentazione dell’offerta agli investitori. Le indiscrezioni parlano già di una serie importante di meeting verso la fine di giugno. Tra gli elementi finanziari che per il momento si conoscono, c’è sicuramente quello della gestione dei prodotti: in effetti, Maybank, il maggiore istituto della nazione asiatica, Citigroup, Hsbc e Cimb Bank saranno tra i protagonisti di questa quotazione, anche se la cessione vera e propria non è ancora stata annunciata in via ufficiale.

Avanzano i futures sullo zucchero grazie ai raccolti brasiliani

Lo zucchero, più precisamente i contratti futures collegati ad esso, è cresciuto fino al livello più alto delle ultime sette settimane: il dato si riferisce a New York, piazza in cui è stata registrata una forte speculazione per quel che concerne i raccolti del Brasile, maggior produttore al mondo. Intanto, anche i prezzi del caffè sono schizzati verso l’alto. Le aspettative degli investitori sono concordi su un possibile calo dei raccolti in terra sudamericana, tanto che le principali stime degli analisti dovrebbero essere disattese: tra l’altro, Unica, l’associazione industriale del paese, ha fatto sapere di recente che la produzione verdeoro subirà un calo di ben diciassette punti percentuali, un dato non certo incoraggiante.

Gruppo Save: joint venture Airest-McArthurGlen Travel operativa

E’ ufficialmente operativo l’accordo di joint venture tra McArthurGlen Travel Retail LLC, e Airest Srl , società controllata dal Gruppo Save S.p.A.. A darne notizia è stata proprio la società quotata in Borsa a Piazza Affari dopo che, in esecuzione del contratto di joint venture, la controllata del Gruppo Save Airest Srl ha provveduto a sottoscrivere un aumento di capitale, per una quota pari al 75% del capitale sociale, nella Airest Collezioni Sarl, una società lussemburghese; una quota di questo aumento di capitale, pari al 5%, è stato a sua volta sottoscritto attraverso una controllata di Airest Srl, la Airline Terminal & Business Catering Holding GmbH. Il contratto di joint venture sottoscritto, ha precisato il Gruppo Save S.p.A. con un comunicato ufficiale, riguarda le attività nel settore dell’airport retail services così come tra l’altro già reso noto alla comunità finanziaria il 21 marzo scorso.

Fiat: Tesoro Usa esce da Chrysler

Il Dipartimento del Tesoro Usa esce ufficialmente da Chrysler dopo aver iniettato fondi pubblici per il suo rilancio. Un rilancio targato Fiat dopo che, nel periodo più buio per la crisi finanziaria ed economica, e per la Chrysler stessa, l’Amministrazione Obama ha visto proprio nella casa automobilistica torinese quel partner giusto per rilanciare la produzione di automobili a stelle e strisce. L’uscita del Dipartimento del Tesoro statunitense, in particolare, avviene con la stipula dell’accordo con Fiat in merito alla cosiddetta call option che rafforza la posizione della società quotata in Borsa a Piazza Affari, e che accelera quelli che sono i progetti di integrazione tra i due gruppi. Non a caso al riguardo l’Ad di Fiat e di Chrysler, Sergio Marchionne, ha sottolineato come l’obiettivo ora sia quello di andare a creare un costruttore globale in grado di garantire competitività ed efficienza, ma anche un futuro più sicuro per tutte le persone coinvolte.

Turchia: l’inflazione fa crescere i rendimenti dei bond

Il declino dei titoli obbligazionari turchi non poteva che essere accompagnato da un conseguente aumento dei rendimenti: questi ultimi, infatti, sono risultati i più alti degli ultimi due mesi, un evento provocato dall’inflazione, la quale ha subito una brusca accelerazione proprio nel corso di quest’ultima settimana. Volendo essere più precisi ed entrando maggiormente nel dettaglio statistico, bisogna sottolineare come il ritorno economico relativo al debito a due anni sia aumentato di ventisette punti base, attestandosi al 9,02%, l’incremento più consistente dallo scorso 23 marzo, per ottenere poi uno scambio finale pari all’8,96% nelle ultime contrattazioni della Borsa di Istanbul. Intanto, la lira turca si è ulteriormente indebolita nei confronti del dollaro, proprio a causa di questo livello eccessivo dei prezzi al consumo. In effetti, l’inflazione del paese è ormai giunta a un preoccupante 7,2%, addirittura tre punti percentuali in più rispetto a quanto rilevato nel corso del mese precedente, a conferma che c’è qualcosa che non va nell’economia interna.

Spagna, quattro miliardi di euro dalla cessione obbligazionaria

È la Spagna la nazione europea che vanta la vendita di obbligazioni più consistente dell’ultimo periodo: il governo di Madrid ha infatti optato per la cessione di ben quattro miliardi di euro di bond, riuscendo così a venire incontro al target massimo fissato dal proprio Tesoro per le operazioni finanziarie di questo tipo. Le finanze iberiche hanno lanciato un annuncio ben preciso, ricordando che le emissioni hanno riguardato titoli obbligazionari con scadenza a tre anni e per un importo complessivo pari a 2,75 miliardi di euro (il rendimento medio in questo caso è di poco superiore ai quattro punti percentuali); tra l’altro, il ritorno economico in questione è superiore a quel 3,56% che fu invece fissato quasi due mesi fa in occasione dell’ultima asta. I restanti 1,2 miliardi di euro si riferiscono a un debito in scadenza nel 2015 e che vanta un rendimento medio pari al 4,23%, quindi piuttosto in linea con quello precedente.

EuroMot: Ue e KfW pronte ad emettere due nuovi titoli

Unione Europea e Kreditanstalt für Wiederaufbau (meglio nota con l’acronimo KfW): ancora una volta sono questi i due emittenti protagonisti dell’EuroMot di Borsa Italiana, per una doppia negoziazione finanziaria che verrà avviata il prossimo 6 giugno. Nel dettaglio si tratta di European Union EUR 3.50 per cent Notes due 4 June 2021 (il codice Isin di riferimento è EU000A1GRVV3) e di KfW USD 2.00% Global Notes due 2016 (codice US500769EM26). Queste denominazioni fanno già intendere qualcosa in merito ai titoli obbligazionari in questione, ma cerchiamo di capirne di più. Anzitutto, bisogna ricordare che i sistemi di regolamento dei bond saranno i consueti Euroclear e Clearstream Banking Lussemburgo.

Bialetti: Piano Industriale 2011-2015

Via libera al Piano Industriale 2011-2015 del Gruppo Bialetti Industrie S.p.A., una società quotata in Borsa a Piazza Affari. Ad approvare il piano è stato il Consiglio di Amministrazione riunitosi martedì scorso, 31 maggio 2011, per esaminare ed approvare anche i dati al 31 dicembre del 2010, caratterizzati in particolare da un fatturato consolidato in contrazione del 5%, anno su anno, a 184,5 milioni di euro a fronte di una perdita netta di gruppo che è raddoppiata passando dai 9,9 milioni di euro del 2009 ai 18,7 milioni di euro al 31 dicembre del 2010. Per quel che riguarda i dati economici 2010, in accordo con un comunicato ufficiale emesso dal Gruppo Bialetti Industrie S.p.A., questi sono stati influenzati, per un importo pari a 9,6 milioni di euro, da componenti negative non ricorrenti e di carattere straordinario. In merito la società ricorda come sia stato avviato un processo di ristrutturazione industriale che ha portato, tra l’altro, alla chiusura dello stabilimento di Omegna, ed alla riconversione dello stabilimento di Coccaglio, in Provincia di Brescia.

Emirates Airline conferma l’emissione di un bond miliardario

La conferma è giunta direttamente dalla stessa compagnia: l’emissione del bond da un miliardo di dollari e a marchio Emirates Airlines è stata chiusa con successo proprio nel corso della giornata di ieri. La compagnia aerea degli Emirati Arabi Uniti aveva inizialmente proposto una quotazione inferiore, circa cinquecento milioni di dollari, ma poi si è puntato su questo nuovo importo. Tra le altre caratteristiche peculiari del titolo obbligazionario, bisogna assolutamente ricordare la scadenza, fissata in un arco temporale di cinque anni, e il collocamento presso la Borsa britannica, il London Stock Exchange. Tutti i ricavi che verranno conseguiti in questo caso saranno poi utilizzati per scopi finanziari e societari, così come emerge dall’annuncio del vettore di Dubai: l’amministratore delegato del gruppo, Sheikh Ahmed bin Saeed Al Maktoum, è stato altrettanto chiaro, ricordando che questo lancio obbligazionario da parte di Emirates ha ricevuto una risposta più che positiva dagli investitori internazionali, a conferma della fiducia che è stata riposta, oltre che della forza economica che viene riconosciuta.

UBI Banca: aumento di capitale, via libera Consob

La Commissione Nazionale per le Società e la Borsa (Consob), nella giornata di ieri, mercoledì 1 giugno 2011, ha autorizzato la pubblicazione del Prospetto Informativo riguardante l’aumento di capitale di UBI Banca. A darne notizia è stato proprio il Gruppo bancario quotato in Borsa a Piazza Affari nel precisare come l’aumento di capitale sarà realizzato attraverso un’offerta in opzione non solo agli azionisti, ma anche ai possessori delle obbligazioni convertibili “UBI 2009/2013 convertibile con facoltà di rimborso in azioni”. In merito all’operazione, nel corso delle sedute consiliari tenutesi ieri, UBI Banca ha stabilito il presso unitario dei titoli di nuova emissione in 3,808 euro. L’operazione prevede l’emissione di massime numero 262.580.944 azioni ordinarie UBI Banca di nuova emissione a fronte di un controvalore massimo, comprensivo del sovrapprezzo, pari a quasi 1 miliardo di euro, per la precisione 999.908.234,75 euro.

Unicredit Fondi a cedola

Sono fondi comuni di diritto lussemburghese che permettono al sottoscrittore di investire in un portafoglio di obbligazioni societarie particolarmente diversificato; il tutto a fronte della distribuzione, ogni anno, di una cedola avente un importo fisso. Si presentano così i “Fondi a cedola” proposti dal Gruppo bancario europeo Unicredit, che presentano sia un orizzonte temporale predefinito, sia nessun vincolo di mantenimento. Secondo quanto si legge sul sito Internet del Gruppo Unicredit, investendo nei Fondi a Cedola, previa lettura del prospetto informativo, c’è tra l’altro la possibilità di poter andare ad accedere, acquistando le quote, ad emissioni obbligazionarie che sono riservate ai soli investitori istituzionali. Inoltre, come accennato, non c’è alcun vincolo di mantenimento in quanto i rimborsi sono sempre possibili prima della scadenza.

Buoni Fruttiferi giugno 2011: le sei nuove serie

Sono sei anche per il corrente mese di giugno 2011 le nuove serie di Buoni Fruttiferi. A darne notizia con un comunicato ufficiale è stato l’emittente, la Cassa Depositi e Prestiti che, in particolare, ha fatto presente come le serie di maggio 2011, “P44”, “X12”, “M59”, “J12”, “D17” e la serie “B79”, non siano più sottoscrivibili; le nuove serie, sottoscrivibili come al solito presso gli Uffici di Poste Italiane, sono per il mese corrente la  “P45”, “X13”, “M60”, “J13”, “D18” e la serie “B80”. Tutti i Buoni Fruttiferi, lo ricordiamo, offrono la garanzia massima, ovverosia quella dello Stato italiano, a fronte della garanzia di restituzione del capitale investito; inoltre i Buoni Fruttiferi possono essere sottoscritti anche via Internet con Poste Italiane per chi ha accesso ad Internet attraverso il conto BancoPosta.

Certificates: con Rbs si investe su Mongolia e metalli rari

È diverso tempo ormai che gli investitori internazionali si stanno concentrando con sempre maggiore convinzione sulla Repubblica di Mongolia. La scelta non è casuale: lo stato asiatico sta infatti crescendo in maniera impressionante sia dal punto di vista politico che da quello economico, ragione per la quale si può fare affidamento sulle risorse interne del paese. Ed è stato proprio questo obiettivo a spingere Royal Bank of Scotland a lanciare degli appositi Benchmark Certificates focalizzati sul territorio in cui Gengis Khan cominciò il proprio dominio. In particolare, uno dei certificati più interessanti è quello collegato all’indice Rbs Mongolia Opportunity, il quale replica fedelmente i nove titoli azionari delle principali aziende mongole, soprattutto quelle attive nell’estrazione del rame e dell’oro. Ma l’emittente scozzese non si è limitata esclusivamente alla nazione, ma anche ai metalli e alle terre rare.

Nomura, il prestito collaterale verrà gestito da Invesco

Cosa può nascere dalla collaborazione tra una delle maggiori società attive nella gestione indipendente degli investimenti e la prima holding del Giappone? Il riferimento va a Invesco e Nomura Holdings, le quali sono le protagoniste di una offerta finanziaria di sicuro interesse; in effetti, la compagnia di Tokyo ha deciso di ricavare fino a cinquecento milioni di dollari da un proprio fondo, il quale sarà appunto gestito interamente dal colosso di Atlanta. L’indiscrezione manca di alcuni dettagli fondamentali, comunque si è venuti a conoscenza del fatto che si tratterà di un obbligazione collaterale, un prestito che andrà a includere una tranche da ben 330 milioni di dollari e che è già stata valutata in maniera lusinghiera da Standard & Poor’s, visto che il rating è stato pari ad AAA (il più alto in assoluto). Le trattative in questione rimangono comunque riservate ed è per questo che i due vertici aziendali hanno deciso di non commentare ancora le notizie.