Raiffeisen consiglia una nuova economia asiatica: le Filippine

L’immediata associazione di idee tra gli investimenti finanziari e il continente asiatico porta a dei risultati piuttosto scontati; in effetti, chi se non le tigri asiatiche come Singapore, Hong Kong e Corea del Sud possono offrire le migliori garanzie? Gli esempi appena citati sono stati seguiti alla lettera anche da nazioni meno importanti, ma che comunque stanno attirando su di loro un’attenzione sempre crescente. Il riferimento in questo caso va alle Filippine, indicate da Raiffeisen Capital Management come lo stato maggiormente in ascesa in questo senso. Il gruppo austriaco ha dunque dato fiducia ai dati fatti registrare dal governo di Manila, capace di guadagnare quaranta punti percentuali dall’inizio del 2010 e con delle prospettive future ancora migliori per quel che concerne il prodotto interno lordo e i redditi di impresa.

Terna: Italia-Montenegro, via libera al ponte elettrico

Terna, società italiana quotata in Borsa a Piazza Affari, ed operante nel dispacciamento dell’energia elettrica, ha reso noto nella giornata di ieri, martedì 23 novembre 2010, d’aver siglato l’accordo definitivo grazie al quale potrà partire la fase di sviluppo del primo “ponte elettrico” con l’area dei Balcani; trattasi infatti di un accordo finalizzato a realizzare tra l’Italia ed il Montenegro l’interconnessione elettrica nell’ambito di un percorso di cooperazione industriale iniziato negli anni scorsi. L’accordo definitivo è stato sottoscritto ieri, in presenza di Paolo Romani, Ministro dello Sviluppo Economico, con la “CGES”, CrnoGorski Elektroprenosni Sistem AD, che è un operatore di trasmissione locale, e con lo Stato del Montenegro che a sua volta è il socio di maggioranza di “CGES“. Le intese a livello intergovernativo, in accordo con quanto mette in risalto Terna con un comunicato ufficiale, sono iniziate nel dicembre del 2007 quando al Ministero dello Sviluppo Economico c’era l’attuale leader del PD Bersani.

Franklin Templeton, terzo trimestre da record per i fondi aperti

Il nome di Franklin Templeton è sinonimo, a livello internazionale, alla gestione degli investimenti finanziari, in particolare i fondi comuni; anche la sussidiaria italiana della compagnia di San Mateo (California) può vantare queste importanti dimensioni, dunque i risparmiatori del nostro paese non possono che rallegrarsi per i risultati fatti registrare nel corso del terzo trimestre del 2010. In effetti, la società americana è risultata la migliore in assoluto per quel che riguarda la raccolta nei fondi aperti. C’è comunque da precisare che si tratta di un dato che lascia fino a un certo punto stupiti, visto che le sgr estere stanno vivendo attualmente un momento più che positivo e già a settembre si era fatta sentire in tutta la sua chiarezza la voce dell’industria straniera in questo segmento, con una chiusura trimestrale pari a 4,67 miliardi di euro relativi alla raccolta.

Fondiaria-SAI: aumento di capitale, mandato CdA per Assemblea

Al fine di delegare per l’aumento del capitale sociale, per un controvalore massimo pari a 460 milioni di euro, il Consiglio di Amministrazione di Fondiaria-SAI ha deliberato per affidare al Presidente il mandato per la convocazione dell’Assemblea Straordinaria degli azionisti. A darne notizia nella giornata di ieri è stata proprio Fondiaria-SAI con un comunicato ufficiale nel precisare che il prezzo di sottoscrizione delle azioni di nuova emissione sarà determinato tenendo conto, al momento dell‘Offerta, delle condizioni di mercato. Intanto, ai fini della sottoscrizione integrale dell’aumento, in caso di quota inoptata dell’aumento di capitale stesso, il Gruppo assicurativo ha definito degli accordi, in qualità di Bookrunner e di Global Coordinator, con Credit Suisse Securities (Europe) Limited. L’operazione rientra negli obiettivi di Risk Tolerance che sono stati stabiliti dal Consiglio di Amministrazione di Fondiaria-SAI, e che fanno seguito alla decisione, risultante nel Contingency Plan che è stato esaminato il 10 novembre scorso, di studiare sia l’opzione per un aumento di capitale, sia per altre opzioni finalizzate sempre al rafforzamento patrimoniale.

Eurizon, i pac disponibili sulla piattaforma Online Sim

L’accesso alla piattaforma Online Sim, la società di intermediazione mobiliare milanese che vanta un’importante leadership per quel che riguarda il collocamento di fondi comuni di investimento, sta consentendo a molti risparmiatori di ottenere informazioni preziose: nello specifico, si tratta dei dati relativi ai Piani di Accumulo di Capitale di Eurizon, vale a dire le tipiche modalità di sottoscrizione di tali prodotti finanziari, le quali beneficiano soprattutto di flessibilità e accessibilità molto alte. I fondi di Eurizon, infatti, sono da sempre capaci di soddisfare in maniera piena qualsiasi tipo di esigenza che viene espressa dall’investitore.

Lottomatica: GTECH, probabile contratto con Texas Lottery

La controllata statunitense di Lottomatica, la GTECH, è la probabile aggiudicataria di un contratto a lungo termine per i sistemi di lotterie istantanee e per quelle online; ad indicarlo è stata la Texas Lottery Commission al termine di una procedura di gara che, quindi, potrebbe portare alla stipula di un contratto avente una durata pari a ben sette anni con ulteriori quattro opzioni di rinnovo da due anni ciascuna. GTECH, in accordo con un comunicato ufficiale emesso dal Gruppo Lottomatica, auspica che il contratto con la Lotteria possa essere perfezionato entro il corrente anno tenendo conto del periodo previsto per l’eventuale presentazione di reclami. Quello con la Texas Lottery individua un sodalizio di lungo corso se si considera che GTECH fornisce dal lontano 1992 la tecnologia per le lotterie online.

Prysmian verso OPAS su Draka

Il Gruppo Prysmian ha comunicato al mercato la propria intenzione di voler lanciare un’OPAS, ovverosia un’Offerta Pubblica di Acquisto e di Scambio, sulla società Draka al fine di dar vita alla creazione di un’azienda leader al livello globale nel comparto della produzione di cavi per il settore delle telecomunicazioni e per il comparto dell’energia. Per ciascuna azione ordinaria Draka, Prysmian offre 17,201 euro a fronte di un’Offerta per cui ci sono alla base motivazioni significative sia di natura industriale, sia strategica. Con l’OPAS su Draka, infatti, si verrebbero a generare, tra l’altro, importanti complementarietà di know-how tanto per la gamma di prodotti quanto per la diffusione geografica. Il tutto a fronte di nessuna dismissione significativa o di break up per Draka, ragion per cui Prysmian stima una contestuale creazione di valore nonché di utili a partire dal 2011 grazie anche alla possibilità di generazione di sinergie e crescita organica. L’OPAS, a 17,201 euro, si compone di 8,60 euro pagabili in denaro per ciascuna azione ordinaria Draka, e l’importo restante per singola azione nel rapporto di 0,6595 azioni Prysmian per ogni azione ordinaria Draka.

Obbligazioni europee: mutamenti in vista nonostante la calma piatta

Una delle battute più memorabili di Groucho Marx metteva in luce come l’attore comico statunitense, tra i più prolifici degli anni Trenta, non avesse intenzione di far parte di un club che avesse lui stesso come membro. Alcune economie europee stanno provando attualmente il medesimo imbarazzo appena descritto e la questione riguarda soprattutto l’euro. Molti privilegi finanziari sono stati revocati, la principale conseguenza dei diffusi timori del contagio greco e irlandese e proprio l’andamento di quest’ultima economia si è ripercosso sui mercati obbligazionari; il risultato di tali atteggiamenti è piuttosto scontato, la fiducia degli investitori è ai minimi storici e soprattutto quelli istituzionali hanno cominciato a camminare con i piedi di piombo nel “campo minato” dei bond governativi (il riferimento principale per questi strumenti a rischio va a Portogallo, Spagna e Italia).

Brasile: l’inflazione spinge verso il basso le obbligazioni sul real

Investire su una specifica valuta è diventato un compito davvero arduo per qualsiasi tipo di risparmiatore interessato al comparto: gran parte delle piazze finanziarie sono dominate dalla volatilità e le performance di simili portafogli ne risentono fortemente, ma qualche rischio in più, nonostante le onde vorticose, può essere tentato con le monete dei paesi emergenti. In particolare, il real brasiliano può rappresentare attualmente un investimento importante in questo senso. Si tratta, anzitutto, della divisa ufficiale di uno dei paesi Bric, nel momento storico attuale uno dei migliori sinonimi di affidabilità finanziaria, ma occorre tenere conto che le obbligazioni denominate proprio in real sono riuscite in questi giorni a far registrare il maggior calo mensile da maggio, un declino agevolato sicuramente dall’inflazione, la quale ha costretto la banca centrale della nazione sudamericana ad aumentare i tassi di interesse.

Investimenti liquidità con Unicredit

Moneybox, Buoni Fruttiferi, Certificati di Deposito Salvadanaio, oppure il Conto Salvadanaio Special. Sono questi i principali strumenti a basso rischio proposti alla propria clientela dal colosso bancario europeo Unicredit; trattasi, nello specifico, di prodotti di investimento per la remunerazione della liquidità a fronte di un orizzonte di investimento breve ed un tasso fisso, chiaro e certo alla stipula. In particolare, con Moneybox il correntista di Unicredit investe la propria liquidità in modalità “self service”; questo perché l’investimento avviene direttamente online, a patto di avere attivata la Banca via Internet, e con scadenze che attualmente sono fissate a 3 mesi oppure a sei mesi. Il Moneybox rende attualmente, al netto, su base annua, lo 0,65%, mentre a sei mesi il tasso netto balza allo 0,90%; non ci sono costi di sottoscrizione, mentre la tassazione è al 12,5% e non al 27%, così come avviene per i conti di deposito remunerati, in quanto Moneybox è in tutto e per tutto un investimento in Pronti Contro Termine.

Maersk, 500 milioni di euro dalla vendita di bond settennali

AP Moeller-Maersk A/S rappresenta senza dubbio la più importante compagnia al mondo per quel che riguarda le cosiddette navi portacontainer; le sue attività pertanto sono rivolte soprattutto al trasporto marittimo, ma da qualche tempo la società di Copenaghen sta affrontando delle sfide legate al mondo finanziario. In effetti, Maersk sta tentando di ottenere una cifra che sia pari almeno a 500 milioni di euro dalla vendita delle proprie obbligazioni con scadenza a sette anni. I prodotti in questione garantiranno un rendimento dell’1,75%, una percentuale di gran lunga superiore a quella del tasso swap di mercato. L’azienda danese ha cominciato a tuffarsi nel mare degli investimenti finanziari soltanto un anno fa e in quella occasione si è provveduto a emettere bond per la prima volta; tra l’altro, bisogna anche ricordare che il profitto del 2010 ha subito una importante impennata giusto una settimana fa, con il terzo guadagno negli ultimi tre mesi, un rally favorito, in particolare, dalla ripresa dei volumi di scambi.

BlackRock-Norges Bank, completata la cessione di azioni

Norges Bank, istituto di credito centrale della Norvegia, nonché gestore del fondo pensionistico nazionale, comincia far sentire chiara e forte la propria voce all’interno del sistema economico internazionale: in effetti, l’agenzia governativa di Oslo ha deciso di acquisire ben 9,85 milioni di titoli azionari appartenenti a BlackRock, una delle realtà statunitensi più importanti per quel che concerne il risparmio gestito. In questo modo, la banca scandinava diventa uno dei principali azionisti della compagnia newyorkese, dato che tale operazione rappresenta il 7,5% dell’intero capitale, e visto che i fondi, evidentemente, fanno gola. Lo scambio di azioni in questione è stato reso noto dalla Sec ed è poi diventato un’indiscrezione molto interessante per la stampa finanziaria.

Tas: aumento di capitale, via libera Consob

Via libera all’aumento di capitale TAS S.p.A.. La Consob, infatti, ha autorizzato la pubblicazione del Prospetto Informativo dell’operazione che prevede l’aumento del capitale sociale, con esercizio del diritto di opzione da parte degli azionisti della società quotata in Borsa a Piazza Affari, per massimi 21 milioni di euro. I diritti di opzione potranno essere esercitati dal prossimo 22 novembre e fino al 10 dicembre 2010, mentre in Borsa i diritti potranno essere negoziati dal 22 novembre al 3 dicembre 2010 incluso. A fronte di un prezzo di sottoscrizione unitario pari a 0,525 per azione, il rapporto di opzione è in ragione di 2.257 nuove azioni ordinarie Tas per ogni 100 azioni ordinarie Tas già possedute dagli azionisti. I diritti di opzione eventualmente non esercitati alla data del 10 dicembre 2010 inclusa, saranno poi entro il mese successivo riofferti in Borsa per un numero minimo di sessioni di Borsa pari a cinque così come previsto dall’articolo numero 2441 del Codice Civile in corrispondenza del comma 3.

Bank of America, possibile acquisizione con strategia buy-write

Bank of America, General Electric e Oracle Corporation sono tre delle migliori compagnie in grado di poter sfruttare in maniera efficace la cosiddetta strategia di “buy-write: almeno, questo è quanto emerge dall’ultimo report di Goldman Sachs, la quale ha voluto condurre un’indagine approfondita sugli investimenti finanziari. Ma cosa si intende esattamente col termine buy-write? Di solito si va a coinvolgere l’acquisto di un determinato titolo azionario e la cessione di una opzione call. In particolare, secondo gli strateghi John Marshall e Maria Grant, la procedura può essere considerata più che attraente, visto che una vendita della opzione call pari al 12% al di sopra del prezzo dell’azione consentirebbe ai risparmiatori di guadagnare circa sei punti percentuali per quel che concerne il rendimento totale.