Gli Emirati Arabi Uniti sono più che mai vicini alla bozza finale delle proposte di regolamento relative all’industria nazionale dell’asset management: si tratta di un segmento in costante crescita e quindi questo passaggio viene visto come una svolta fondamentale per aumentare la confidenza e la fiducia degli investitori nei confronti di questo mercato. La predisposizione delle regole spetta alla Securities and Commodities Authority, la quale sta analizzando nel dettaglio come migliorare e perfezionare i fondi comuni di investimento del paese. Dunque, sono previste anche molte consultazioni con le principali società coinvolte in tal senso. La prima bozza in ordine temporale è stata presentata nel corso del mese di aprile, mentre la versione definitiva e finale sarà presentata a luglio, dunque siamo proprio in prossimità dell’evento.
Investimenti News
Banco Santander: il covered bond ha avuto scarso successo
L’ultimo covered bond emesso da Banco Santander dimostra come più del nome prestigioso di un istituto contino le reali condizioni di salute del paese di appartenenza: non è infatti un mistero che la Spagna stia vivendo un momento difficile dal punto di vista finanziario, dunque non deve sorprendere più di tanto se questo prodotto non abbia ricevuto l’interessamento che ci si poteva aspettare a un primo impatto. Ma soltanto il 50% del valore totale (circa un miliardo di euro) è stato acquisito dagli investitori obbligazionari. C’è anche dell’altro, magari qualche condizione che ha fatto storcere il naso?
Astaldi: maxi-commessa in Russia
Nuova commessa corposa in casa Astaldi. Nella giornata di ieri, venerdì 10 giugno 2011, infatti, la società quotata in Borsa a Piazza Affari, e specializzata nelle grandi opere di ingegneria, ha annunciato d’essersi aggiudicata in Russia un contratto avente un controvalore complessivo pari a 700 milioni di euro. Trattasi, nello specifico, dell’acquisizione dei lavori per andare a realizzare, a San Pietroburgo, il nuovo terminal internazionale dell’aeroporto. La commessa, per la quale Astaldi è in quota al 50%, è stata acquisita attraverso la joint venture con la IC Ictas, società di costruzioni turca, e per iniziativa del committente NCG, Northern Capital Gateway, che è un consorzio internazionale al quale partecipano Copelouzos Group, VTB Capital e Frankfurt Airport Group, operatore leader a livello internazionale nella gestione aeroportuale.
Dexia Crediop: tasso fisso per l’avventura nel Mot
La giornata di lunedì prossimo, 13 giugno 2011, vedrà ancora una volta come protagonista Borsa Italiana e uno dei suoi segmenti principali, il Mercato Telematico delle Obbligazioni (Mot): saranno infatti avviate le negoziazioni di un nuovo bond a tasso fisso, emissione che riguarderà da vicino Dexia Crediop, l’istituto nato nel 1999 dalla fusione tra la belga Dexia e il Consorzio di Credito per le Opere Pubbliche (Crediop). Con quale tipo di titolo avranno a che fare gli investitori? La denominazione precisa è “Serie Ordinaria n. 6 Tasso Fisso 5% 2011-2017”, mentre il codice Isin di riferimento sarà IT0004729452. Si tratta del classico bond da negoziare a corso secco e che andrà a prevedere un valore nominale unitario di mille euro: dato che le obbligazioni in questione sono 300mila, allora il valore complessivo dei prodotti in circolazione ammonterà a trecento milioni di euro.
Londra e Lussemburgo si contendono le quotazioni di sukuk
Londra e Lussemburgo, apparentemente si tratta di due città che non hanno nulla in comune: eppure, qualche punto di contatto c’è, specialmente se si osservano da vicino le attività che vengono svolte nelle rispettive borse valori. Il London Stock Exchange e il Luxembourg Stock Exchange hanno infatti intrapreso una battaglia amichevole per quel che concerne i fondi islamici di investimento e i sukuk, i titoli obbligazionari rispettosi della religione musulmana. Questa “sfida” è apparsa evidente qualche giorno fa, quando la borsa britannica ha annunciato pubblicamente la quotazione di due nuovi sukuk. Il totale in questione è ora pari a trentatre titoli, per un importo complessivo pari a 19,4 miliardi di dollari: le ultime conquiste riguardano un certificato della IDB Trust Services (750 milioni di dollari) e quelli della SIB Sukuk Company II Limited (altri 400 milioni). La piazza finanziaria del Granducato non è stata da meno, in particolare con l’ultima negoziazione di un bond della Islamic Development Bank.
Trading online BancoPosta
Se con Poste Italiane pensate solo di voler spedire raccomandate e pacchi, vi sbagliate di grosso. Oramai da diversi anni il colosso postale a controllo pubblico si è trasformato in tutto e per tutto in una banca attraverso un’ampia offerta di prodotti finanziari, dai mutui ai prestiti, e passando per i conti correnti ed i finanziamenti. Ed ora, in accordo con quanto si legge sul sito Internet di Poste Italiane, arriva anche il Trading online BancoPosta, il servizio che permette di andare a comprare e vendere, rigorosamente seduti davanti al proprio personal computer, oltre ottomila strumenti finanziari quotati in Italia ed all’estero. Stiamo parlando, in particolare, di titoli di Stato, obbligazioni, azioni, ma anche certificates ed ETF. Inoltre, aggiunge Poste Italiane, direttamente online il titolare del servizio può anche andare a sottoscrivere sia le obbligazioni, sia i certificates di BancoPosta.
Kansai Electric: la crisi nucleare blocca le nuove obbligazioni
Kansai Electric Power può essere definita una delle principali “vittime aziendali” della crisi nucleare giapponese: la compagnia nipponica, conosciuta anche come Kanden, ha infatti deciso di posticipare a data da destinarsi la vendita dei bond decennali che erano previsti per questo mese. La scelta è dovuta, in particolare, dai rendimenti economici eccessivamente alti delle utilities nazionali, il che equivale a dire che i rischi di un default sono davvero molto vicini. L’azienda di Osaka ha precisato di aver cambiato idea in merito a questa cessione obbligazionaria alla luce delle condizioni di mercato attuali, le quali stanno cambiando in maniera fin troppo rapida. L’annuncio ufficiale è giunto anche da Nomura Holdings, la società che era incaricata della gestione finanziaria dell’operazione insieme ad altri quattro istituti di credito.
Banca di Palermo: canone ridotto per il Conto Tuo Famiglia
Tra le offerte bancarie più adatte alle famiglie si può inserire sicuramente il conto corrente che è stato messo a disposizione dalla Banca di Palermo: l’istituto siciliano, parte integrante del vasto gruppo Banca Sella, ha infatti predisposto il Conto Tuo Famiglia, il quale si presenta in maniera tale da venire incontro alle principali esigenze finanziarie dei nuclei italiani. Quali elementi peculiari compongono questo prodotto? Anzitutto, verranno resi più agevoli e praticabili i servizi assicurativi e quelli relativi al trasferimento del conto da una banca all’altra. Per quel che riguarda il conto vero e proprio, invece, c’è da dire che si può risparmiare parecchio per quel che riguarda il canone da versare ogni singolo mese; in effetti, i 2,50 euro rappresentano un prezzo vantaggioso rispetto ad altre proposte simili, ma le utilità non finiscono qui. L’ambito assicurativo è sicuramente quello più interessante.
Autogrill: concessioni, rinnovi negli Usa
Nuovi rinnovi ed estensioni contrattuali, negli Stati Uniti, attraverso la HMSHost, per il Gruppo quotato in Borsa a Piazza Affari Autogrill. La società, in particolare, ha esteso in anticipo il contratto, nell’Ohio, per l’aeroporto di Port Columbus, per le attività di food & beverage, mentre per lo scalo di Salt Lake City, nell’Utah, il Gruppo Autogrill ha rinnovato, per ben 24 punti vendita, due concessioni di ristorazione e retail. Secondo quanto recita un comunicato ufficiale emesso dalla società quotata in Borsa a Piazza Affari, presso lo scalo di Salt Lake City è stata rinnovata la concessione per 9 punti vendita retail, e 15 di ristorazione; nel dettaglio, le attività reatil, in base ai nuovi accordi, sono state rinnovate e quindi confermate in concessione fino al 2018, quindi per 7 anni, mentre quelle di food & beverage hanno durata fino all’anno 2021. Considerando, nell’anno 2013, le concessioni a regime, il Gruppo Autogrill stima che si andaranno a generare annualmente ricavi per quasi 10 milioni di dollari americani per le attività retail, ed oltre 20 milioni di dollari americani per quelle della ristorazione.
Perù, bond in rialzo dopo la vittoria elettorale di Humala
La vittoria elettorale di Ollanta Humala nelle presidenziali peruviane ha influito enormemente anche sull’andamento dei titoli obbligazionari del paese denominati in dollari: i bond in questione hanno infatti conseguito dei ricavi importanti, grazie soprattutto a Credit Suisse e Royal Bank of Scotland, le quali hanno raccomandato gli strumenti in questione. Humala, il quale ha sconfitto la giovane sfidante Keiko Fujimori, ha già fatto sapere di voler emulare le politiche finanziarie adottate dall’ex presidente brasliano Luiz Inacio Lula da Silva. C’è da dire, in tal senso, che il Perù sta espandendo la propria economia a un ritmo superiore al 7%, una percentuale che resiste da almeno tredici mesi e che rappresenta uno dei migliori risultati dell’America Latina.
Rbs propone le nuove obbligazioni Obiettivo 6%
Royal Bank of Scotland punta con decisione sul settore obbligazionario. L’ultima proposta in ordine temporale dell’emittente scozzese è infatti incentrata su dei bond specifici in grado di garantire un rendimento annuo piuttosto interessante: si tratta di Obiettivo 6%, titoli finanziari che prevedono un funzionamento particolare. Nel dettaglio, questi strumenti possono essere acquistati e ceduti tranquillamente in qualsiasi istituto di credito del nostro paese. Queste obbligazioni di tipo “senior”, vale a dire quelle che consentono un rimborso del capitale e degli interessi in via prioritaria rispetto, ad esempio, ai bond subordinati, sono negoziabili anche prima della scadenza che è stata prefissata e sono quotate nel Mercato Telematico delle Obbligazioni di Borsa Italiana. Inoltre, volendo citare altre caratteristiche interessanti, la liquidità è esposta da Banca Akros, mentre l’investimento minimo deve essere necessariamente di mille euro.
Regione Toscana: i contratti dei Galileo Bond saranno annullati
Forse Galileo Galilei sarebbe stato orgoglioso di vedersi intitolare addirittura dei bond, ma questi prodotti non hanno avuto in verità molta fortuna: è vero che la Regione Toscana ha garantito tutti i versamenti alle banche per quel che riguarda gli strumenti derivati in questione per la prossima scadenza del 12 giugno, ma questa stessa giunta ha anche deciso di annullare i contratti relativi a tale sottoscrizione. I Galileo Bond furono emessi nel 2002 e probabilmente nessuno si aspettava i problemi sorti nel corso di tutti questi anni. Nello specifico, si tratta di obbligazioni a garanzia dei contratti posti in essere dalla stessa Toscana con istituti di credito di livello internazionale, vale a dire Merrill Lynch, Deutsche Bank e Ubs. Che cosa non ha funzionato esattamente?
Methorios Capital: CdA delibera aumento di capitale
Un aumento di capitale, per un controvalore pari a 10 milioni di euro, con esclusione del diritto di opzione e riservato interamente alla società EB Finance S.A.. Questo è quanto in particolare in data odierna, lunedì 6 giugno del 2011, ha deliberato il Consiglio di Amministrazione di Methorios Capital S.p.A., società specializzata nelle operazioni di finanza straordinaria per le piccole e medie imprese, e quotata sul mercato AIM Italia organizzato e gestito da Borsa Italiana S.p.A.. A darne notizia è stata proprio Methorios Capital nel precisare come la delibera del Consiglio di Amministrazione faccia seguito alla delega che allo stesso CdA è stata attribuita il 24 maggio del 201o dall’Assemblea degli azionisti della società che per l’occasione si era riunita in sede straordinaria.
Sukuk: Al Tamimi guida la prima emissione giordana
L’emissione obbligazionaria di cui è stata protagonista Al Tamimi & Company, società legale con diverse sedi negli Emirati Arabi, Arabia Saudita e Kuwait, verrà sicuramente ricordata negli annali della finanza islamica: la compagnia di Dubai è coinvolta nella prima transazione di sukuk in Giordania (una delle tante sedi è proprio Amman), con una doppia gestione finanziaria da parte degli uffici giordano-iracheni. Questa offerta, la cui chiusura definitiva è avvenuta lo scorso 1° marzo, è stata perfezionata presso il Gabinetto ministeriale di Amman ed ha anche approvato una serie di esenzioni fiscali per quel che riguarda i bond relativi ad Al Rajhi Cement.