Buzzi Unicem chiude in positivo nonostante downgrade

Secondo gli esperti di Berenberg, Buzzi Unicem sarebbe ora da vendere con target a 7.5 euro. La notizia arriva durante una seduta positiva e non spaventa minimamente gli investitori, che anzi confermano gli acquisti e garantiscono un guadagno dell’1.40% a 8.40 euro. La notizia è probabilmente passata in secondo piano per via delle motivazioni di questa scelta particolare; gli analisti ritengono che durante i primi due mesi del 2012 il titolo sia cresciuto troppo rispetto a quanto secondo loro doveva fare e per questo sarebbe ora di una correzione sul grafico giornaliero con un ritracciamento fino a 7.5 euro.

Apple dopo lancio iPad 3

Tra le società attualmente quotate in Borsa a livello mondiale quella che sicuramente più di altre fa’ rima con “successo” è Apple; da anni l’azienda di Cupertino cavalca l’onda positiva facendo fronte anche ad una crisi senza precedenti che sembra averla rafforzata e la scomparsa del suo leader e fondatore sembra non frenare la tendenza che accompagna la Mela in cima alla lista delle azioni preferite a livello mondiale.

Per quantificare il successo di Apple in modo che sia chiaro di che fenomeno stiamo parlando basti pensare che la capitalizzazione ammonta a 500 miliardi di dollari (e già si parla di quando verranno raggiunti i 1000 miliardi) che corrisponde a più del valore di tutta Piazza Affari.

Dopo Microsoft e Cisco l’erede di azienda multinazionale a maggior capitalizzazione potrebbe proprio essere quella fondata dal compianto Steve Jobs, che oggi presenta l’iPad 3 congelando la stampa mondiale per l’evento, inutile dirlo, attesissimo da mesi.

Stock Picking: STM delude. Scenderà anche in futuro?

L’andamento di STM è stato ripreso più volte ed indicato come pericoloso già da tempo, ed ancora una volta ci troviamo a ribadire quando detto fin’ora; la discesa iniziata in sintonia con l’indice di rifeirmento da oltre quota 9.5 Euro per azione ha spinto il prezzo di STM sotto a 4.5 euro andando ben oltre il 50% di perdita in meno di un anno di tempo. Anche se questo dovrebbe bastare ad intuire la pessima reputazione che STM si è fatta tra gli investitori, possiamo ancora diminuire lo zoom sul grafico per andare ancora più indietro nel tempo e vedere come nel 2007 il prezzo si aggirava a quota 14-15 euro mentre intorno agli anni 2000-2001 si parlava di oltre 70 euro per azione.

Oltre ad avere top assoluti che sembrano ormai irrecuperabili, il grafico mostra un andamento in costante discesa che ha disegnato nel tempo swing di minimo ribassisti; pur non potendo scendere oltre una certa soglia, la perdita di quota 4 euro segnerebbe definitivamente un adeguamento del prezzo intorno ai 2 euro, diventando uno dei peggiori casi di blue-chips insieme a Telecom e Tiscali.

Mercati emergenti: le opportunità del Medio Oriente

Il ritornello degli analisti finanziari è conosciuto ormai a memoria dagli investitori: la crescita più interessante del 2011 sarà quella dei mercati emergenti, dunque occorre sfruttare nel migliore dei mondi questo trend con delle focalizzazioni di portafoglio ben mirate. L’India e la Cina, due dei cardini del gruppo Bric, sono in fase di sviluppo da diversi anni, quindi l’espansione più promettente compete proprio ad esse, ma le previsioni più realistiche parlano anche di ottime possibilità di capital gain (guadagno in conto capitale) nelle altre nazioni asiatiche e mediorientali. In particolare, l’attenzione dei risparmiatori dovrebbe essere rivolta alle cosiddette “new frontier opportunities”, quei paesi che non sono stati esplorati del tutto, ma che promettono un forte potenziale di valore.

Nasce il primo fondo globale, targato Financière de l’Echiquier

Non si parlava ormai da troppo tempo di lanci di fondi globali, vale a dire quegli strumenti finanziari che investono tendenzialmente su numeri selezionati di aziende e imprese: questa lacuna, però, è stata prontamente colmata da Financière de l’Echiquier, una società di gestione del risparmio francese (la sede si trova a Parigi) fondata nel 1991 e totalmente indipendente. Di cosa si tratta con esattezza? La compagnia transalpina ha annunciato il varo di un nuovissimo fondo azionario destinato al nostro paese; la focalizzazione verrà rivolta in modo completo a un folto numero di società leader nei loro settori di appartenenza a livello internazionale. Non si tratta del primo fondo strutturato in questo modo, ma è comunque la prima volta che viene sfruttata la competenza di Financière de l’Echiquier nell’ambito dello stock-picking (la traduzione più corretta è quella di “scelta delle azioni”, anche perché si tratta della scelta dei singoli titoli da inserire nel portafoglio di investimento).

Mercati emergenti: come investire in dividendi

telefonicaI dividendi rappresentano, all’interno di una società, il segnale più evidente della disciplina finanziaria di quest’ultima, oltre che il suo impegno nella creazione di valore per gli azionisti: è dunque una certezza che a una buona politica dei dividendi corrisponda un miglioramento importante del business. Questa tendenza può essere spiegata col fatto che una specifica azienda deve tentare di crescere per offrire un adeguato sostegno al flusso crescente dei dividendi: è ovvio che una crescita di questo tipo e così profittevole non è sempre possibile, pertanto grosse somme di denaro vengono versate nel tentativo di perseguire obiettivi di sviluppo irrealistici. Far crescere il flusso dei dividendi vuol dire regolare la liquidità che può essere nuovamente investita nell’azienda, quindi si può anche provvedere a selezionare i progetti migliori in questo senso.