Credito Bergamasco cede partecipazioni al Banco Popolare

banco-popolareIn data odierna, lunedì 19 luglio 2010, si è riunito il Consiglio di Amministrazione del Credito Bergamasco che, in particolare, ha deliberato per la cessione delle partecipazioni detenute in Aletti Gestielle Alternative SGR S.p.A., ed in Aletti Gestielle SGR S.p.A., al Banco Popolare. A darne notizia con una nota ufficiale è il Credito Bergamasco precisando che le partecipazioni oggetto di cessione riguardano il 21,20% del capitale sociale di Aletti Gestielle Alternative SGR S.p.A., ed il 12,99% del capitale sociale di Aletti Gestielle SGR S.p.A.. L’operazione, il cui perfezionamento è atteso entro l’estate, rientra nell’ambito degli obiettivi del Credito Bergamasco di focalizzarsi sul core business aziendale e, di conseguenza, ottenere dal capitale investito la massimizzazione del rendimento economico.

Trattandosi di una operazione di cessione infragruppo, rientrante quindi tra le operazioni con parti correlate ai sensi del Codice Civile, in corrispondenza dell’articolo numero 2391 bis, sia il Banco Popolare, che nel giugno scorso ha annunciato un accordo finalizzato all’acquisizione di una quota del capitale sociale della Cassa di Risparmio di Lucca Pisa e Livorno dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Lucca, sia il Credito Bergamasco si sono avvalsi, al fine di ottenere una valutazione in merito al valore delle partecipazioni oggetto di cessione, dell’advisor indipendente KPMG Advisory S.p.A..

Quest’ultima, nel redigere la perizia, ha fissato complessivamente in 18,8 milioni di euro il valore del 12,99% del capitale sociale di Aletti Gestielle SGR S.p.A., che a fine 2009 aveva un totale attivo di 103,1 milioni di euro e un patrimonio netto di 70,6 milioni di euro, e del 21,20% del capitale sociale di Aletti Gestielle Alternative SGR S.p.A., che a fine 2009 aveva un totale attivo di 22,8 milioni di euro ed un patrimonio netto pari a 15 milioni di euro. Tenendo conto dei valori di libro per le due partecipazioni, il Credito Bergamasco con una nota ha fatto sapere che l’operazione permetterà all’Istituto di andare a conseguire, a valere sull’esercizio di bilancio 2010, una plusvalenza lorda globale complessiva pari a 6,389 milioni di euro.

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