Come investire i soldi in CCTeu

Sono titoli pubblici italiani, a tasso variabile, con indicizzazione all’euribor, e staccano la cedola ogni sei mesi, quindi due volte l’anno. Stiamo parlando dei CCTeu, i Certificati di Credito del Tesoro indicizzati al tasso euribor; sono titoli di Stato acquistabili in asta, in base al programma di emissioni del MEF, il Ministero dell’Economia e delle Finanze, oppure acquistabili, ma anche vendibili, post-emissione, sul MOT, il Mercato Obbligazionario Telematico organizzato e gestito da Borsa Italiana S.p.A. I CCTeu sono stati introdotti di recente dal Tesoro in sostituzione ai CCT, i Certificati di Credito del Tesoro che, invece, risultano essere indicizzati, per quel che riguarda i rendimenti, all’andamento dei tassi offerti dai Bot, i Buoni ordinari del Tesoro. L’investimento nei CCTeu, al pari di Bot, Cct, Btp e Ctz, gode della garanzia massima, quella dello Stato italiano.

Attualmente sul MOT sono quotati due CCTeu, il Cct-Eu 15Dc15 Euribor 6M+0,80% ed il Cct-Eu 15Ot17 Euribor 6M+0,80%, rispettivamente con codice ISIN IT0004620305 e IT0004652175. Come si evince dalle sigle, le due emissioni pagano una cedola pari all’andamento del tasso euribor con scadenza a sei mesi più uno spread pari allo 0,80%. La prossima cedola, per il il Cct-Eu 15Dc15 Euribor 6M+0,80%, è già stata determinata ed è pari all’1,04%, mentre per il Cct-Eu 15Ot17 Euribor 6M+0,80%, allo stesso modo, la cedola è stata determinata ed è pari invece in questo caso all’1,016%.

A fronte di questa nuova categoria “europea” di CCT, i “vecchi” CCT, ovverosia quelli emessi in passato, restano chiaramente quotati regolarmente sul Mercato Obbligazionario Telematico (MOT) e continuano ad avere una liquidità tale che, per i risparmiatori interessati, si possono negoziare in acquisto o in vendita senza problemi. I vecchi CCT, per chi li possiede, infatti, continueranno a pagare le cedole a fronte, a scadenza, del rimborso del capitale investito alla pari, ovverosia a 100.

Per quanto riguarda il tasso fisso invece?

Se la preferenza del risparmiatore è invece orientata al tasso fisso, le emissioni di interesse riguardano Bot, Btp e Ctz, che rispondono ad una richiesta legata ad un profilo di rendimento meno variabile nel tempo.

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