Dati USA negativi affondano Eurozona

Dati USA cambiano la giornata; dopo un’avvio positivo e un andamento incerto, il FTSE-Mib cede sotto la pressione sui bancari partita in USA, con la fiducia dei consumatori negli Stati Uniti in calo oltre le attese. L’indice a marzo è a quota 70.2 punti contro i 70.4 necessari per ottenere il consenso. Il calo dal mese precedente (71.6 punti) si riversa sulle Piazze Europee ed affonda i listini costringendo il fTSE-Mib ad un close inferiore alla soglia critica di un solo punto (16499 punti in chiusura di giornata).

La seduta di domani acquista un’importanza particolare; dopo le emissioni di titoli di Stato non entusiasmanti da parte di Italia e Spagna, l’attenzione è ancora rivolta ai debiti sovrani ed al problema del credito che ancora frena l’Euro. Nella giornata di domani sul listino italiano terremo sotto controllo Fondiaria-Sai, che catalizza sul book buona parte dell’attenzione mediatica, seguita solo da Fiat, intenta a consolidare il recupero dopo l’annunciato investimento di 1.1 miliardi di euro per la produzione.

SVILUPPI NELLE TRATTATIVE SULLA HOLDING DEI LIGRESTI

Al terzo posto UBI Banca, oggi sopravvalutata secondo le stime, che potrebbe cedere terreno ed invertire pesantemente la rotta andando anche contro il settore se necessario. Previsto in rosso anche Unicredit; il titolo continua ad essere un passo indietro rispetto al suo concorrente diretto (Intesa SanPaolo), e la distanza aumenta dopo l’annuncio relativo al dividendo 2012 (che non sarà offerto).

FIAT TERMINI IMERESE CHIUDE, OPERAI DISPERATI

L’andamento attuale di Wall Street potrebbe rimandare il verdetto a domani; per quanto si spera ancora in una direzione da seguire durante le prime ore di contrattazione di domani mattina, l’andamento del Dow Jones potrebbe non rivelare nulla aumentando l’attesa e chiudendo dove è ora, cioè prossimo alla parità. La perdita di 13230 darà invece un forte impulso negativo che si ripercuoterà a Piazza Affari domani mattina fin dalle prime battute.

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