Mercati emergenti: le opportunità del Medio Oriente

Il ritornello degli analisti finanziari è conosciuto ormai a memoria dagli investitori: la crescita più interessante del 2011 sarà quella dei mercati emergenti, dunque occorre sfruttare nel migliore dei mondi questo trend con delle focalizzazioni di portafoglio ben mirate. L’India e la Cina, due dei cardini del gruppo Bric, sono in fase di sviluppo da diversi anni, quindi l’espansione più promettente compete proprio ad esse, ma le previsioni più realistiche parlano anche di ottime possibilità di capital gain (guadagno in conto capitale) nelle altre nazioni asiatiche e mediorientali. In particolare, l’attenzione dei risparmiatori dovrebbe essere rivolta alle cosiddette “new frontier opportunities”, quei paesi che non sono stati esplorati del tutto, ma che promettono un forte potenziale di valore.


In tal caso, però, bisogna fare i conti con degli assets piuttosto rischiosi: l’avvicinamento ai prodotti in questione va quindi fatto con la massima cautela, senza però dimenticare che la loro appetibilità non è di poco conto, anzi si tratta di un’alternativa di primo piano agli attuali rendimenti classici, per il momento ai minimi. L’Asia rimane il continente di riferimento in questa prospettiva, tenendo conto che l’inflazione cinese, soltanto per citare uno degli scenari più attuali, può dar vita a una bolla preoccupante.

La Russia e il Medio Oriente, poi, sono due lidi da considerare per investimenti a lungo termine; puntare sulla nazione dell’Europa orientale significa anche puntare sul ciclo positivo delle materie prime di cui può vantare una leadership incontrastata a livello di esportazioni, ma nemmeno i consumi interni sono da meno. Il Medio Oriente, invece, si sta comportando come hanno fatto in passato le tigri asiatiche (Corea del Sud e Malesia su tutte), con ottime possibilità di uno stock picking azionario, ovvero la selezione dei titoli in base alla loro sicurezza; l’Arabia Saudita e l’Egitto sembrano essere le opzioni di maggior prestigio per gli investitori globali.

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