Euro poco mosso fa comodo alla BCE

L’euro poco mosso di questi giorni fa comodo alla BCE: se si osservasse con attenzione quella che è l’attuale politica della banca centrale europea ci si renderebbe conto che l’attuale andamento della moneta unica viene a favore delle politiche economiche attualmente in atto.

Milano, apertura positiva. Sotto osservazione i titoli bancari

unicreditOre 10:50. A Milano apre bene Piazza Affari, dove sono particolarmente osservati i titoli bancari, che potrebbero subire uno scossone con le voci di fusione tra Unicredit e Commerzbank. un’operazione che andrebbe a coinvolgere anche gli altri titoli, con consolidamento per e principali banche italiane.

A parlare ancora delle voci di un’alleanza italo-tedesca è il Sole 24 ore, che conferma le voci su questa operazione che potrebbe prendere il via nei prossimi mesi.

Il mercato azionario

Il titolo di Unicredit però apre male la settimana, andando subito giù. Ora segna il -0,98%, mentre Commerzbank capitola con un -2,21% registrato ora.

Gli altri titoli bancari soffrono, ma le prospettive per il futuro prossimo potrebbero regalare profitti. In particolare potrebbero consolidarsi Ubi, Banco Bpm, Bper e Mps.

Ma ora Banco Bpm perde l’1,20%, in una mattinata che ha visto subito un’apertura in forte ribasso. Ubi Banca va subito giù e poi recupera fino al -0,44%. Bper invece riesce a recuperare fino ad appena sotto la parità mentre Mps recupera ma resta sul -0,16%.

Tra gli altri bancari, Intesa Sanpaolo perde lo 0,13%, mentre Mediobanca crolla a -0,98%. Sale invece il titolo di Banca Mediolanum, che registra il +0,31%.

Tra gli altri titoli, apre bene Saipem, con il + 2%, ma il titolo poi non riesce a tenere e scivola a -0,40%, complici le prese di profitto, dopo l’annuncio sulla firma di due nuovi contratti in Norvegia e Medioriente che valgono 200 milioni di dollari.

Investire nel tabacco. Le aziende che potrebbero salire in borsa

tabaccoIl settore del tabacco è molto delicato, soprattutto per motivi etici, ed è stato abbandonato da molti investitori, anche perché i “clienti”, ovvero i fumatori, sono in diminuzione. Ma il settore è ancora redditizio e ci sono opportunità di crescita grazie ai nuovi progetti, in particolare nelle sigarette elettroniche e nella cannabis legale. Non ha caso l’ARCA Tobacco Index registra solo nel 2019 un +40,8%, molto più di altri indici.

I titoli su cui puntare

Ci sono tre titoli, in particolare, del settore che andrebbero tenuti d’occhio, perché continuano a salire. Pyxus, Turning Point Brands e Altria Group.
Pyxus è specializzata nel tabacco usato dai grandi gruppi classici, a cui vende il tabacco grezzo. Ma sta allargando il suo business alla cannabis negli Stati Uniti e in Canada, dove è azionista della Canada’s Island Garden e della Goldleaf Pharm, rispettivamente con il 75% e l’80% del capitale. Negli USA è entrata nel capitale azionario di Criticality (40%) per la lavorazione della canapa industriale. Il suo titolo è cresciuto del 110% da gennaio.

Turning Point Brands lavora nella produzione del tabacco e delle sigarette elettroniche, con tabacco da masticare, prodotti da fumo, cartine per sigarette, e vaporizzatori. Ha aumentato le sue vendite del 28%, grazie ad un +86% del settore vaporizzatori. Il titolo di Turning Point ha guadagnato il 69% da gennaio.

Altria Group produce e vende tabacco, sigarette e altri prodotti da fumo, ed concessionario dei diritti della Marlboro negli Stati Uniti. Sta investendo sulle sigarette elettroniche, sulla cannabis e sull’alcol. Ha investito 1,8 miliardi di dollari sulla canadese Cronos Group che si occupa di coltivazione della marijuana. Il titolo di Altria è salito del 14,7% da gennaio.

Unicredit ci prova ancora con Commerzbank

Unicredit starebbe preparando un’offerta su Commerzbank, la seconda banca tedesca in ordine di grandezza. A darne notizia ci ha pensato il Financial Times. Parliamo di un istituto che presenta in bilancio un attivo di 462 miliardi e 50 mila dipendenti. Ma che fine farebbe la fusione della stessa con Deutsche Bank?

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Juncker preoccupato per crescita Italia: Conte rassicura

Preoccupazione e rassicurazioni: è così che può essere riassunto l’incontro avvenuto a Palazzo Chigi tra Jean Claude Juncker ed il premier Giuseppe Conte. E se il primo ha espresso timori, il secondo ha prontamente risposto che il Governo è attivo nella gestione delle criticità.

Poche emozioni sui mercati oggi. Si attendono sviluppi

FCA, salgono vendite EuropaLa mattinata delle borse europee appare piatta, in un contesto in cui l’attesa sembra essere la soluzione scelta da tutti gli investitori. I dati parlano di rallentamento economico, ma i politici continuano a mostrare fiducia, così come le banche centrali, che pur confermando il rallentamento, confidano nella scelta di politiche monetarie accomodanti per rilanciare l’economia.
La novità della settimana è stata l’inversione di tendenza dei rendimenti Usa, che prelude generalmente ad una recessione. A confortare i mercati c’è però la ripresa dei negoziati USA-Cina.

I mercati

Alle 13:35 i mercati sono contrastati. l’apertura era stata piatta, poi Londra è andata su e Milano è scesa. Per Londra il dato è attualmente a +0,50%, mentre il Ftse Mib scende della stessa percentuale, ma in negativo a 0,50%.
A Piazza Affari continua ad essere sotto osservazione Fca, per le voci su un’eventuale fusione con la Renault. Oggi il titolo del Lingotto è depresso. Ha aperto in negativo, poi un tentativo di recupero, prima di cedere e perdere ora l’1,28%, dimostrando un certo nervosismo degli investitori.
Le ipotesi di fusione si fanno sempre più insistenti, e la Renault è solo l’ultima casa automobilistica associata alla FiatCrysler. Stesso discorso per la Renault, il cui titolo oggi scende dell’1,20% sulla borsa parigina.

Alitalia, arriva ultimatum commissari per FS

E’ arrivato l’ultimatum da parte dei commissari di Alitalia ed è tutto rivolto a Ferrovie dello Stato: la trattativa non può durare a tempo indeterminato. L’azienda deve presentare la documentazione necessaria o il vettore verrà liquidato.

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Carige, BlackRock pretendente favorito?

BlackRock sembrerebbe essere il pretendente favorito nell’acquisizione di Banca Carige: è questo quello che si evince dalle indiscrezioni che circolano al momento nel settore bancario. Quello che era un semplice rumor è divenuto realtà.

Azioni da tenere d’occhio e trimestrali: Sit e Campari

CampariOggi si parla di nuovo di trimestrali e di titoli da tenere d’occhio, come quelli della Sit e della Campari. Il Gruppo Sit, che lavora nel comparto dei sistemi di sicurezza, nei dispositivi di misurazione e rendimento legato al gas per uso domestico, ha pubblicato la sua trimestrale con buoni risultati, come i ricavi consolidati aumentati dell’11%, pari a 359,7 milioni. Il fatturato è aumentato del 4,7%, soprattutto sul mercato americano. Poi c’è la Turchia, l’Olanda, la Russia e l’Italia. In ottimo progresso anche la divisione della misurazione, che ha incrementato il fatturato del 45,9.

C’è un netto miglioramento per la gestione finanziaria del gruppo, prima in negativo per più di 46 milioni, e ora passata in positivo per più di 8 milioni.

Numeri che fanno sperare gli investitori, anche se il titolo questa mattina è in regresso dello 0,22%, dopo un fine settimana di ottimo rialzo. Questa mattina invece si è preferito incassare.

Campari

Ottima performance per le azioni Campari, che salgono del 4,47% attorno all’ora di pranzo. Qui le notizie positive arrivano dall’upgrade di Goldman Sachs, che ha portato il suo giudizio da Neutral a Buy. Il prezzo dell’azione oggi è di 8,84 euro, ma la Goldman Sachs ha portato il target price a 10 euro. Un ritocco di 2,60 euro per il famoso gruppo italiano, le cui azioni dovrebbero portare guadagni nel breve-medio periodo, dopo un rialzo di quasi il 20% nei primi tre mesi dell’anno.

Inversione dei rendimenti americani. Vediamo cosa sta succedendo

rendimenti americaniI rendimenti americani invertono la rotta dopo ben 12 anni. I bond governativi decennali sono scesi sotto al 2,44%, il rendimento che si registrava nel 2007. Sempre in riferimento allo stesso anno, i rendimenti dei bond a 3 mesi registrano il 2,46%

Si tratta di un dato che allarma gli analisti, perché ha sempre coinciso con una recessione, nell’ultimo mezzo secolo di storia degli Stati Uniti.

I precedenti

Gli Stati Uniti sono andati in recessione nel 1990, nel 2001 e nel 2008, e tutte queste crisi sono state anticipate dall’inversione dei rendimenti, circa un anno prima, nel 1989, nel 2000 e nel 2006. Secondo i calcoli di Bloomberg, tra l’inversione dei rendimenti e la crisi, l’arco temporale trascorso mediamente è stato di 311 giorni. E i segnali che sono già presenti e pubblicati da tempo dalla Federal Reserve e altri enti, già parlano di rallentamento.

Certamente è troppo presto per dare certezze di recessione, ma i timori ci sono e si fanno sentire sui mercati. Tanto che anche la Federal Reserve ha rinunciato ad alzare i tassi sul dollaro, proprio per favori il credito e tentare di rallentare la contrazione. Stessa strategia anche per la Bce, che però non ha mai pensato seriamente di alzare i tassi sull’euro, viste le analisi a disposizione.

Ribadiamo che non ci sono certezze che il passato si ripresenti, ma una crisi azzererebbe i margini d’interesse per le banche, mandando in crisi anche l’erogazione del credito, con tutte le conseguenze sull’economia.

Essilor-Luxottica: la lite tra soci nuoce al titolo

Essilor-LuxotticaEssilorLuxottica soffre sulla piazza parigina, la borsa sulla quale è quotata, dopo la lite tra i due soci aperta ieri. La grande azienda francese di lenti, e quella di occhiali italiana all’indomani delle dichiarazioni del partner italiano, apre la crisi. Intanto il titolo perde più del 5%. ad aprire lo scontro è stato Leonardo Del Vecchio, padre di Luxottica, che ha rilasciato una nota a nome della holding Delfin.

La lite

Secondo Del Vecchio Essilor avrebbe violato i patti dell’accordo di unione tra le due aziende. Unione sottoscritta nel 2016 e operativa alla fine 2017, quando le due quotate si sono fuse. Del Vecchio ha rilanciato questa mattina in una intervista a Repubblica:

“Hubert Sagnières accetta soltanto quello che propone lui: non concepisce che qualcun altro possa fare proposte. Il patto stabilisce che qualunque decisione dev’essere presa in seguito a un accordo fra noi. Siamo tutti e due amministratori delegati, con pari poteri. Ora, dal gennaio del 2018, Hubert Sagnières ha nominato quattro manager chiave, tutti provenienti da Essilor, per cercare di gestire EssilorLuxottica tutto da solo. Tutti questi manager sono stati assunti con contratto a tempo indeterminato, aumento di stipendio e “paracadute d’oro”.

Parole forti quelle del patron italiano, con gli analisti preoccupati dallo stallo della governance e dalla perdita di risorse manageriali importanti.

Fed, tassi di interessi fermi per tutto il 2019

La Fed non solo lascia i tassi invariati ma sottolinea che quella della non modifica sarà la politica che verrà intrapresa per tutto il 2019: la banca centrale americana fa suo un approccio più soft rispetto al passato ed a quel che ci si aspettava.

Carige: fondi e banche tra i pretendenti

Vi sono fondi e banche, a quanto pare, tra i diversi pretendenti di Banca Carige: ed è un bene per l’istituto visto che si stanno stringendo i tempi per quelle che dovranno essere le offerte relative al suo  salvataggio.

Sinergia Delta-FS per il piano di salvataggio Alitalia

Delta Air Lines è il partner industriale delle Ferrovie dello Stato nel piano di salvataggio di Alitalia.

La compagnia area americana entrerà a far parte della compagine con il 10%. Si tratta di una decisione inaspettata e non scontata.

Delta FS Alitalia