Maersk, 500 milioni di euro dalla vendita di bond settennali

AP Moeller-Maersk A/S rappresenta senza dubbio la più importante compagnia al mondo per quel che riguarda le cosiddette navi portacontainer; le sue attività pertanto sono rivolte soprattutto al trasporto marittimo, ma da qualche tempo la società di Copenaghen sta affrontando delle sfide legate al mondo finanziario. In effetti, Maersk sta tentando di ottenere una cifra che sia pari almeno a 500 milioni di euro dalla vendita delle proprie obbligazioni con scadenza a sette anni. I prodotti in questione garantiranno un rendimento dell’1,75%, una percentuale di gran lunga superiore a quella del tasso swap di mercato. L’azienda danese ha cominciato a tuffarsi nel mare degli investimenti finanziari soltanto un anno fa e in quella occasione si è provveduto a emettere bond per la prima volta; tra l’altro, bisogna anche ricordare che il profitto del 2010 ha subito una importante impennata giusto una settimana fa, con il terzo guadagno negli ultimi tre mesi, un rally favorito, in particolare, dalla ripresa dei volumi di scambi.


L’obiettivo societario, così come emerge da una nota diffusa di recente, è quello di quotare in maniera regolare titoli obbligazionari, al fine di mantenere dei buoni contatti con i relativi mercati: l’intenzione, dunque, è quella di lanciare sulle piazze obbligazioni almeno per un anno. Giusto un anno fa, poi, Maersk aveva cominciato a emettere debito, con denominazioni in euro e in corone norvegesi.

Le ultime notizie che giungono da Copenaghen parlano di meeting frequenti con gli investitori obbligazionari e della continua ricerca di diversificare i vari settori del finanziamento; intanto, i rendimenti che si riferiscono agli strumenti con scadenza nel 2014 sono aumentati fino al 3,46%, visto che la precedente rilevazione statistica si era fermata al 3,18%. La compagnia scandinava punta a delle scadenze importanti, in modo da offrire agli acquirenti bond denominati in euro a tre, cinque e sette anni; la gestione attuale delle vendita spetta a istituti di prestigio quali Barclays, Bnp Paribas e Rbs.

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