Etf: puntare sui rialzi del mercato brasiliano

brazil-flag1-300x240Il Brasile, uno dei perni centrali del gruppo economico dei principali paesi emergenti Bric (Brasile, Russia, India e Cina) può rappresentare, senza dubbio, un’interessante opportunità per gli investitori internazionali: questo fattore è stato ben compreso da BNP Paribas, la quale ha messo a disposizione proprio un apposito strumento, vale a dire l’EasyETF DJ Brasil, il quale consente di beneficiare in maniera completa dei rialzi del mercato della nazione sudamericana, spesso contraddistinto da una forte volatilità. La struttura di questo prodotto è abbastanza semplice, visto che viene a comporsi di un indice sottostante, il Dow Jones Brazil 15 TR, con al suo interno le quindici società che possono vantare la maggiore capitalizzazione nel mercato in questione. La crescita del Brasile, dopo gli ottimi exploit del 2009, dovrebbe continuare anche nel corso di quest’anno, grazie soprattutto alle ricchezze del sottosuolo e alla conseguente fiorente produzione ed esportazione di materie prime.

 

Sorin: Piano Strategico 2010-2014

piazza-affariIl 2009 per il Gruppo Sorin si è chiuso, dal fronte della redditività, in maniera diametralmente opposta rispetto all’anno precedente; nel 2008, infatti, la società aveva archiviato l’esercizio annuale con una perdita pari a ben 37,1 milioni di euro, mentre il 2009 si chiude con un utile netto che è stato pari al 3,4% del giro d’affari e pari nello specifico a 23,2 milioni di euro. Il tutto grazie a ricavi che lo scorso anno sono allo stesso modo cresciuti, del 5,2%, a 689 milioni di euro ed a fronte di un indebitamento finanziario che è sensibilmente migliorato passando dai 253,1 milioni di euro al 31 dicembre 2008 ai 181,6 milioni alla fine dello scorso mese di dicembre. Forte crescita per Sorin anche per quel che riguarda il risultato derivante dalle attività di funzionamento: si è infatti passati dai 0,5 milioni di euro del 2008 ai ben 26,6 milioni  di euro nell’anno 2009.

Fastweb: precisazioni su operazioni crediti IVA

fastweb-decoderFastweb in data odierna è intervenuta con una nota ufficiale contestando la fondatezza di alcuni lanci da parte delle Agenzie di Stampa su presunti prestiti concessi dal colosso bancario europeo Unicredit Group, per un importo pari a 100 milioni, offrendo in garanzia dei crediti sull’imposta sul valore aggiunto (Iva). Il secondo operatore italiano di telefonia fissa ha sia contestato la fondatezza dei contenuti di queste notizie, sia riaffermato il fatto d’aver sempre pagato regolarmente l’Iva ai propri fornitori. Negli anni scorsi i rapporti con Unicredit ci sono stati, ed in particolare con Unicredit Factoring, ma in merito Fastweb ha precisato che l’operazione, nell’anno 2005, ha riguardato la cessione di crediti IVA pagata su investimenti fino all’anno 2004, ragion per cui trattasi di un’operazione di natura completamente diversa rispetto a quella per la quale, lo ricordiamo, è in corso un’indagine che ha coinvolto gli ex dirigenti di Fastweb ed anche la società controllata da Telecom, Telecom Sparkle.

Etc: Etf Securities aumenta l’offerta di prodotti

international_currency_300x300Sarà Deutsche Bourse la piazza principale in cui Etf Securities provvederà ad ampliare la propria piattaforma di Exchange Traded Currency; in particolare, è in previsione il lancio di dieci nuovi prodotti finanziari cosiddetti “euro-based, esposti dunque in maniera più o meno rischiosa nei confronti della moneta unica europea, ma non solo. Il riferimento andrà alle valute del G-10 e vi sarà, inoltre, una forte esposizione anche ai tassi di interesse locali. La quotazione sul mercato tedesco dimostra in maniera chiara come Etf Securities voglia puntare con decisione sul paese teutonico: le previsioni, in questo senso, parlano già di 114 Etc su commodity e 11 Etf quotati su Xetra (il sistema internazionale di scambi elettronici che ha sede a Francoforte), con un volume di affari che dovrebbe aggirarsi attorno ai 160 milioni di dollari. Che caratteristiche avranno questi nuovi strumenti?

 

Akros: utile in rialzo grazie all’obbligazionario

akrosSono stati sostanzialmente due i fattori che hanno influito sugli ottimi conti che Banca Akros ha fatto registrare nel corso del 2009: oltre allo scudo fiscale, infatti, c’è da sottolineare il ruolo svolto dal mercato obbligazionario. Akros, banca d’investimento che fa parte del gruppo Bpm (Banca Popolare di Milano) ha messo a segno, infatti, un aumento dell’utile netto pari a ben 37 punti percentuali, trascinando verso l’alto anche la redditività, il margine di intermediazione e la solidità del patrimonio. Come hanno anche confermato i vertici dell’istituto, questi risultati così interessanti sono il frutto di attente strategie di potenziamento dell’area delle obbligazioni. Cosa c’è dunque di così speciale nei prodotti finanziari di Banca Akros? C’è da dire che il market making e l’intermediazione dei titoli sono due dei settori principali in questo senso, visto che si è potuto beneficiare delle forti compravendite di bond sul mercato primario e su quello secondario.

Enel: dividendo esercizio 2009 a 0,25 euro per azione

enel-obbligazioniIl Consiglio di Amministrazione di Enel, a valere sull’esercizio 2009, ha proposto all’Assemblea l’approvazione di un dividendo pari a 0,25 euro per azione; a tal fine il CdA ha convocato l’Assemblea degli Azionisti Enel il 27 aprile prossimo, in prima convocazione sia per la parte ordinaria, sia per quella straordinaria. Oltre all’approvazione della distribuzione del dividendo, l’Assemblea di Enel sarà tra l’altro chiamata ad approvare il bilancio di esercizio ed il pagamento di cedole per complessivi 2,35 miliardi di euro; il dividendo Enel corrisponde a circa il 60% dell’utile netto consolidato ordinario della società che per Enel è stato infatti pari a circa quattro miliardi di euro. Relativamente all’esercizio 2009, Enel ha già pagato il 26 novembre scorso un acconto sul dividendo pari a 0,10 euro per azione, ragion per cui ora gli azionisti dovranno incassare un dividendo a saldo pari a 0,15 euro per azione. Ebbene, a tal fine il Consiglio di Amministrazione di Enel ha proposto all’Assemblea degli Azionisti di pagare la cedola il 24 giugno prossimo con data di stacco fissata per il 21 giugno 2010.

Risparmio famiglie: assicurazioni vita e depositi in crescita

risparmio-famiglieAlla fine del terzo trimestre dello scorso anno le famiglie italiane avevano circa un terzo delle proprie attività finanziarie, il 30,6% per la precisione, in depositi bancari, monete e biglietti. A rilevarlo, in base agli ultimi dati disponibili, è stata l’ABI, Associazione Bancaria Italiana, nel suo Rapporto mensile relativo al mese di marzo 2010; la variazione tendenziale di questi asset registra un incremento del 4% a fronte di un totale delle attività finanziarie che, sempre nel terzo trimestre del 2009, sono aumentate del 3% nei dodici mesi e rappresentano una quota pari ben 3.479,9 miliardi di euro, ovverosia il 226,2% del prodotto interno lordo italiano. E se il 30,6% degli asset delle famiglie è suddiviso tra depositi, monete e banconote, un’altra buona fetta, pari al 16,7%, si trova “investita” nel trattamento di fine rapporto (Tfr), nei fondi pensione e nelle assicurazioni del ramo vita.

Fotovoltaico: Kerself, forte sviluppo business e mini cedola

kerself-fotovoltaicoIl 2009 per il Gruppo Kerself, società italiana leader nel settore del fotovoltaico, e quotata a Piazza Affari, s’è chiuso nel segno della crescita, dell’espansione, e della redditività, e con indicatori economici in forte ascesa. Come diretta conseguenza, il Consiglio di Amministrazione della società ha proposto la distribuzione di un dividendo pari a 0,01 euro per azione da mettere in pagamento, dopo l’approvazione da parte dell’Assemblea, in data 27 maggio con data stacco della cedola fissata per il 24 maggio del 2010. Entrando nel dettaglio dei conti 2009, il valore della produzione di Kerself è cresciuto del 64,2% a fronte di un forte incremento della marginalità, e di un risultato netto che, considerando le attività di funzionamento, è cresciuto del 102% a 14,6 milioni di euro rispetto al 2008; prima delle imposte, invece, il risultato consolidato di Kerself si è attestato a 23,8 milioni di euro con un balzo del 141,8% rispetto all’anno precedente.

Unicredit: dividendo 2010 per azioni ordinarie e risparmio

aumento-capitale-unicreditUnicredit Group quest’anno pagherà la cedola, sia per le azioni ordinarie, sia per quelle di risparmio; questo è infatti l’orientamento del Consiglio di Amministrazione del colosso bancario europeo che, al riguardo, proporrà all’Assemblea dei Soci, in sede ordinaria, l’approvazione relativa alla distribuzione di un dividendo pari a 3 centesimi di euro per le azioni ordinarie, e di 4,5 centesimi di euro per le azioni a risparmio di Unicredit Group. La decisione di distribuire il dividendo cash per entrambe le categorie di azioni è diretta conseguenza dei dati 2009 approvati dal Consiglio di Amministrazione, e caratterizzati sia da un progressivo miglioramento dei costi, sia al rafforzamento della struttura del capitale e dello stato patrimoniale del Gruppo bancario. Nel dettaglio, l’utile netto nell’esercizio 2009 è stato pari per il Gruppo a ben 1,70 miliardi di euro a fronte di un risultato di gestione cresciuto, anno su anno, del 20,3%, ed un margine di intermediazione in salita del 2,6%; il tutto, come accennato, a fronte di un calo dei costi operativi, anno su anno, dell’8,2%, e di un rapporto costi ricavi che per l’anno scorso si è attestato al 55,6%.

Investhedge Awards: trionfo del fondo della famiglia Manuli

f_EManuliL’Investhedge Awards statunitense non è mai stato troppo foriero di successi per quel che riguarda l’Italia; ma in quest’ultima occasione è giunta finalmente anche l’occasione per il nostro paese, visto che nella categoria Global Equity Award è stato premiato Hedge Invest Global Fund, vale a dire il fondo gestito dal Elisabetta Manuli. Questo trionfo è stato possibile grazie soprattutto all’ottimo 2009, chiuso con un rendimento medio pari al 16,94%; il premio relativo al fondo dell’anno è andato invece ad Aurora Investment Management, che è riuscita a bissare l’esperienza di sette anni fa. C’è comunque da dire che non si è trattato di una selezione facile, visto che la giura ha dovuto cercare degli investimenti da premiare attraverso un calcolo del net asset value molto più difficile rispetto a quanto successo in passato. Quest’anno, poi, è stato aggiunto un nuovo criterio per la selezione, dato che gran parte dei fondi avevano fatto ricorso a tutti gli strumenti possibili per evitare le perdite derivanti dalla crisi economica: in tal senso, i prodotti finanziari dovevano essere posizionati all’interno del 10% del loro high water marks (non si prelevano dai fondi nuove commissioni di performance, fino al momento in cui non sono state recuperate le perdite registrate in precedenza).

 

Bper: utile 2009 in flessione, dividendo a 0,15 euro per azione

etf-piazza-affariIl Consiglio di Amministrazione della Banca Popolare Popolare dell’Emilia-Romagna (Bper) ha proposto all’Assemblea l’approvazione di un dividendo, in pagamento per quest’anno, ed a valere sul bilancio 2009, pari a 0,15 euro per azione. Questo dopo che il CdA ha approvato il progetto di bilancio 2009, caratterizzato da un utile netto complessivo che, pari a 169,5 milioni di euro, si è attestato in flessione del 18,8% rispetto all’esercizio annuale precedente, ma contestualmente, con una crescita del 14,5%, l’Istituto ha conseguito un buon incremento del margine di intermediazione. A commento dei dati, il Gruppo Bper ha sottolineato come, nonostante un 2009 caratterizzato da una generalizzata recessione economica, l’andamento della gestione della Banca si sia confermato solido; l’utile infatti si è ridotto nell’anno di solo l’8% se si vanno ad escludere effetti non ricorrenti come quelli negativi di Italease ed a parità di perimetro di consolidamento. Gli impieghi alla clientela hanno fatto registrare un balzo del 13% a 45,4 miliardi di euro, che corrispondono, sulla base del perimetro di consolidamento costante, ad un incremento del 7,6%.

Italcementi: debutto con grande successo sul mercato Eurobond

italcementiNell’ambito del programma Euro Medium Term Note, comunicato al mercato lo scorso 5 marzo, il Gruppo Italcementi ha reso noto in data odierna d’aver collocato, presso investitori istituzionali, un prestito obbligazionario per un importo nominale di 750 milioni di euro a fronte di un’offerta che ha superato la soglia dei 4 miliardi di euro, ovverosia oltre cinque volte il quantitativo offerto. Per il Bond a tasso fisso, con taglio minimo da 50 mila euro, collocato in data odierna, è stato fissato, a fronte di una cedola annuale lorda al 5,375%, un prezzo di emissione pari a 99,223. Il prestito obbligazionario ha una durata pari a dieci anni: dal 19 marzo 2010, data di regolamento, al 19 marzo 2020; i titoli, la cui emissione è stata effettuata Italcementi Finance S.A., la controllata transalpina del Gruppo Italcementi, nonché società di diritto francese, saranno oggetto di regolare quotazione presso la Borsa del Lussemburgo.

De’ Longhi propone dividendo da 0,08 euro per azione

il-de-longhi-cafe_articleimage-300x194De Longhi si appresta a proporre un dividendo di poco superiore a quello che era stato offerto nel corso del 2009: dopo gli 0,06 euro dello scorso anno, infatti, il noto gruppo italiano, operante prevalentemente nella climatizzazione, nel riscaldamento e nei prodotti per la cottura di cibi, ha portato il dividendo fino a 0,08 euro per azione, un piccolo incremento che viene comunque a contestualizzarsi in un momento non troppo positivo per quel che riguarda i conti. In effetti, c’è da sottolineare che l’azienda è riuscita a chiudere gli ultimi 365 giorni con un utile netto in brusco calo di oltre 19 punti percentuali (-19,4%) rispetto a un anno prima, per un totale che è stato pari a 32,4 milioni di euro.

TerniEnergia annuncia acquisizione due rami d’azienda

ternienergia_fotovoltaicoLa società TerniEnergia, quotata a Piazza Affari ed attiva nel settore delle energie rinnovabili, ha reso noto d’aver acquisito due rami d’azienda da parte di una società con sede a Lecce, la Vittoria S.r.l.; per ogni singolo ramo d’azienda acquisito, TerniEnergia pagherà un corrispettivo pari a 450 mila euro mediante azioni proprie. I due rami d’azienda acquistati dalla società comportato l’acquisizione sia delle autorizzazioni amministrative, sia dei progetti, per due impianti fotovoltaici aventi una potenza complessiva pari a 2 MW; contestualmente, su un terreno avente un’estensione pari ad otto ettari, nel Comune di Torchiarolo (BR), TerniEnergia acquisisce dall’operazione il diritto di superficie per una durata pari a ben 25 anni. Entrambi i progetti, di cui uno già cantierato, possono far leva sull’autorizzazione STMD che consente in tempi rapidi l’allacciamento alla rete degli impianti.