L’indice di Lyxor mette in risalto l’ottimo momento degli hedge fund

C’è un modo preciso e chiaro per comprendere qual è il reale stato di salute degli hedge fund, uno degli strumenti finanziari più apprezzati dagli investitori? Ebbene, la risposta è affermativa e ci viene fornita dall’indice di Lyxor (la società di gestione del risparmio francese), il quale effettua un monitoraggio costante e dettagliato di questo specifico settore. Dunque, si tratta di un riferimento piuttosto importante: anzitutto, c’è da sottolineare come l’industria di tali fondi abbia fatto registrare un incremento interessante nel corso del mese di luglio (per la precisione, l’aumento ammonta a circa 0,70 punti percentuali), un lieve ribasso, però, se si considera il fatto che nei primi sette mesi di questo 2010 la percentuale in questione era pari allo 0,79%. Oltre a questa osservazione, comunque, c’è da dire che diverse strategie di portafoglio hanno avuto la meglio sulle altre: in particolare, Lyxor ha messo in luce come il Fixed Income Arbitrage Index (il rialzo si è avvicinato notevolmente ai tre punti percentuali), l’L/S Equity Long Bias Index e lo Special Situations Index (+1,62%) si siano meritati la palma dei migliori hedge fund in tale ambito.

Libretti di risparmio per minori del Credito Valtellinese

Si chiamano “Risparmio Junior 0-11 Anni” e “Risparmio Teen 12-17 Anni“, e sono i due libretti di risparmio proposti alla clientela, ed in particolare ai genitori di figli di età inferiore ai 18 anni, dal Gruppo bancario Creval, Credito Valtellinese, attraverso le filiali della Banca omonima, ma anche attraverso gli Istituti di credito controllati che sono il Credito Artigiano, il Credito Siciliano, il Credito Piemontese, Carifano, Banca Cattolica, Banca Ciociaria e la  Banca Artigianato e Industria. I libretti di risparmio proposti dal Creval sono finalizzati alla gestione dei soldi messi da parte dai più piccoli, e per questo, per “Risparmio Junior 0-11 Anni“, innanzitutto, i minori fino a 11 anni possono fruire di uno strumento di accumulo del risparmio senza spese di gestione ed a zero imposta di bollo. In questo modo con “Risparmio Junior 0-11 Anni” i genitori possono gestire a costo zero lo strumento andando ad accumulare a favore dei propri bambini un capitale che poi potrà rivelarsi di bisogno per poter gestire le prime disponibilità ed i primi bisogni a livello finanziario.

Allianz stima una raccolta stabile di premi nell’Europa dell’est

Sono ben trentasette i punti percentuali relativi al ribasso subito dalla raccolta dei premi della regione dell’Europa centro-orientale, considerata da alcuni come la zona in grado di favorire i progressi dell’intera Unione Europea: un calo piuttosto pesante, ma per il momento si tende a non dare troppa enfasi a questo evento, se è vero come è vero che Allianz, la nota compagnia tedesca attiva nel campo delle assicurazioni, si è affrettata ad annunciare una raccolta premi definita sostanzialmente come “stabile”. Quali sono allora i reali problemi della regione e dove bisogna leggere con maggiore fiducia la verità? C’è un primo dato che balza agli occhi in questo senso. In effetti, il totale di questi specifici strumenti finanziari ha fatto registrare un incremento pari a cinque punti percentuali: ciò vuol dire che si è passati da 1,9 a 2 miliardi di euro, se si effettua il confronto tra il periodo attuale e lo stesso riferimento di un anno fa.

Mercati emergenti: nuova opportunità finanziaria con Credit Suisse

Credit Suisse ha annunciato attraverso il proprio comparto che si occupa di Asset Management, l’imminente lancio di un nuovo fondo: il prodotto in questione dovrebbe beneficiare, in base alle indiscrezioni, di un miliardo di dollari di capitale sottoscritto, con un piccolo gruppo di azionisti chiave pronti ad effettuare investimenti nei mercati emergenti a livello globale. La proposta in questione testimonia quanto sia forte la predisposizione finanziaria dell’istituto elvetico in merito a tali mercati, oltre che dell’ulteriore valore che può essere creato in questo senso. L’intenzione principale di questa strategia di portafoglio, comunque, è abbastanza precisa.

Finmeccanica vince gare in Libia per 247 milioni di euro

Arriva una nuova commessa milionaria per Finmeccanica. Il colosso aerospaziale in data odierna, giovedì 12 agosto 2010, ha infatti reso noto d’essersi aggiudicato in Libia commesse per un controvalore pari a ben 247 milioni di euro; questo, in particolare, è avvenuto attraverso un consorzio costituito da un lato da Selex Communications, e dall’altro da  Ansaldo STS. Attraverso tale consorzio Finmeccanica ha siglato con la società controllata dalle Ferrovie Russe JSC RZD, la Zarubezhstroytechnology, un contratto da 247 milioni di euro circa al fine di realizzare in Libia, e precisamente sulla tratta che collega Sirth a Benghazi, le tecnologie relativamente alle telecomunicazioni, bigliettazione, security, automazione, segnalamento e telecomunicazioni.

Bond giapponesi in evidente calo: lo yen si rafforza

Le obbligazioni del governo giapponese hanno subito una fondamentale impennata proprio nel corso della giornata di ieri: è stato proprio questo incremento a provocare lo spostamento della curva dei rendimenti verso i livelli pluriennali più bassi, visto che gli investitori devono fronteggiare una situazione economica in cui lo yen continua a rafforzarsi e le esportazioni della nazione asiatica diventano sempre più dipendenti dai paesi esteri. In particolare, i ricavi che si possono ottenere dai bond più “lunghi” hanno fatto registrare dei ribassi piuttosto consistenti, a causa degli ultimi annunci di Bank of Japan, la quale ha avanzato un’offerta per l’acquisto di 350 miliardi di yen, con i prodotti che presentano una scadenza che arriva fino ai trent’anni. Il benchmark decennale, invece, ha sfiorato per un breve momento il punto percentuale (0,980%), il peggior record in senso negativo da sette anni esatti.

Cds: per Italia e Irlanda premi più alti sull’eventuale default

Come è noto, la piazza finanziaria in cui vengono scambiati i Credit Default Swap (conosciuti anche con l’acronimo Cds) fornisce una panoramica chiara e precisa sull’andamento delle diverse obbligazioni governative e, in particolare, dei premi assicurativi collegati alla loro ipotetica insolvenza: ebbene, i due paesi che si sono caratterizzati maggiormente per quel che concerne le coperture più forti dal rischio di fallimento sono l’Irlanda e l’Italia. Che cosa rischiano realmente le due nazioni europee? Le performance non sono state delle migliori: il premio del nostro paese ha subito un rialzo molto vicino ai sette punti percentuali, giungendo fino a quota 167,65 punti, mentre l’Irlanda si è attestata a 264,7 punti (+6,13%). Si tratta di cifre importanti, le quali sottintendono, almeno ne caso italiano, il versamento di una quota pari a 167.000 euro per ottenere l’assicurazione di ben dieci milioni di titoli di Stato.

Servizi Italia: forte crescita dell’utile netto consolidato

Si è chiuso con i principali indicatori economici in netta crescita il primo semestre del 2010 per Servizi Italia S.p.A., società italiana quotata a Piazza Affari sullo “Star“, il segmento di negoziazione organizzato e gestito da Borsa Italiana S.p.A.. In particolare, il Consiglio di Amministrazione di Servizi Italia ha esaminato ed approvato la relazione finanziaria semestrale al 30 giugno 2010, caratterizzata innanzitutto da un balzo dell’utile netto consolidato che è più che raddoppiato con un +109,2% a 8,1 milioni di euro rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. Nei sei mesi, inoltre, i ricavi consolidati hanno fatto registrare un incremento del 6,8% a 97,2 milioni di euro rispetto al periodo gennaio – giugno del 2009; luce verde anche per l’Ebitda nel semestre con un +17,3% a 28,6 milioni di euro, ed ancora di più per l’Ebit che è balzato del 39,3% a 11,1 milioni di euro.

Buzzi Unicem: risultati secondo semestre 2010 attesi in diminuzione

Nel secondo semestre dell’anno in corso Buzzi Unicem stima qualche segnale di ripresa ma i risultati sono comunque attesi in diminuzione. Questo è quanto si legge in una nota ufficiale della società in concomitanza con l’approvazione da parte del Consiglio di Amministrazione di Buzzi Unicem, della relazione finanziaria semestrale al 30 giugno del 2010, caratterizzata in particolare da un margine operativo lordo che si è attestato a 189 milioni di euro, in calo rispetto ai 249 milioni di euro conseguiti nello stesso periodo dello scorso anno. Pollice verso anche per il fatturato che nei primi sei mesi di quest’anno si è attestato in calo a 1,22 miliardi di euro rispetto ai 1,34 miliardi di euro al 30 giugno del 2009. Buzzi Unicem, in particolare, ha rilevato un recupero nel secondo trimestre di quest’anno a fronte comunque di volumi di vendita che al 30 giugno 2010 sono risultati essere inferiori rispetto a quelli della stessa data dello scorso anno. A pesare sull’andamento del business in questo momento, tra l’altro, sono i prezzi di vendita caratterizzati da un debolezza generalizzata in Paesi come l’Italia e la Russia.

Bnp Paribas: nuovo Athena su Microsoft e con premio del 5%

La famiglia Athena Relax di Bnp Paribas è, senza dubbio, una delle più importanti per quel che concerne i certificati di investimento: l’istituto francese non fa mai mancare delle novità interessanti in relazione a tale settore ed è proprio in questo senso che è stato introdotto il nuovo strumento che prende come riferimento le performance del titolo Microsoft. Si tratta di un prodotto che vuole proporsi nel migliore dei modi agli investitori col suo premio fisso pari al 5% nel primo anno di emissione e con altre due possibilità di rimborso nell’ipotesi di una scadenza in via anticipata: la percentuale sale infatti al 7% nel periodo intermedio e fino al 14% una volta trascorsi tre anni (la durata massima). Ovviamente, come ha voluto precisare anche la banca transalpina, il rimborso avrà luogo a prescindere dall’andamento della stessa Microsoft sul mercato.

Gross e Buffett divisi sulle scadenze da adottare per i bond

Le obbligazioni che si affidano ai principali governi a livello internazionale rappresentano uno dei punti di domanda più importanti per il mondo degli investimenti. Sono ancora convenienti strategie di questo tipo? Due possibili soluzioni sono state offerte da Warren Buffett, l’imprenditore statunitense che può vantare importanti partecipazioni in gran parte delle multinazionali, e da Bill Gross, anch’egli uomo d’affari nonché cofondatore di Pacific Investment Management (Pimco). C’è subito da precisare che questi due guru della finanza hanno delle idee esattamente opposto al riguardo, ma è comunque utile comprendere il loro pensiero. Buffett, soprannominato spesso come l’”oracolo di Omaha” è convinto che i bond governativi siano convenienti, ma soltanto se corroborati da scadenze brevi, così come sta facendo, per la precisione, la sua compagnia assicurativa, vale a dire Berkshire Hathaway, la quale presenta molte esposizioni in portafoglio non superiori all’anno.

Saras: segnali di miglioramento dal comparto raffinazione

Il comparto della raffinazione rimane in difficoltà, anche se vi sono incoraggianti segnali di miglioramento“. Questo è quanto ha tra l’altro dichiarato il Presidente del Gruppo Saras, GianMarco Moratti, in concomitanza con il rilascio dei dati semestrali della società, caratterizzati in particolare da un risultato netto adjusted di Gruppo negativo per 27,4 milioni di euro rispetto ad un risultato netto adjusted di Gruppo positivo per 7,1 milioni di euro riportato nei primi sei mesi del 2009. Pur tuttavia, focalizzando l’attenzione sul secondo trimestre di quest’anno, c’è da mettere in evidenza che il Gruppo Saras ha chiuso il periodo con un risultato netto adjusted di Gruppo positivo per 2,4 milioni di euro rispetto ai -18,3 milioni di euro dello stesso periodo dello scorso anno. Questa inversione, in accordo con le dichiarazioni rilasciate dal Presidente GianMarco Moratti, si spiega con il buon andamento dei segmenti di business societari legati sia alla generazione di energia elettrica, sia al marketing.

Hsbc: ecco i motivi per dare fiducia alla crescita dei Bric

Brasile, Russia, India e Cina (i quattro paesi solitamente raggruppati nell’acronimo Bric) hanno mostrato un buon andamento dei consumi per quel che concerne le ultime performance di mercato: tali prestazioni, in particolare, sono state molto apprezzate da Hsbc Global Asset Management, una delle principali compagnie a livello internazionale per investimenti in tali nazioni. Il comparto della società britannica che si occupa, nello specifico, di mercati emergenti ha osservato come il debito sia ancora un ostacolo ingombrante per una piena crescita dal punto di vista economico, ma comunque le capacità sono sufficienti a far dormire sonni tranquilli a chi intende focalizzare le proprie strategie di portafoglio su questo settore. Esistono, in effetti, moltissimi vantaggi in questo senso, i quali dovrebbero indurre gran parte dei risparmiatori a soffermarsi su questa opportunità, non ultimo il fattore demografico (gli abitanti dei mercati Bric sono ben 2,7 miliardi, il 40% dell’intera popolazione mondiale).

Certificati: a giugno scambi in calo per il Sedex

Come si può interpretare il rallentamento subito dal mercato dei certificates nel corso del mese di giugno? I dati sono del Sedex e la loro lettura è inequivocabile: anzitutto, è stato registrato un calo superiore ai cento punti rispetto al mese precedente. Lo stesso discorso calza perfettamente a pennello per gli scambi, il cui controvalore risulta essere pari a 913,3 milioni di euro, anche se i miglioramenti nel confronto con il mese di aprile sono stati comunque importanti. Gli ultimi strumenti che sono stati scambiati presso il mercato dei derivati sono, in particolare, dei covered warrant plain vanilla (il termine con cui si identifica di solito la negoziazione standard), i certificati leverage e i certificati di investimento di classe A e B; anche il totale delle quotazioni non è stato incoraggiante, visto che si è passati da una quota molto vicina alle quattromila unità alle attuali 3.402.