Come investire sul dollaro americano nel 2013

Da inizio anno il dollaro americano è tra le valute più acquistate sui mercati internazionali. La forza del biglietto verde riflette il maggiore tasso di crescita dell’economia americana rispetto ad economie ancora al palo come quella europea, giapponese e britannica. Inoltre, le incertezze legate all’area euro stanno spostando nuovamente flussi di denaro oltreoceano, in particolare sull’azionario. Non a caso Wall Street sta mettendo a segno performance in doppia cifra ed è sui massimi di sempre. E’ a livelli record anche la fiducia degli investitori sul futuro del dollaro americano.

Da un sondaggio effettuato da Bank of America Merrill Lynch è emerso che quasi tre quarti dei fund manager americani ssi aspettano che il dollaro aumenterà ancor di più il suo valore il prossimo anno. BofA ML ha raccolto il parere di 198 gestori di fondi di investimento, che controllano insieme qualcosa come 578 miliardi di dollari. In base alle rilevazioni effettuate sul finire della scorsa settimana, gli investimenti nell’azionario americano hanno toccato il valore più alto degli ultimi 9 mesi.

CIPRO DICE NO A PIANO ANTI-DEFAULT

Ciò dimostra ccome il denaro continua a finire in asset denominati in dollari Usa, sia azionario che obbligazionario. La conferma di questo trend arriva anche dall’ultimo outlook sugli investimenti di Abn Amro Private Banking: l’esposizione sull’equity a stelle e strisce è cresciuta al 44% dal 40% dell’ultimo quarter del 2012. La fiducia degli investitori americani è la conseguenza diretta delle continue buone indicazioni provenienti dai dati macroeconomici Usa, che portano a stimare un tasso di crescita maggiore nei prossimi mesi con successivo ampliamento del divario con altre aree economiche sviluppate.

COME FUNZIONANO I CARRY TRADE SULLO YEN

Tuttavia, dietro questo ottimismo si nasconde anche un dato statistico inquietante: l’ultima volta che i fund manager erano così euforici è stato poco prima del crack di Lehman Brothers. Ieri il dollaro americano è salito sui massimi da quasi 4 mesi sull’euro. La settimana scorsa ha segnato nuovi massimi sulla sterlina, che non si vedevano ormai dall’estate 2010, mentre da gennaio il guadagno nei confronti dello yen è stato superiore al 10%.

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