Futures: -11% dell’argento dopo le vendite degli investitori

Non è soltanto l’oro a destare i maggiori interessi per quel che concerne le contrattazioni dei metalli preziosi: l’argento non è stato da meno in questo senso, ma in senso negativo, soprattutto se ci si riferisce ai contratti futures. Cosa è successo esattamente? Gli strumenti che osservano da vicino le spedizioni immediate sono calati di oltre undici punti percentuali nel corso degli scambi avvenuti a Singapore: questo declino ha ridotto la quota totale dei contratti a 42,67 dollari per ogni oncia di metallo, anche se poi la chiusura ufficiale nella città asiatico è avvenuta leggermente al di sopra di tale livello (44,34 dollari). Nello stesso momento in cui l’argento frenava in maniera così consistente, l’oro volava al suo nuovo record, vale a dire 1.577,57 dollari l’oncia grazie all’ultimo incremento realizzato (+0,9%).


Come ha precisato Jonathan Barratt, direttore gestionale presso la Commodity Broking Services Pty, l’apertura dell’ultima giornata era stata davvero eccezionale in relazione a quanto totalizzato in Nuova Zelanda, viste le numerose scommesse e speculazioni nel segmento in questione. Il picco dell’oro si è accompagnato a un massiccio quantitativo di vendite e ordinativi nel mercato di riferimento, una circostanza che ha poi portato a una nuova caduta dell’argento una volta aperta la piazza in cui scambiare i contratti futures. Questi movimenti specifici e così particolari, inoltre, potrebbero rappresentare un segnale importante, un’inversione di tendenza a cui prestare la massima attenzione, così come hanno sottolineato molti analisti ed economisti; una maggiore distensione del comparto potrebbe avvenire nel breve termine, in una o al massimo due settimane.

C’è da ricordare, infine, come l’argento, ora in difficoltà, abbia raddoppiato i propri ricavi giusto un anno fa e che il suo record è stato raggiunto da pochissimi giorni, più precisamente lo scorso 25 aprile (49,79 dollari l’oncia): l’oro ha acquisito 35,1 once di argento nelle ultime rilevazioni, un incremento del 7,5% rispetto alla settimana precedente.

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