Dati Macro USA deludono le Borse

Il calo delle vendite al dettaglio e dei prezzi alla produzione di Maggio 2012 costringe il Dow Jones Industrial Average ad un’apertura in leggero ribasso; i dati negativi, dovuti in gran parte alla componente energetica, non riescono però ad affondare definitivamente le speranze degli investitori che sulla scia del rialzo di ieri proseguono con gli acquisti a contrasto delle vendite della prima ora.

Il Dow Jones è ora prossimo alla parità; con un ribasso dello 0,08% l’indice si appresta a ribaltare la situazione portandosi in territorio positivo e tornando a puntare i 12600 punti entro la fine della giornata.

Europa positiva grazie a dati USA

Dopo giorni di perdite praticamente ininterrotte si intravede una luce sulle Piazze Europee, anche se in gran parte si deve all’andamento di Wall Street; le preoccupazioni per la Grecia insieme all’andamento controverso della Spagna ed alle elezioni in Francia hanno tenuto con il fiato sospeso gli investitori che seguono la zona Euro, pronti da un momento all’altro a lasciare la barca per cambiare orientamento.

Visti i risultati non sono state necessarie manovre particolari sui mercati, anche se molte posizioni sono state liquidate e questo ha fatto scattare poi gli acquisti “a prezzi scontati” da parte degli speculatori, che ancora intravedono qualcosa di positivo nel Vecchio Continente.

A rilanciare i mercati Europei arriva l’America; i dati USA sui sussidi settimanali di disoccupazione consentono al Dow Jones di aprire in territorio positivo puntando nuovamente al recupero di quota 13000 punti e consolidando la forza relativa di Wall Street rispetto agli altri mercati.

Dati USA affondano le Borse

Anche se durante la notte la situazione sui mercati asiatici andava verso la stabilità le contrattazioni in Eurozona proseguono all’insegna dei contrasti, tra paure e speranze degli investitori.

Da un lato oggi la giornata è inquieta grazie ad un report che ipotizza l’eventuale spaccatura dell’Euro e le conseguenze (devastanti) a livello mondiale, anche se a pesare sui mercati è il comparto bancario; il settore perde oltre il 4% mentre il FTSE-Mib si avvia alla chiusura di giornata con una perdita del 2,28%, annullando ogni possibilità di recupero e scendendo sotto al bottom del 27 Aprile scorso.

Dagli usa inoltre arriva un -1.5% sugli ordini di fabbrica a marzo, che risulta essere il peggior calo da tre anni a questa parte ed il Dow Jones sfiora quota 13200 punti. Il dipartimento del Commercio che ha diffuso il dato sensibile sottolinea che si tratta della peggior riduzione da marzo 2009 mentre a febbraio scorso gli ordini erano aumentati dell’1,1%. Il calo del 50% degli ordini degli aeromobili ha contribuito per la maggiore alla riduzione del dato, che comunque rispecchia nel complesso le aspettative degli analisti secondo i più.

PIL USA sotto le stime a 2,2%

Il primo trimestre negli USA si archivia con un PIL sotto le attese che si consolida a quota 2,2% contro una previsione del 2,5%. Il dato contrasta fortemente con il precedente periodo che aveva visto un +3% incoraggiante, mentre l’azionario riprendeva terreno e si consolidava sopra i 13000 punti con il Dow Jones.

L’avvio positivo di Wall Street tuttavia dimostra come il dato, sotto le attese, non ha inciso particolarmente in questa ultima seduta dell’ultima ottava di Aprile 2012; l’indice di riferimento si prepara a chiudere sopra a 13200 punti, consolidando il recupero di oltre 400 punti messo a segno dal bottom di Lunedì scorso, quando il Dow Jones era pesantemente scivolato sotto a quota 12900 spaventando gli investitori.

Dati USA negativi affondano Eurozona

Dati USA cambiano la giornata; dopo un’avvio positivo e un andamento incerto, il FTSE-Mib cede sotto la pressione sui bancari partita in USA, con la fiducia dei consumatori negli Stati Uniti in calo oltre le attese. L’indice a marzo è a quota 70.2 punti contro i 70.4 necessari per ottenere il consenso. Il calo dal mese precedente (71.6 punti) si riversa sulle Piazze Europee ed affonda i listini costringendo il fTSE-Mib ad un close inferiore alla soglia critica di un solo punto (16499 punti in chiusura di giornata).

La seduta di domani acquista un’importanza particolare; dopo le emissioni di titoli di Stato non entusiasmanti da parte di Italia e Spagna, l’attenzione è ancora rivolta ai debiti sovrani ed al problema del credito che ancora frena l’Euro. Nella giornata di domani sul listino italiano terremo sotto controllo Fondiaria-Sai, che catalizza sul book buona parte dell’attenzione mediatica, seguita solo da Fiat, intenta a consolidare il recupero dopo l’annunciato investimento di 1.1 miliardi di euro per la produzione.