Fondi obbligazionari: molti cali, ma anche il boom di Mediolanum

ennio-dorisL’ultimo rapporto di Assogestioni in relazione all’andamento dei fondi di tipo obbligazionario non è certo incoraggiante: secondo l’associazione , infatti, la raccolta di tali strumenti finanziari ha raggiunto quota 343 milioni di euro, certo una buona fetta per quel che concerne il patrimonio totale del comparto (tra l’altro i flussi netti sono ancora piuttosto consistenti), ma comunque si tratta di un dato in leggero calo. Il declino in questione riguarda soprattutto i fondi flessibili, mentre i fondi di tipo bilanciato sono riusciti a raccogliere un patrimonio pari a 19 miliardi di euro. Le notizie peggiori provengono dai cosiddetti fondi hedge, per i quali è stata registrata una raccolta negativa e alti deflussi, pur rimanendo stabili gli assets. Assogestioni ha sciorinato una serie di dati su cui occorre riflettere a fondo, anche e soprattutto alla luce della situazione economica che stiamo vivendo.

 

Di particolare impatto sono le stime relative ai prodotti di liquidità e ai fondi di diritto estero: per i primi c’è da dire che alla fine dello scorso mese di maggio il patrimonio complessivo ammontava a 75 miliardi di euro (si tratta del 17% del totale), mentre la raccolta provvisoria dei secondi prodotti è davvero negativa, visto che il risultato non è andato oltre i 490 milioni di euro, con assets stabili e un buon contributo soltanto da parte dei gruppi del nostro paese. In mezzo a tutta questa incertezza, però, c’è una nota lieta.

 

Tra le società il Gruppo Mediolanum di Ennio Doris ha raggranellato ben 185,1 milioni di euro, risultando leader della speciale classifica dei fondi più remunerativi e solidi, seguita a debita distanza da Ing Direct e Banca Carige che non sono andati molto al di là dei 20-30 milioni. Ma anche questo fronte a una sua negatività, con Pioneer Investments che ha conseguito parecchi deflussi, addirittura superiori ai 646 milioni di euro.

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