L’Europa può essere considerato il continente malato, a causa della grave crisi dei debiti sovrani e della moneta unica che stanno mettendo a serio rischio l’esistenza dell’unione monetaria e gli equilibri consolidati da tempo nel vecchio continente. I paesi dell’Europa periferica, in particolare Italia e Spagna, sono quelli più in difficoltà e anche quelli che presentano quotazioni azionarie depresse e spesso sui minimi storici. Molte aziende sono molto generose in termini di dividendi, che attualmente è forse l’unico modo per attrarre capitali esteri in un periodo di così grande incertezza.
Investire nei paesi emergenti nel secondo semestre 2012
Il rallentamento dell’economia mondiale risente molto della crisi nelle economie mature, che ormai crescono a ritmi davvero molto bassi se confrontati con quello dei paesi emergenti. Tuttavia, anche questa categoria sembra stia riscontrando problemi, dovuti per lo più al calo dell’export e al clima di minore fiducia presente oggi sui mercati internazionali. La crisi del debito in Europa e il rallentamento in corso negli Stati Uniti stanno avendo ripercussioni anche sui paesi ad alta crescita, in particolare i cosiddetti BRICS (Brasile, Russia, India, Cina, Sudafrica).
Fondo salva-stati Efsf emette bond con rendimenti negativi
Il fondo salva-stati europeo (Efsf), ovvero European Financial Stability Facility, ha emesso per la prima volta da quando è in vigore dei bond con un tasso negativo per i bills a 6 mesi, del tipo zero coupon per cui sono da considerare come l’equivalente dei Bot. Lo ha reso noto la Bundesbank, cioè la Banca Centrale tedesca, che si occcupa della gestione di questo tipo di operazioni. Il fondo salva-stati ha collocato 1,488 miliardi di euro di titoli a 6 mesi a un prezzo di 100,00595 che equivale a un rendimento di -0,0113%.
Indice di Piazza Affari può scendere durante l’estate 2012
L’indice azionario principale di Piazza Affari, ovvero il Ftse Mib, è da circa un anno all’interno di un ampio trading range che va dai 17mila ai 13mila punti. L’ampia banda di oscillazione delle quotazioni riflette l’incertezza presente oggi sui mercati finanziari, in particolare la mancanza di chiarezza sul futuro della zona euro e dei paesi più in difficoltà a causa dell’eccessivo debito sovrano (Italia e Spagna su tutti). Inoltre, a pesare sulla performance dell’indice italiano è la forte presenza di titoli finanziari nel paniere, che aumenta sensibilmente la variabilità dei rendimenti.
Quali bond tenere in portafoglio per l’estate 2012
I mercati finanziari sono sempre più iperattivi, o se vogliamo definirli in gergo tecnico “volatili”. Ciò comporta continuamente delle scelte importanti, spesso addirittura arrivando a ridisegnare con una certa frequenza sia la composizione che la geografia del proprio portfolio. Poi, quando l’attenzione si sposta dai monitor e dai grafici alle spiagge e al mare, è necessario valutare ancora meglio i propri investimenti visto che sarà più difficile seguire con la dovuta concentrazione l’andamento dei mercati.
Allianz compra bond italiani
Nonostante l’altissimo debito pubblico e la recessione in corso da molti mesi, il colosso assicurativo tedesco Allianz crede nell’Italia e dichiara di continuare ad essere un grande investitore di titoli di stato tricolori. In un’intervista rilasciata a CorrierEconomia, Dieter Wemmer – membro del Board of Management del gruppo Allianz e vicepresidente di Allianz Italia – ritiene che la valutazione attuale espressa dai mercati sui titoli di stato italiani è esagerata. L’Italia viene inserita nel novero del club dei paesi virtuosi e al momento non viene valutata correttamente in base alla solidità di lungo periodo.
Come creare un portafoglio con i buoni del Tesoro
Rispetto all’asta di giugno, quella effettuata dal Tesoro il 12 luglio ha evidenziato un deciso calo del rendimento del BOT a 12 mesi fino al 2,697%%. Un bel sospiro di sollievo per il Tesoro, che è costretto a drenare risorse pubbliche per più di 80 miliardi di euro a causa del debito monstre che pesa per oltre il 120% del pil. Per le famiglie i guadagni si riducono, ma nell’asta precedente avevano potuto spuntare un tasso prossimo al 4%. La parte breve della curva dei rendimenti nella zona euro potrebbe dare una tregua ai paesi meno virtuosi della periferia.
Previsioni mercato immobiliare 2012 secondo Nomisma
Sono ormai quattro anni che i prezzi delle case sono in calo. Rispetto a un anno fa la flessione è del 3,5% su base annua. Secondo l’Osservatorio Nomisma, il trend per il 2013 è previsto a -2,4%, mentre per il 2014 a -1,7%. Insomma, nessuno scenario catastrofico come paventato qualche tempo fa dagli esperti, che prevedevano un crollo dei prezzi fino al 20% a causa dell’effetto Imu. Il settore immobiliare resta in crisi, praticamente fermo, e le compravendite continueranno a diminuire nei prossimi mesi.
Azioni Fiat, meglio tenere le posizioni
News commerciali a parte (con la Fiat 500L che è oramai pronta al debutto), il titolo della compagnia torinese non smette di far discutere su di sé anche sul fronte delle performance finanziarie. Le autorità di settore prevedono nuovi importanti cali nelle compravendite di veicoli leggeri e pesanti, ma nonostante ciò noi siamo fiduciosi sulle performance del titolo Fiat. Cerchiamo di comprendere cosa è accaduto questa settimana, e perché, in fin dei conti, mantenere la posizione Fiat potrebbe risultare conveniente.
Comprare azioni Unipol e Fonsai: ecco cosa accadrà nei prossimi giorni
La Consob ha dato il via libera ai prospetti di aumento di capitale per Unipol e Fonsai. Ma cosa accadrà ora ai titoli delle due compagnie, impegnate da tempo in una lunga strada di integrazione (che vede protagonista anche Premafin e Milano Assicurazioni), che dovrebbe condurre alla creazione di un maxi polo assicurativo in grado di sfidare ad armi pari il player di maggiore riferimento, Generali Assicurazioni? Ecco il nostro parere.
Piano di accumulo su azioni, Etf e fondi
Una strategia di lungo periodo che può offrire interessanti ricompense è quella di accumulare piccole somme, ad esempio su base mensile, e sfruttare l’effetto della capitalizzazione di lungo termine con un versamento ad esempio di appena 100 euro distribuito per 18 anni. La strategia può essere molto profittevole se si accompagna alla tendenza dell’indice o dell’asset class cui è diretto l’investimento. Questo è il punto di forza dei cosiddetti “Pac”, ovvero i piani di accumulo del capitale, che prevedono il versamento di una quota costante a data prestabilita.
Investire sui bond a lungo termine
Investire nei titoli obbligazionari di lungo periodo, siano essi corporate bond o titoli fixed income (cioè del reddito fisso), può essere una soluzione molto interessante per chi avesse intenzione di puntare su una strategia di reinvestimento delle cedole in un’ottica di investimento da “cassettista”. Impegnarsi per periodi molto lunghi, ovvero con titoli con scadenza trentennale o addirittura “perpetual” (cioè senza durata), può potenzialmente spaventare gli investitori in quanto in un arco di tempo così lungo il debitore emittente potrebbe andare incontro a problemi di natura finanziaria.
Investire in bond con rendimento nullo
La crisi dell’euro e dei debiti sovrani ha spinto numerosi investitori, soprattutto istituzionali, ad andare alla ricerca di una maggiore sicurezza per il proprio capitale senza dare troppo peso alla possibilità di lucrare un rendimento. Pagare per prestare i soldi a qualcuno è un paradosso, ma nel mondo finanziario ormai è da tempo un’abitudine per molti investitori. Fino a qualche tempo fa si acquistavano quasi esclusivamente titoli di stato tedeschi, ritenuti i più affidabili in assoluto, ora anche altri paesi sono stati interessati da questo trend.
Segnali chiave per monitorare i mercati finanziari
Oggi muoversi sui mercati finanziari significa destreggiarsi in un contesto altamente complesso e influenzato da numerose variabili di natuta tecnico-fondamentale: volatilità, spread, correlazioni e tanto altro ancora. In palio c’è l’andamento delle principali asset class di investimento, dall’azionario all’obbligazionario, dalle valute alle materie prime. Per entrare in simbiosi con i mercati finanziari sia il professionista che il piccolo investitore retail devono necessariamente studiare una serie di variabili, in un mercato che oggi solo a Wall Street è dominato per oltre il 50% degli scambi da programmi automatizzati (i cosiddetti “high frequency trading”).