Grecia fuori dall’Euro?

Il mondo finanziario Europeo (ma anche mondiale) ruota in questi giorni intorno ad un solo argomento; la Grecia fuori dall’Euro.

Per quanto i mercati cerchino continuamente di aggrapparsi a qualsiasi altro argomento per stabilire una direzione chiara, la verità è che questa non sarà presa fintanto che in Grecia non si capirà cosa può succedere (ancora). Dopo il default controllato ed il crollo della finanza interna, dopo gli aiuti dell’Euro e dopo le nuove elezioni ancora non si è trovata una strada da seguire. Il Presidente in carica deve riuscire a mettere insieme un Governo di Unità entro Giovedì prossimo per evitare il crollo della sua autorità e le nuove elezioni a giugno, con conseguenze importanti in ambito Europeo. L’opposizione infatti è contraria alla moneta Unica e predica un ritorno all’indipendenza per via anche del poco controllo rimasto ai singoli Stati sulle politiche monetarie, ora in mano ad un esecutivo distante dalle esigenze dei singoli Paesi che si limita ad inviare miliardi di euro pretendendo un cambio di rotta.

L’idea di un’uscita dall’Euro in questo momento è difficile da concepire, ma simbolicamente quello che la Grecia (come la Spagna, il Portogallo ed anche l’Italia) ha bisogno è solo maggiore attenzione ai problemi interni che hanno portato al default controllato.

In realtà quindi l’argomento centrale è la distanza della BCE dalle singole realtà, diventate troppo diverse per dover sottostare a scelte di politica monetaria basate unicamente su pochi “eletti” come Germania e Francia (anche se quest’ultima è ormai quasi del tutto esclusa dalle decisioni).

Fino a giovedì prossimo comunque il nervosismo è destinato ad aumentare proprio in vista del risultato del Governo in Grecia; questo è il punto cardine su cui i mercati ruotano, mentre tutto il resto delle notizie (compresa quella del downgrade degli istituti di credito italiani) sono già scontate nei prezzi.

RATING 26 BANCHE ITALIANE TAGLIATO DA MOODY’S

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