Gli investitori finanziari che hanno focalizzato il loro portafoglio sulle commodities hanno provveduto ad accrescere le holding come non accadeva dallo scorso mese di marzo: tutto è spiegabile con il rally sensazionale fatto registrare dal petrolio (ben sei mesi di durata), senza dimenticare il guadagno piuttosto importante dei semi di soia. I futures relativi alle materie prime hanno quindi conquistato 1,3 punti percentuali nel corso di questo mese, con un totale di ben 10,72 milioni di contratti alla data dello scorso 29 agosto.
Bernanke annuncia misura eccezionali
Il presidente della Federal Reserve, Ben Bernanke, ha descritto l’attuale situazione economica statunitense e internazionali, preannunciando un sempre più probabile interventi eccezionali che servano a dare un nuovo rilancio alla produttività interna del Paese nordamericano. Le dichiarazioni di Bernanke hanno tuttavia riguardato anche il vecchio Continente, con espressione di profonda preoccupazione l’ervoluzione della crisi nell’eurozona. Cerchiamo di comprendere quali siano le principali linee indicative di Bernanke.
Le ultime prospettive dei corporate bond
Il mercato globale dei corporate bond ha fatto registrare il maggior calo di questo mese di agosto, dopo che le società emittenti hanno scelto di ridurre al minimo i costi dei prestiti in questione: investire in bond societari e bancari con la crisi dell’euro può essere una soluzione molto valida per gli investitori, ma questi ultimi dati mettono in mostra una realtà ben precisa. Un caso emblematico, infatti, è quello di Siemens, che insieme a JP Morgan ha guidato le cessioni mensili (237,6 miliardi di dollari per la precisione), molto meglio rispetto a due anni fa, quando il mercato dei corporate bond riuscì a rinsaldarsi con una offerta da cinque miliardi.
Il nuovo Etf di iShares replicherà i titoli di Stato italiani
IShares V ha scelto la data del prossimo 3 settembre per lanciare sul comparto EtfPlus di Borsa Italiana il suo nuovo Exchange Traded Fund: si tratta dell’iShares Barclays Italy Treasury Bond (il codice Isin di riferimento è IE00B7LW6Y90), uno strumento che comincerà appunto ad essere negoziato fra tre giorni esatti e che troverà la sua ideale collocazione nel segmento degli Oicr aperti indicizzati. La compagnia in questione è specializzata proprio in questo tipo di strumenti, tanto da aver coniato perfino una precisa classificazione (le classificazioni di iShares per l’industria degli Etp sono molto utili in questo senso).
Previsioni Pil Italia per Moody’s
Un colpo al cerchio e uno alla botte. Dopo i commenti positivi da parte di Fitch, le agenzie di rating penalizzano l’Italia prevedendo un Pil particolarmente deludente per il futuro a breve termine. A sbilanciarsi è Moody’s, secondo cui i rischi per la ripresa economica sarebbero particolarmente cresciuti rispetto alla scorsa primavera, con la crescita delle economie emergenti che subirà un rallentamento oltre le stime e con la crisi del debito dell’Eurozona che continuerà a generare le maggiori pressioni al ribasso per lo scenario globale.
Assogestioni rende nota la raccolta del mese di luglio
Quali sono stati i dati relativi al risparmio gestito lo scorso mese di luglio: queste informazioni sono state messe a disposizione da Assogestioni, il quale ha rilevato 1,3 miliardi di euro per quel che concerne i cosiddetti “riscatti”. Nello specifico, c’è subito da sottolineare come i fondi aperti siano riusciti a chiudere in territorio positivo grazie al contributo fondamentale dei prodotti e degli strumenti di nazionalità straniera. In aggiunta, il patrimonio totale è ancora inferiore al trilione di euro, visto che si è attestato a quota 961 miliardi.
Camfin si affida al bond convertibile in azioni Pirelli
Camfin, l’azienda milanese che opera soprattutto in ambito petrolifero e immobiliare, vanta un debito di non poco conto: in effetti, come è emerso chiaramente dalla relazione sul primo semestre di quest’anno, l’indebitamento è pari a 382,4 milioni di euro, di gran lunga superiore a quanto si attendeva la società, ma anche rispetto a quanto concordato con le banche tre anni fa in degli appositi accordi (il target in questione era stato fissato a 250 milioni di euro per la precisione). Questo debito può comunque essere ridotto attraverso il rimborso di una tranche entro il prossimo mese di dicembre: i 132,4 milioni a cui si sta facendo riferimento possono essere risarciti facendo ricorso a dei metodi ben precisi.
Salvataggio Monte dei Paschi di Siena
Monte dei Paschi di Siena verrà sostanzialmente salvata dallo Stato italiano. Rimangono da stabilire le modalità tecniche, che dovrebbero comprendere una partecipazione tra il 3,5 per cento e il 4 per cento, con aumento di capitale a fine anno. L’istituto di credito ha d’altronde in portafoglio titoli di Stato per 27 miliardi di euro, e difficilmente verrà lasciato a sé stesso. Ad esserne convinto è un recente approfondimento economico di Panorama, che cerca di prevedere cosa accadrà nei prossimi mesi.
Impregilo garantirà un jumbo dividend ai propri azionisti
Pietro Salini, amministratore delegato di Impregilo, ha chiaramente fatto intendere quali sono le intenzioni di breve termine della compagnia bergamasca di costruzioni: in effetti, gli azionisti del gruppo lombardo dovrebbero essere remunerati con il cosiddetto “jumbo dividend”, visto che sono state vendute diverse attività, in particolare la quota che finora era stata detenuta in Ecorodovias. La conference call odierna è stata dunque l’occasione più propizia per sciogliere qualche dubbio da questi punto di vista, visto che era necessario mettere in mostra quali sono stati i risultati del primo semestre di quest’anno.
Etf Securities: da domani quattro fondi collegati al petrolio
Bisognerà attendere ancora fino alla giornata di domani per scoprire nel dettaglio i nuovi prodotti che Etf Securities ha riservato per Borsa Italiana: si tratta di quattro Exchange Traded Commidities nuovi di zecca e che prevedono la replica dell’oro nero, il petrolio. Giusto due mesi fa, comunque, la stessa società di Londra era stata protagonista di un lancio simile. In effetti, vi fu l’emissione nel nostro paese di ben diciotto Etc, i quali erano coperti dal rischio di cambio per quel che concerne il dollaro americano.
Aiuti Spagna pronti nelle casse UE
Con Fitch che rassicura il governo spagnolo (l’agenzia di rating ha sostanzialmente affermato che anche nell’ipotesi di concessione di nuovi aiuti comunitari al Paese iberico Madrid potrebbe mantenere comunque lo stesso rating attuale), il panorama finanziario della Spagna sembra essere meno buio del solito. Tant’è vero che il presidente del Consiglio Europeo, Herman Van Rompuy, ha elogiato le misure intraprese dal governo, dichiarando di essere pronto ad aiutare, eventualmente, la nazione. Ma sarà vero?
I junk bond approdano in Cina
Nel corso della decade degli anni Settanta, il Dow Jones Industrial Average riuscì a raggiungere quota ottocento punti, con poche offerte azionarie e molte compagnie indebitate che non avevano la possibilità di emettere titoli obbligazionari: questo voleva dire che le piccole e medie imprese avevano rare opportunità di accedere al capitale per finanziare la crescita dei loro business. Il successivo sviluppo dei cosiddetti junk bond (i “bond spazzatura”, per intenderci quelli maggiormente a rischio default) ha finito per trasformare questo stesso accesso a cui si è appena fatto riferimento, tanto che i bassi rating delle compagnie non impediscono le emissioni obbligazionarie.
Morningstar esamina la trasparenza degli emittenti di Etf
Morningstar, tra i principali magazine digitali a cui si può fare riferimento per quel che riguarda gli investimenti finanziari, ha diffuso i risultati della sua ultima ricerca di mercato, in questo caso incentrata sugli Exchange Traded Fund; ebbene, tutto è nato dalle consapevolezze che si hanno su tali strumenti finanziari. In effetti, è ben noto come gli Etf a replica fisica comportino spesso dei rischi di controparte e del collaterale, molto simili ad alcuni contratti swap. È proprio per questo motivo che si è scelto di migliorare in maniera decisa la trasparenza dei prodotti in questione.
Unione fiscale e politica
Con parziale sorpresa, la Germania ha posto un nuovo obiettivo in Eurozona: costruire, in maniera univoca, le tappe che conducono a una unione fiscale completa. Uno step indispensabile, stando a quanto ritiene la cancelliera Angela Merkel, per poter compiere una vera integrazione politica nel vecchio Continente, usando come modello di autonomia quello già da tempo applicato negli Stati Uniti. E ancora, creazione di un bilancio federale, maggiore indipendenza da parte della Banca Centrale Europea e tanto, tanto altro ancora, in una nuova era di rapporti tra le nazioni.