Israele, conseguenze del conflitto in Italia

Israele è stato attaccato da Hamas. Questo e la reazione dello Stato orientale di sicuro avranno conseguenze in Europa e in Italia. Ma quali potrebbero essere?

Conseguenze dell’attacco in Israele

Effettivamente, già ora, è possibile notare delle risposte economiche all’attacco subito da Israele. E possiamo partire elencando ciò che sta accadendo con il greggio. Il prezzo del petrolio è infatti salito, andando a inficiare il già precario rapporto tra i portafogli italiani e il prezzo dei carburanti.

Ovviamente il prezzo più alto che al momento si sta pagando è quello umanitario. E tutti noi dobbiamo cercare di aiutare le popolazioni in difficoltà. Ma è innegabile che per quanto Israele sembri lontana geograficamente da noi, e non lo è in realtà, ciò che sta succedendo nello stato israeliano, a livello economico, ci sta influenzando.

Al momento le conseguenze dell’attacco a Israele sono abbastanza gestibili. Ma è palese che sia il petrolio che l’oro come materia prima siano cresciuti di prezzo. E che il conflitto porterà senza dubbio conseguenze di lungo periodo sugli investimenti. Soprattutto se dovesse protrarsi. Chi si prenderà infatti il rischio di investire?

La situazione in Italia

Per quel che riguarda l’Italia, in particolare la Borsa e lo spread hanno subito le maggiori ripercussioni. Questo perché la situazione in Israele va a complicarne una di base già abbastanza complessa. Lo spread all’apertura il 10 ottobre ha fatto registrare un livello di 207. Se l’andamento degli ultimi giorni dovesse trovare conferma vedremmo assottigliarsi ancora di più i margini di manovra relativi alla politica economica.

Non dobbiamo dimenticare che in Italia i costi di finanziamento del debito sono già alti. Se aggiungiamo l’incertezza generale dobbiamo anche potenzialmente aspettarci un attacco speculativo nei confronti del nostro paese.

Israele lascia la sua scia pure sulle borse. Anche se Piazza Affari sembra comportarsi bene nonostante tutto, per ora. E’ importante che più generalmente ricordiamo che il crescere del prezzo del petrolio causa nel nostro paese delle difficoltà sia alle imprese che ai privati cittadini. Entrambi stanno ancora combattendo con le conseguenze della precedente crisi energetica causata dall’attacco della Russia sull’Ucraina.

L’attacco di Hamas su Israele potrebbe fare lo stesso. Il ministro delle Imprese e del made in Italy Adolfo Urso ha evidenziato di recente come l’attacco a Israele crei “una situazione di emergenza che rischia di far esplodere altre problematiche, per esempio per l’energia. Così come è accaduto per la guerra di Russia in Ucraina per il gas“, ha spiegato, “potrebbe accadere di nuovo perché da quei Paesi del Nord Africa arrivano altre risorse”.

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