Cotone, buon rialzo dei futures presso l’Ice di New York

Il balzo in avanti dei contratti futures sul cotone ha caratterizzato gran parte delle contrattazioni dell’Ice Future Us (Intercontinental Exchange) di New York: il clima maggiormente umido del continente americano sta influenzando notevolmente queste quotazioni e anzi potrebbe addirittura limitare le scorte della materia prima provenienti dall’Australia, quarto maggior esportatore a livello internazionale. I guadagni della piazza finanziaria hanno però riguardato anche il succo d’arancia. Secondo quanto rilevato dal Bureau of Meteorology australiano, da aprile a giugno vi potrebbe essere un rischio crescente relativo alla pioggia, visto che quest’ultima sarebbe anche in grado di erodere letteralmente la qualità dei raccolti di cotone; tra l’altro, Tracey Allen, analista presso Rabobank Australia, ha voluto sottolineare come i prezzi in questione siano più che raddoppiati nel corso degli ultimi dodici mesi, anche perché la domanda globale è in aumento e non viene soddisfatta dall’offerta attualmente disponibile.

Pioneer punta sul Ritorno Assoluto per i propri fondi comuni

Europa, Medio Oriente e Maghreb sono le aree internazionali che presentano i maggiori rischi per gli investitori finanziari, chi per motivi economici (vedi il debito sovrano di molti paesi dell’eurozona) chi per cause più strettamente politiche e geografiche: è proprio per questo motivo, oltre all’incertezza che risiede nell’ambito di molti altri prodotti, che Pioneer Investments ha deciso di lanciare dei fondi in grado di soddisfare specifiche esigenze. In effetti, una recente indagine aveva messo in luce come gli investitori istituzionali siano propensi a ottenere un rendimento assoluto positivo, in particolare nel medio-lungo termine, una opportunità che viene preferita congiuntamente a un attento controllo del rischio.

Mondo Tv presenta il nuovo business plan 2011-2013

Grazie al contributo della controllata Mondo TV France, ed alle nuove serie animate, Mondo Tv stima un forte incremento del business. A darne notizia è stata proprio la società quotata in Borsa a Piazza Affari dopo che il Consiglio di Amministrazione si è riunito per approvare il nuovo business plan 2011-2013. In particolare, per l’esercizio 2011, Mondo Tv prevede di conseguire un valore della produzione in crescita, anno su anno, del 58% a 26 milioni di euro a fronte di un balzo del 124% dell’Ebitda, sempre anno su anno, dai 4,1 milioni di euro del 2010 ai 9,2 milioni di euro attesi al 31 dicembre del 2011. Di riflesso, è attesa una forte accelerazione sia dell’Ebit, anno su anno, da 0,4 milioni a 4,2 milioni di euro, sia dell’utile netto atteso in crescita del 575% a 2,7 milioni di euro rispetto ai 0,4 milioni di euro con cui è stato chiuso l’esercizio 2010.

Wells Fargo torna a quotare titoli decennali in dollari

Wells Fargo vanta sicuramente un importante primato negli Stati Uniti, vale a dire quello di principale istituto per quel che concerne i prestiti immobiliari; eppure erano quasi quattro anni che la stessa compagnia di San Francisco non emetteva titoli con scadenza a dieci anni e che beneficiavano della denominazione in dollari. L’attesa è comunque finita e il lancio dei prodotti in questione è stato reso possibile dall’annuncio di un dividendo speciale relativo al primo trimestre del 2011, oltre ad alcuni riacquisti di azioni proprie. Di cosa si tratta esattamente? La banca statunitense ha provveduto a emettere titoli obbligazionari per un importo totale di 2,5 miliardi di dollari e con un rendimento pari al 4,6%; dunque, la scadenza sopraggiungerà nel mese di aprile del 2021, mentre il ritorno economico appena menzionato supera di 130 punti base quello degli stessi strumenti emessi dal Tesoro.

Mediolanum: con Gamax ci si focalizza su pochi fondi

Gli amanti dei fondi comuni di investimento stanno guardando con interesse alla nuova iniziativa di Banca Mediolanum: il gruppo creditizio guidato da Ennio Doris ha infatti deciso di lanciare sul mercato una nuova società attiva nella gestione degli assets finanziari, Gamax Management Ag, la quale beneficia della nazionalità lussemburghese. In realtà, Gamax ha già fatto conoscere il proprio nome all’interno delle piazze tedesche e austriache, stavolta si presenta con una focalizzazione di portafoglio tutta particolare. Volendo essere più precisi, c’è da dire che i fondi presi in esame faranno parte di una cerchia ristretta: si tratta in effetti del cosiddetto Fondo Junior (uno strumento che ricomprende al suo interno titoli azionari di imprese che si rivolgono alle fasce di età più giovani), il Top 100, il Maxi Bond e il Maxi Funds Asia International.

Regno Unito: i bond migliorano grazie alle misure fiscali

I titoli obbligazionari britannici stanno generando i loro maggiori ricavi all’interno del mercato dei debiti governativi, guadagni resi possibili dalle misure economiche decise dal premier David Cameron: quest’ultimo starebbe infatti favorendo maggiormente la salute fiscale del paese piuttosto che l’austerity finanziaria. Tra i principali indici, quello del Regno Unito ha ottenuto i migliori risultati delle ultime sei settimane, dopo aver comunque conseguito perdite importanti nel corso del mese di gennaio. Lo stesso Cameron sta provvedendo a contrastare la crescita della disoccupazione attraverso dei forti tagli di spesa, anche perché il deficit di bilancio oltre l’11% del prodotto interno lordo non può più essere tollerato. Lo scorso 14 marzo, comunque, Fitch ha valutato il debito della nazione con un rating pari ad AAA, il quale identifica la massima affidabilità per un investimento.

Amundi: pronti quattro nuovi Etf sui mercati emergenti e nordici

Borsa Italiana, più precisamente il proprio segmento EtfPlus, accoglierà nel corso della giornata di oggi quattro nuovi Exchange Traded Funds di sicuro impatto: si tratta dell’offerta lanciata da Amundi Asset Management, la società attiva nella gestione degli assets finanziari e sussidiaria di Société Générale e Crédit Agricole, la quale ha pensato bene di diversificare in maniera piuttosto ampia il portafoglio degli investitori. Entrando maggiormente nel dettaglio, i prodotti in questione saranno Amundi Etf Msci Emerging Markets, il quale osserverà da vicino le performance delle principali piazze emergenti, Amundi Etf Msci Nordic (il riferimento va alle nazioni nordiche, soprattutto quelle scandinave, Danimarca, Finlandia, Svezia e Norvegia), Amundi Etf AAA Govt Bond Euromts e Amundi Etf Global Emerging Bond Markitiboxx.

State Street annuncia dividendo e riacquisto di azioni

È tempo di grandi annunci finanziari per State Street Corporation, la società di Boston che si occupa prevalentemente di amministrazione di fondi e controllo di titoli: in effetti, la compagnia americana, terza maggior banca depositaria del paese, ha provveduto ad aumentare il proprio dividendo trimestrale, spiegando contemporaneamente come vi sarà anche il riacquisto di ben 675 milioni di dollari in azioni comuni nel corso di quest’anno. Si tratta, in pratica, di una delle principali conseguenze del via libera alle nuove misure economiche da parte della Federal Reserve. Il dividendo in questione è stato incrementato da un solo centesimo fino agli attuali diciotto per ogni titolo azionario. Bisogna ricordare, tra l’altro, che questo ammontare fu ridotto drasticamente nel 2009 in modo da preservare il capitale dagli effetti negativi della crisi finanziaria. Secondo Marty Mosby, analista presso la Guggenheim Securities Llc di New York, si tratta del primo passo verso un utilizzo normale del capitale in eccesso, un elemento che potrebbe essere considerato abbastanza positivo per gli azionisti.

Mercati azionari 2011: il punto sulla tendenza

E’ stato nel complesso positivo, nello scorso mese di febbraio 2011, l’andamento dei mercati azionari in Giappone, in Europa e negli Stati Uniti. A rilevarlo è stata l’ABI, Associazione Bancaria Italiana, nell’Outlook Mensile del mese di marzo 2011, precisando al riguardo come il mese scorso l’indice azionario americano Standard & Poor’s 500 abbia guadagnato il 3,1%; luce verde, in Giappone, anche per il Nikkei 225 con un +1,7% nel mese, e per il Dow Jones Euro Stoxx con una variazione del 2%; contestualmente, c’è stato anche un rialzo del price/earning medio dei titoli quotati sullo Standard & Poor’s 500. Analizzando i singoli listini azionari, nel Vecchio Continente, a Milano il mese scorso il Ftse Mib ha guadagnato il 5,8%, a Francoforte il Dax30 è aumentato del 3,6%, ed il Cac40, il listino azionario francese, del 3,2%; meno ampio a Londra è stato invece l’incremento dell’indice di Borsa Ftse100 con un modesto +0,9%.

Etf: Hsbc si affida agli investimenti messicani

È il London Stock Exchange, la borsa britannica, la piazza finanziaria che beneficerà della quotazione di un interessante prodotto che reca il marchio di Hsbc (Hong Kong and Shanghai Banking Corporation): si tratta, nello specifico, di un Exchange Traded Fund che si focalizza direttamente su un mercato emergente di cui si parla ancora troppo poco, il Messico. Etf Msci Mexico Capped, questa è la denominazione dello strumento a cui stiamo facendo riferimento, può essere negoziato mediante le sterline britanniche o, in alternativa, i dollari statunitensi. L’Etf è stato ideato e progettato per venire incontro a quegli investitori che hanno intenzione di ottenere il massimo rendimento dalla replica dell’indice Msci Mexico Capped, il quale a sua volta misura le performance delle più importanti imprese della nazione centroamericana.

Pimco lancia un nuovo Etf per contrastare i fondi monetari

La partnership tra Pacific Investment Management Company (Pimco), la compagnia californiana leader a livello internazionale per quel che concerne la gestione degli assets, e Source, società specializzata negli Exchange Traded Products, sta portando a dei risultati molto interessanti per gli investitori; in effetti, è stato reso pubblico il lancio presso il London Stock Exchange di un nuovo Etf, il quale assumerà la denominazione di Pimco Us Dollar Enhanced Short Maturity Source, la cui caratteristica principale sarà quella della gestione attiva e della liquidità. Inoltre, questo specifico strumento intende offrire una innovativa soluzione di investimento rispetto ai normali fondi monetari e non solo: in effetti, l’obiettivo di base è quello di dar vita a un reddito e a un ritorno economico che siano molto più alti rispetto al consueto, con una protezione del capitale che è comunque sempre garantita.

Certificati di deposito del Credem

Certificati di deposito con un rendimento che può arrivare fino al 3%. E’ questa la formula di investimento a basso rischio attualmente proposta dal Credem, Gruppo Credito Emiliano, per chi è già cliente dell’Istituto. In particolare, a fronte di un minimo sottoscrivibile pari a 10 mila euro, i certificati di deposito del Credem, per un rendimento garantito fino al 3%, possono essere sottoscritti con una scadenza pari a minimo tre e massimo nove mesi. Al netto della ritenuta fiscale prevista per Legge, l’investitore a scadenza riceverà sia il capitale investito, sia gli interessi maturati. I certificati di deposito del Credem possono chiaramente essere sottoscritti anche attraverso il conferimento di liquidità che eventualmente proviene da altri istituti di credito.

Etf Securities: le infrastrutture diventano protagoniste

La volatilità dei mercati finanziari può essere affrontata in maniera efficace mediante gli investimenti nel settore delle infrastrutture? Le ultime scelte di Etf Securities consentono di rispondere in maniera affermativa a questa domanda, o per lo meno a nutrire un maggiore ottimismo nei confronti dei possibili rendimenti; le ultime proposte della celebre emittente britannica di Etf ed Etc sono appena state lanciate e hanno delle denominazioni ben precise, vale a dire Etfx Dow Jones Brookfield Emerging Markets Infrastructure Fund e Etfx Dow Jones Brookfield Global Infrastructure Fund. Si tratta di strumenti finanziari piuttosto interessanti, i quali sono stati pensati appositamente per venire incontro alle esigenze di quegli investitori che vogliono ottenere il massimo dalla replica delle performance di indici specializzati nel comparto.

Sorin: Piano Strategico 2011-2015

Sono aumentati del 4,9% nel 2010 i ricavi consolidati di Sorin, che si sono attestati a 745,8 milioni di euro. A darne notizia è stata proprio la società quotata in Borsa a Piazza Affari dopo che il Consiglio di Amministrazione, riunitosi sotto la presidenza di Rosario Bifulco, ha approvato sia il progetto di Bilancio al 31 dicembre del 2010, sia il Piano Strategico a valere sugli anni dal 2011 al 2015. Tutte le linee guida del nuovo Piano, in particolare, saranno presentate da Sorin alla comunità finanziaria lunedì prossimo, 21 marzo 2011. Con un comunicato ufficiale Sorin ha comunque fatto presente come intenda conseguire, a valere sugli anni di validità del Piano Strategico, una crescita media dei ricavi consolidati ad un tasso medio compreso tra il 3% ed il 5%; il tutto a fronte di un utile netto, nel 2015, all’interno della banda di 80-100 milioni di euro, ed un free cash flow cumulato superiore ai 300 milioni di euro nell’arco dei cinque anni.