Fitch: come interpretare i rating in default delle obbligazioni

fitch-ratingsFitch, una delle tre più importanti agenzie di rating al mondo, ha spiegato in maniera chiara cosa significano spesso i suoi giudizi più negativi (vedi anche Bond “spazzatura” rendono meno del 6%). Secondo la società franco-americana, infatti, gli investitori finanziari non devono pensare immediatamente che il default di un titolo obbligazionario sia l’equivalente di qualcosa di sbagliato. In realtà, i declassamenti e i fallimenti ipotizzati da queste agenzie significano semplicemente che l’eventualità negativa è sempre possibile e a qualsiasi livello di rating.

L’obiettivo è quello di arrivare a dei soggetti che siano in grado di interpretare nel migliore dei modi e senza eccessive ansie queste valutazioni. Nel corso del boom immobiliare, chi ha assegnato i rating ha provveduto a ridurre gli standard, scatenando la peggior crisi finanziaria che si sia mai registrata dagli anni Trenta, come accertato dalla Federal Crisis Inquiry Commission, un pesante atto di accusa. Ecco perché il Congresso americano ha deciso di rispondere a tutto ciò con il Dodd-Frank Act del 2010, una legge che ha consentito alla Securities and Exchange Commission (la Consob americana) di ridurre la dipendenza da tali giudizi.

Come è noto, Fitch viene considerata la terza agenzia più attiva in questo senso subito dopo Standard & Poor’s e Moody’s. Essa ha anche tentato di migliorare l’analisi dei prodotti strutturati, dando un peso maggiore al giudizio espresso dai propri analisti e ridimensionando perfino il ricorso ai modelli quantitativi. Il prossimo 14 maggio sarà una data molto importante da questo punto di vista. In effetti, la stessa Sec dovrebbe riunirsi per discutere un piano proposto dal senatore del Minnesota, Al Franken: l’obiettivo è quello di creare un board capace di selezionare i bond societari, così da riunire insieme il debito piuttosto che lasciarlo alle banche che poi pagano chi assegna i rating. Secondo Fitch, infine, i giudizi in questione non servono a determinare i tassi di default, ma quale sia la vulnerabilità.

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