Come investire i soldi in Btp: guadagnare con i Titoli di Stato

Una forma di investimento a medio o a lungo termine, che offre la garanzia massima, quella statale, a fronte di un rendimento nominale fisso, pagamento degli interessi due volte l’anno, ovverosia ogni sei mesi, e massima liquidità di mercato sul MOT. Possiamo riassumerli così i Btp, Buoni del Tesoro Poliennali, titoli pubblici a medio ed a lungo termine che possono essere acquistati o attraverso le periodiche aste predisposte dal MEF, il Ministero dell’Economia e delle Finanze, oppure direttamente con acquisti sul MOT tutti i giorni di Borsa aperta. Ma come investire i soldi in Btp? E, soprattutto, quali rischi si corrono?

Ebbene, innanzitutto c’è da dire che uno dei fattori di rischio legati all’acquisto di un Btp è dato dalla sua durata residua; più lunga è la durata, più le oscillazioni di prezzo sul mercato sono ampie. Inoltre, la correlazione tra l’andamento dei Btp è quella dei tassi è la seguente: se i tassi di interesse salgono i prezzi di mercato dei Btp tendono a scendere, mentre se i tassi di interesse scendono i prezzi dei Btp salgono e, quindi, si vengono a generare delle potenziali plusvalenze per l’investitore.

Per chi vuole investire a medio termine sui Buoni del Tesoro Poliennali, non senza aver prima rilevato d’avere al riguardo un adeguato profilo di rischio con l’operazione da effettuare, può essere interessante valutare il Btp-1Ap14 3% che ha attualmente una durata residua pari a poco meno di tre anni, una cedola lorda semestrale all’1,50%, quindi il 3% lordo annuo, codice ISIN IT0004707995, ed un prezzo che al momento è poco sotto la pari.

Su scadenze dell’ordine dei dieci anni, è interessante, coi dovuti rischi sopra indicati, il Btp-1Fb20 4,5%, che ha una durata residua di circa nove anni, cedola annua al 4,5%, quindi il 2,25% semestrale, e codice ISIN IT0003644769. Ricordiamo al riguardo come la tassazione sugli interessi lordi sia al 12,5%. Con durata residua molto ma molto lunga c’è infine il Btp-1Fb37 4%, con codice ISIN IT0003934657, che offre a fronte dell’assunzione di un rischio elevato, proprio per effetto della duration, un tasso annuo nominale facciale al 4% per un prezzo di mercato che attualmente è molto sotto la pari, per la precisione a 81 al close dell’8 aprile 2011.

Se agli alti rendimenti si preferisce un basso rischio allora i Btp non sono certo i più indicati, ma tra i Titoli di Stato esistono alternative valide per tutti i profili di rischio, comprese soluzioni a tasso variabile che comprendono i vecchi CCT ed i nuovi CCTEu.

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