Gli investitori puntano sui rialzi del rame

Il rame e i suoi investimenti finanziari, quindi i contratti futures che vengono scambiati a livello internazionale, stanno beneficiando di una fase molto lunga di scommesse al rialzo (bullish): il rally in questione, infatti, dura da almeno quattro settimane consecutive e rappresenta il periodo più lungo in questo senso da quattro mesi a questa parte. Nello specifico, i rialzi sono stati favoriti dal rafforzamento delle manifatture che ha coinvolto sia la Cina che gli Stati Uniti, oltre al calo piuttosto consistente delle scorte in questione, a livelli che non venivano rilevati da ben due anni. Le contrattazioni di riferimento sono ovviamente quelle del London Metal Exchange.

ā–ŗRAME: L’ETN AMERICANO TERMINA IL PROPRIO RALLY DOPO QUATTRO GIORNI

Gli accadimenti macroeconomici a livello americano ed europeo hanno senza dubbio contribuito a una migliore domanda per quel che concerne le materie prime, con i consumatori e gli investitori protagonista assoluti e Barclays che ha giĆ  previsto la terza carenza consecutiva di scorte di rame nel corso del 2012. In questa maniera, le commodities sono riuscite a battere i titoli azioni e obbligazionari, oltre al dollaro, per la prima volta da luglio appena un mese fa. Secondo la maggior parte degli analisti, inoltre, la gente si sta convincendo sempre più dei miglioramenti dell’economia a stelle e strisce, dunque la domanda di rame non poteva che beneficiarne.

ā–ŗRAME, FUTURES IN RIALZO NONOSTANTE GLI SCIOPERI CILENI

Entrando maggiormente nel dettaglio finanziario, c’è da dire che il metallo ĆØ cresciuto di quattordici punti percentuali in questi primi due mesi del 2012, attestandosi a quota 8,63 dollari la tonnellata a Londra, il miglior avvio d’anno dal 2008. Gli investitori sono quindi pronti ad accrescere le loro scommesse su prezzi più alti, con la fiducia che ĆØ in rialzo per quel che riguarda la ripresa economica dalla recessione. I consumi di rame, infine, dovrebbero superare le 376mila tonnellate nei prossimi mesi, con un calo delle scorte che potrebbe riguardare anche il 2013.

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