Towers Watson Capital Markets, compagnia americana di consulenza globale, molto attiva soprattutto nella gestione dei rischi finanziari, ha completato il collocamento di ben 11,95 milioni di dollari in Catastrophe Bond: si tratta di una transazione molto importante per quel che concerne il mercato di riferimento, oltre che un impegno non indifferente da parte della società di New York. Nel dettaglio, questi titoli serviranno a fornire a una compagnia assicurativa della Florida il giusto accesso al segmento finanziario, il tutto attraverso la sottoscrizione del bond denominato Oak Leaf Re 2011-1, strumento in grado di coprire in modo perfetto diverse circostanze eccezionali.
Obbligazioni
Tenaga, i nuovi bond islamici saranno ventennali
Tenaga Nasional Bhd rappresenta la principale compagnia energetica di tutta la Malesia: l’espansione potrebbe continuare anche grazie all’offerta obbligazionaria che sta coinvolgendo questa stessa società, con ben cinque miliardi di ringgit di ammontare complessivo e una durata ventennale. La pianificazione prevede, inoltre, che la vendita di tali sukuk venga completata entro il prossimo mese di agosto, o al massimo a settembre, con il denaro che dovrebbe essere utilizzato anche per finanziare un nuovo impianto nello stato settentrionale del Perak. In effetti, l’utility in questione sta provvedendo ad incrementare la propria capacità energetica all’interno del territorio nazionale; in aggiunta, il debito a venti anni potrebbe rappresentare la soluzione ideale per alleviare le scorte di titoli di lunga data di cui gli assicuratori hanno assolutamente bisogno in questo momento.
Il terzo sukuk malese è un chiaro messaggio alla Idb
La giornata di giovedì scorso è stata davvero cruciale per il mercato dei sukuk e, in particolare, per i titoli governativi della Malesia: la chiusura definitiva delle tranche da due miliardi di dollari è stata perfezionata dalla Wakala Global Sukuk Berhad, compagnia che ha rappresentato di fatto il governo di Kuala Lumpur, confermando, tra le altre cose, dei rendimenti inferiori al prezzo guida. Si tratta, in pratica, del terzo bond sovrano per la nazione asiatica, una emissione che lancia un messaggio forte e chiaro agli altri paesi che fanno parte della Islamic Development Bank (Arabia Saudita, Libia, Iran, Egitto, Kuwait, Turchia, Qatar e Emirati Arabi Uniti). In effetti, l’impegno malese è davvero serio in questo senso e la concorrenza di nazioni più ricche e con maggiori risorse non sembra fare paura.
Montenegro: gli Eurobond potrebbero essere accantonati
La giovane repubblica del Montenegro ha già bisogno di somme importanti di denaro: non è infatti un caso se il governo di Podgorica ha appena avviato il processo legislativo volto ad ottenere un prestito da ben 85 milioni di dollari dalla Banca Mondiale. A cosa servirà tutto questo denaro? Il piccolo stato balcanico lo utilizzerebbe anzitutto per sostenere e puntellare il budget interno, fin troppo in difficoltà in questo preciso momento storico a causa degli effetti della crisi economica internazionale. Un metodo alternativo è già stato percorso: in effetti, lo scorso mese di settembre il paese aveva provveduto a emettere un Eurobond da duecento milioni di euro.
Sri Lanka: Rbs, Barclays e Hsbc per il bond sovrano
Il pool di istituti di credito scelto dalla banca centrale dello Sri Lanka è di sicuro prestigio: Hsbc, Bank of America, Royal Bank of Scotland e Barclays ne fanno infatti parte e avranno il compito di gestire nel dettaglio la futura emissione del bond sovrano cingalese. Le aspettative della nazione asiatica sono moderatamente ottimiste, in effetti si parla di un miliardo di dollari in titoli, con una probabile scadenza decennale e il ritiro di alcuni prestiti lanciati negli ultimi anni. L’annuncio è giunto direttamente dal governatore della banca, Ajith Nivard Cabraal: a suo parere, vi saranno a breve degli incontri per discutere i dettagli della quotazione, ma saranno soprattutto le banche citate in precedenza a guidare il paese.
Messico: alti rendimenti per i bond del Grupo Posadas
I costi relativi all’indebitamento del Grupo Posadas stanno crescendo fino ai livelli di quattro mesi fa: l’operatore alberghiero messicano ha infatti deciso di avvalersi di un advisor finanziario per valutare quali sono le opzioni più opportune per ridurre il proprio deficit. In questo modo, il rendimento dei bond denominati in dollari e in scadenza nel 2015 è riuscito a salire di cinquantaquattro punti base (+0,54%), attestandosi lo scorso mese al 10,10%. Intanto, il ritorno economico medio del debito ceduto dalle compagnie del Messico è aumentato dello 0,25%, almeno secondo quanto registrato da JPMorgan Chase. I titoli di Posadas sono giunti fino a un ammontare complessivo di 9,5 miliardi di pesos (circa 813 milioni di dollari), segno che il paese centroamericano sta vivendo una fase di rallentamento per quel che concerne la propria economia.
Banca Tercas: conosciamo meglio i bond 105 Emissione
La Cassa di Risparmio della Provincia di Teramo è il gruppo abruzzese meglio conosciuto col nome di Banca Tercas: le sue attività sono iniziate nel 1939, quando le casse di risparmio di Atri e Nereto si sono fuse per dar vita a questa realtà. Si tratta, in pratica, di un istituto molto attento alle vocazioni locali, dunque non deve stupire più di tanto il suo profondo radicamento al territorio. Il nome di questa banca è tornato alla ribalta pochi giorni fa, quando sono state lanciate delle interessanti obbligazioni che andranno a rimpolpare il segmento di Borsa Italiana. Di cosa si tratta esattamente? La denominazione ufficiale di questi bond è quella di Banca Tercas 2011/2013 TV 105 Emissione, mentre il codice Isin di riferimento è IT0004680796; i titoli in circolazione sono quattrocento e la modalità di negoziazione scelta è quella del corso secco.
Obbligazione Mediobanca MB2: il gran ritorno
Dopo il grande successo di “MB1”, Mediobanca torna a grande richiesta con una nuova obbligazione, la “MB2”, sottoscrivibile anche in questo caso solo ed esclusivamente attraverso i canali di CheBanca!, la Banca per tutti del Gruppo quotato in Borsa a Piazza Affari. “MB2” è un’obbligazione con il tasso fisso, con durata pari a cinque anni, ed una cedola lorda annua al 3,70%, corrispondente ad un tasso annuo netto del 3,23%. L’obbligazione, il cui emittente è proprio Mediobanca S.p.A., si può sottoscrivere, previa chiaramente la lettura del Prospetto Informativo, solo per chi è titolare del prodotto Conto Titoli CheBanca!. Il periodo di sottoscrizione delle obbligazioni, aventi codice ISIN IT0004743875 va dall’1 luglio del 2011 al 29 luglio del 2011 salvo la chiusura anticipata dell’offerta. La sottoscrizione può avvenire, da parte dei clienti di CheBanca!, online, dalla propria area riservata, oppure recandosi presso le filiali dell’Istituto. La durata dell’obbligazione denominata “Mediobanca MB2” è pari, come sopra accennato, a cinque anni, dal 16 agosto del 2011 al 16 agosto del 2016 a fronte di un rating dell’emittente che è pari a “A+” assegnato dall’Agenzia Standard&Poor’s.
Lettonia: ancora incertezza sulla scelta dei bond internazionali
Il ritorno della Lettonia al mercato delle obbligazioni è previsto per gli ultimi mesi di quest’anno o al massimo per l’inizio del 2012: la scelta si basa in larga misura sulla vendita positiva di ben cinquecento milioni di dollari relativi al debito governativo, operazione che è stata perfezionata nel corso di questo mese. L’annuncio giunge direttamente dal primo ministro, Valdis Dombrovskis. La nazione baltica, la quale beneficia ancora di un prestito sostanzioso da parte dell’Unione Europea e del Fondo Monetario Internazionale (si tratta dei 7,5 miliardi di euro stanziati nel 2008), dovrà far fronte ai propri problemi di deficit entro il prossimo anno, oltre a ridurre l’inflazione a dei livelli che le consentano di accedere all’area dell’euro entro il 2014.
Nigeria: Eurobond al 6,39%, meno che in Ghana e Gabon
Africa e finanza, ci sono occasioni propizie per gli investitori? Il continente “nero” non brilla certo per le proprie performance economiche, molti stati vivono in situazioni di estrema povertà, ma le emissioni finanziarie sono ovviamente presenti anche da queste parti, basta saper cogliere al volo l’opportunità migliore: l’esempio più interessante di questi ultimi tempi è offerto dalla Nigeria. La repubblica federale in questione, la quale è anche il paese africano più popoloso in assoluto, ha lanciato degli Eurobond con scadenza decennale (l’anno di riferimento è quindi il 2021) e con un rendimento complessivo del 6,75%. Inoltre, l’ammontare dell’offerta è di cinquecento milioni di dollari; l’intento del governo di Abuja è sostanzialmente quello di sondare i migliori mercati finanziari a livello internazionale, dunque l’Europa viene considerato uno di questi.
Nepal: la banca centrale quota bond in scadenza nel 2016
Del Nepal come paese si parla sempre molto poco, meno che mai delle sue vicende finanziarie. Eppure, qualche spunto interessante può giungere anche da questo stato asiatico incastonato tra Cina e India: la banca centrale sta infatti emettendo l’ultimo lotto di obbligazioni, le quali vantano un rendimento pari al 10% e un trend crescente per quel che concerne il tasso di interesse, un elemento sicuramente appetibile per i potenziali sottoscrittori. Il portavoce dell’istituto, Bhaskarmani Gyawali, ha chiaramente spiegato che questa specifica quotazione è volta soprattutto a sondare il mercato di riferimento. Nel dettaglio, si tratta dei National Saving Bonds 2073, mentre l’importo complessivo è di 6,68 miliardi di rupie nepalesi (circa 65 milioni di euro): la maturazione vera e propria avverrà nel 2016, più precisamente nel mese di luglio.
McDonald’s, nuova offerta di Dim Sum Bond
I Dim Sum Bond prendono il nome da una prelibatezza della cucina cinese, ma i riferimenti culinari terminano qui: si tratta, infatti, di titoli obbligazionari che sono denominati in yuan e quotati presso la Borsa di Hong Kong. Tra le società che si stanno maggiormente segnalando per tali offerte c’è sicuramente McDonald’s, la celebre multinazionale attiva nel campo della ristorazione. La compagnia americana si sta avventurando nel secondo lancio in assoluto di tali bond, ma come si spiega tanto interesse per la Cina e l’ex colonia britannica? L’unico precedente è datato 2010, quando venne proposto un bond con scadenza a tre anni e un importo complessivo di duecento milioni di yuan.
Amgen vende tre miliardi di dollari in obbligazioni
Amgen Inc., principale azienda al mondo per quel che concerne la biotecnologia, si rivolge al segmento obbligazionario per riuscire a finanziare il proprio debito: in effetti, la società di Thousand Oaks è pronta vendere ben tre miliardi di dollari in titoli obbligazionari, con scadenze piuttosto diversificate, vale a dire cinque, dieci e trentuno anni, il tutto con l’intento già precisato, oltre a quello di riacquistare azioni proprie e i dividendi trimestrali. Non c’è comunque molta sorpresa tra gli addetti ai lavori, visto che già ad aprile la compagnia californiana aveva annunciato di voler avviare il versamento del primo dividendo. Tra l’altro, i titoli azionari hanno fatto registrare un rialzo di ventisette punti percentuali dal 2005 ad oggi, mentre i rendimenti dei bond sono calati fino all’attuale 3,69%, secondo quanto rilevato da Bank of America Merrill Lynch.
Obbligazione Mediobanca MB1 a ruba
“Sold Out“. E’ questo il messaggio che attualmente si legge sul sito Internet di CheBanca! relativamente al collocamento di un’obbligazione a tasso fisso, con durata pari a tre anni, ed una cedola lorda annua al 3,51%, che corrisponde ad un tasso annuo netto del 3,07%. Le richieste da parte di investitori e risparmiatori hanno infatti coperto l’offerta, ragion per cui, sempre dal proprio sito Internet, CheBanca! ha dato appuntamento alla prossima emissione. L’obbligazione, lo ricordiamo, è la prima con richieste che si potevano presentare solo ed esclusivamente attraverso i canali di CheBanca!, la Banca per tutti del Gruppo Mediobanca, con il Conto Titoli CheBanca! quale deposito d’appoggio.