TerniEnergia: ricavi ed utile netto Q1 2011 in volata

Si è chiuso all’insegna della forte crescita il primo trimestre del 2011 di TerniEnergia, società quotata in Borsa a Piazza Affari ed operante nel settore delle fonti rinnovabili. Il Consiglio di Amministrazione, si è riunito nella giornata di oggi, giovedì 5 maggio 2011, per esaminare ed approvare i dati Q1 2011, caratterizzati in particolare da una crescita dei ricavi del 73% a 30,6 milioni di euro rispetto al periodo gennaio-marzo 2010; l’Ebitda nel periodo è balzato del 30% a 3,4 milioni di euro, mentre l’utile netto è cresciuto del 33% a 2,2 milioni di euro. Secondo quanto dichiarato dal Presidente ed Amministratore Delegato di TerniEnergia, Stefano Neri, i risultati positivi conseguiti nel primo trimestre 2011 dalla società devono essere letti in maniera molto positiva, e sono in linea con le stime importanti formulate da TerniEnergia in sede di presentazione del proprio Piano Industriale. Il tutto nonostante in materia di incentivi per il fotovoltaico il settore negli ultimi mesi abbia operato in un quadro ed in una situazione di incertezza.

Fotovoltaico: Kinexia, andamento 2010 positivo

Si è chiuso con i principali indicatori economici in crescita il 2010 per Kinexia, società quotata in Borsa a Piazza Affari ed attiva nel settore delle energie rinnovabili. Il Consiglio di Amministrazione della società ha infatti esaminato ed approvato i dati 2010, caratterizzati da una forte crescita del valore della produzione, dai 19 milioni di euro del 2009 ai 98 milioni di euro al 31 dicembre del 2010. Forte allo stesso modo è stata la crescita dell’Ebitda, da 1,2 milioni a 10 milioni di euro, e dell’Ebit che passa da negativo a positivo; rispetto ai -1,1 milioni al 31 dicembre 2009, infatti, l’Ebit di Kinexia si è attestato a 6 milioni di euro. Nel complesso, in accordo con quanto reso noto dalla società con un comunicato ufficiale, Kinexia nel 2010 ha raggiunto tutti gli obiettivi che erano stati indicati alla comunità finanziaria per l’esercizio di bilancio 2010.

Fotovoltaico: Beghelli, aumentano i progetti

Nel 2010 il Gruppo Beghelli, quotato in Borsa a Piazza Affari e leader nel settore dell’illuminazione e del risparmio energetico a favore delle famiglie e delle aziende, ha conseguito un giro d’affari pari a ben 55,3 milioni di euro solo dai progetti legati al fotovoltaico. A darne notizia è stata proprio Beghelli dopo che il Consiglio di Amministrazione della società si è riunito per esaminare ed approvare il progetto di Bilancio 2010, caratterizzato da una forte crescita del fatturato consolidato con un +34,9% a 203,9 milioni di euro, di cui 138,8 milioni di euro provenienti dal solo core business legato all’illuminazione. E’ cresciuto a due cifre anche l’utile netto di Gruppo con un +16,3% a 9,3 milioni di euro; luce verde anche per il risultato operativo, l’Ebit, con un balzo del 34,2% a 15,6 milioni di euro, anno su anno, e per l’Ebitda con un +10,9% a 25,2 milioni di euro.

TerniEnergia acquisisce pacchetto impianti fotovoltaici

TerniEnergia, società quotata in Borsa a Piazza Affari, ed attiva nel settore delle fonti rinnovabili, ed in particolare nel fotovoltaico, ha acquisito un portafoglio costituito da ben sei impianti fotovoltaici aventi una potenza complessiva cumulata pari a 4,9 MW. A darne notizia è stata proprio TerniEnergia nel precisare come l’operazione sia avvenuta attraverso l’acquisizione della società T.E.C.I. Costruzioni e Ingegneria S.r.l., un’azienda con la sede legale in Provincia di Bari, nel Comune di Gioia del Colle. I sei impianti acquisiti, che rientrano nell’ambito della strategia di sviluppo e di crescita di TerniEnergia, risultano essere sia già autorizzati, sia immediatamente cantierabili. In accordo con una nota ufficiale emessa dalla società quotata in Borsa a Piazza Affari, l’operazione è stata perfezionata, ai fini dell’acquisizione del 100% delle quote della società, a fronte di un corrispettivo pari a 1,18 milioni di euro.

Fotovoltaico: operazione verità di Asso Energie Future

Quanto costa alle famiglie italiane, in bolletta, il fotovoltaico? E’ un salasso oppure a fronte del costo ci sono tanti vantaggi? Ebbene, al riguardo Asso Energie Future e Grid Parity Project, nel corso di una conferenza stampa presso la sala stampa del Senato della Repubblica, hanno lanciato quella che appare essere in tutto e per tutto un’operazione verità. Nel dettaglio, è stato fatto presente come il costo medio mensile per l’energia solare, sulle bollette degli italiani, sia pari a quello di un solo caffè con cornetto, ovverosia 1,70 euro a partire dal corrente anno; una spesa contenuta, quindi, in corrispondenza della quale, sottolineano Asso Energie Future e Grid Parity Project, c’è però un pacchetto nutrito di vantaggi. In particolare, nel nostro Paese, innanzitutto, con lo sviluppo del fotovoltaico l’Italia si spingerà verso gli obiettivi fissati in sede di stipula del protocollo di Kyoto con un taglio delle emissioni di gas serra pari al 5%. Il fotovoltaico, inoltre, è un “affare” per lo Stato visto che nell’arco dei prossimi 30 anni l’Erario potrà incassare all’incirca ben 50 miliardi di euro; il tutto, entro il 2020, a fronte di una produzione di ricchezza dall’energia dal sole pari a ben 110 miliardi di euro.

Fotovoltaico: TerniEnergia, nuovi cantieri in fase avanzata

Entro il primo trimestre del corrente anno TerniEnergia, società quotata in Borsa a Piazza Affari, segmento STAR organizzato e gestito da Borsa Italiana S.p.A., prevede di portare a completamento impianti fotovoltaici di taglia industriale per una potenza complessiva cumulata pari a 18,3 MW. A darne notizia è stata proprio TerniEnergia che ha così fornito un aggiornamento sul business e sui cantieri fotovoltaici, ben 16 nel primo quarto del corrente anno, nelle Regioni Puglia, Umbria, Lazio, Molise, Piemonte e Marche. Trattasi, nello specifico, di impianti che risultano essere in fase avanzata di realizzazione, dei quali due, per una potenza complessiva pari a 1,6 MW, sono realizzati “full equity” per la produzione di energia elettrica da fonte solare. Altri 7 di questi sedici impianti, per una potenza complessiva pari a 6,2 MW, risultano essere realizzati per conto di clienti terzi, mentre i restanti sette impianti presentano le seguenti caratteristiche: cinque destinati, per una potenza pari a 8,2 MW, alle joint venture con EDF EN Italia, ed i restanti due impianti, per una potenza complessiva cumulata pari a 2,3 MW, risultano essere destinate a joint venture stipulate con altri partner.

Uni Land: il CdA torna a riunirsi

Nella giornata di ieri, venerdì 11 febbraio 2011, è tornato a riunirsi il Consiglio di Amministrazione di Uni Land che, innanzi tutto, ha preso atto della decisione di Borsa Italiana S.p.A., martedì scorso, di sospendere a tempo indeterminato le azioni dal listino telematico e, conseguentemente, anche dal Segmento Star organizzato e gestito sempre da Borsa Italiana S.p.A. Il Consiglio ha preso inoltre atto di come sia necessario mettere a punto azioni in grado di ridare, a seguito dell’inchiesta giudiziaria in corso, forte credibilità sia al Gruppo, sia agli Organi sociali. A tal fine il CdA ha dato mandato al Presidente di Uni Land di affidare a soggetti con adeguata competenza l’incarico di advisor finanziario; questo con l’obiettivo di fornire rassicurazioni sulla volontà di proseguire nel conseguimento degli scopi aziendali presenti nello Statuto societario, ed anche, qualora necessario, per avviare un adeguato piano di ristrutturazione finanziaria.

Fotovoltaico Kerself: Ecoware, 2011 parte col botto

La controllata Ecoware del Gruppo Kerself, quotato in Borsa a Piazza Affari ed attivo nel settore delle fonti rinnovabili, ha iniziato il 2011 col botto ed in particolare con la sottoscrizione di contratti che, dopo appena un mese, presentano un controvalore pari a ben 33 milioni di euro. A darne notizia è stata con un comunicato ufficiale proprio Kerself nel ricordare come la società padovana Ecoware sia una controllata specializzata nella progettazione, realizzazione ma anche installazione, con la formula “chiavi in mano”, di parchi e sistemi fotovoltaici. Nel dettaglio, su un totale di 33 milioni di euro di contratti quello più grosso, per un controvalore pari a 20 milioni di euro, è stato stipulato con Louis Seck, il Ministro del Senegal per le energie rinnovabili; la commessa, nello specifico, prevede, nella regione di Dakar, la fornitura, sempre con la formula chiavi in mano, di tre impianti fotovoltaici di taglia industriale aventi ciascuno una potenza pari a 3 MW.

Kerself: CdA convoca Assemblea Azionisti

Il Consiglio di Amministrazione del Gruppo Kerself ha convocato per il prossimo lunedì 28 febbraio 2011, in prima convocazione, ed occorrendo il giorno dopo, martedì 1 marzo del 2011,  in seconda convocazione, l’Assemblea degli Azionisti del Gruppo Kerself in sede sia ordinaria, sia straordinaria. In particolare, l’Assemblea degli Azionisti del Gruppo Kerself, operante nelle fonti rinnovabili, sarà chiamata sia alla nomina del Consiglio di Amministrazione, sia all’approvazione di un aumento di capitale avente un controvalore complessivo pari a 100 milioni di euro, con 50 milioni di euro di questi da realizzarsi entro il primo semestre del corrente anno. Nel dettaglio, in sede straordinaria, l’Assemblea degli Azionisti del Gruppo Kerself sarà chiamata ad approvare l’eliminazione del valore nominale delle azioni ordinarie, nonché la proposta finalizzata ad attribuire al Consiglio di Amministrazione le necessarie deleghe per l’aumento di capitale, anche in più tranche, nell’arco di un periodo complessivo pari a cinque anni e per un controvalore massimo, come sopra accennato, pari a 100 milioni di euro.

Fotovoltaico: Kerself, nuovo Amministratore Delegato

E’ il dott. Marco Giorgi il nuovo Amministratore Delegato di Kerself, società quotata in Borsa a Piazza Affari ed attiva nel settore delle fonti rinnovabili, ed in particolare nel comparto del fotovoltaico. A darne notizia nella giornata di ieri, lunedì 27 dicembre 2010, è stata proprio Kerself a seguito della relativa nomina da parte del Consiglio di Amministrazione della società. La nomina del dott. Marco Giorgi segue la decisione dello stesso Consiglio di Amministrazione, riunitosi il 16 dicembre scorso, di revocare i poteri al sig. Masselli. Inoltre, Kerself ha reso noto che il Tribunale di Latina ha dichiarato lo scioglimento della DEA S.r.l. per effetto della riduzione del capitale sociale al di sotto dei minimi legali previsti dalla Legge; la decisione del Tribunale, in particolare,  è conseguente al veto, sulla proposta di ricapitalizzazione della DEA S.r.l., da parte di Kerself, posto dal socio di minoranza.

Fotovoltaico: Kinexia fissa gli obiettivi 2011

Giro d’affari a 70 milioni di euro con un Ebitda a 15 milioni di euro, ed un Ebit a 7,2 milioni di euro; il tutto a fronte, tenendo conto delle nuove autorizzazioni di impianti acquisite, di una maggiore focalizzazione nel settore del fotovoltaico. Sono questi, in estrema sintesi, gli obiettivi economici e di business del Gruppo Kinexia, quotato in Borsa a Piazza Affari, per il 2011 che sono stati approvati nella giornata di ieri, mercoledì 22 dicembre 2010, dal Consiglio di Amministrazione. Sul business totale nel 2011 il fotovoltaico raggiungerà per il Gruppo Kinexia un peso pari all’incirca al 60%; questo, nello specifico, grazie ai parchi fotovoltaici, in corso di ultimazione, ad Aprilia e Ostuni, ed alle autorizzazioni che sono state acquisite in Provincia di Latina, e che portano nel Lazio la potenza complessiva cumulata a 40 MW. Kinexia opera anche nel comparto del biogas e nel teleriscaldamento, mentre per l’inizio del 2012 Kinexia stima di ultimare a Cirò, in Provincia di Crotone, un parco eolico avente una potenza complessiva pari a 30 MW.

Kerself: piano industriale e finanziario, via libera del CdA

Il Consiglio di Amministrazione del Gruppo Kerself ha approvato, a valere sugli anni dal 2010 al 2014, il Piano industriale e finanziario che prevede, tra l’altro, il conseguimento di un valore della produzione pari a 330 milioni di euro circa nell’anno in corso, e di 800 milioni di euro nell’anno 2014. Il Piano, in particolare, contempla altresì un aumento di capitale per un controvalore fino a 50 milioni di euro per cassa ed in opzione ai soci unitamente sia alla conferma dei fidi che sono attualmente in essere, sia il riscadenziamento e la rimodulazione del debito a medio e lungo termine, includendo anche il leasing; in più, il Piano precede altresì la concessione di linee di credito commerciali e di firma che siano coerenti con le attività industriali della società quotata in Borsa a Piazza Affari ed attiva nel settore delle energie rinnovabili. Intanto, con un comunicato ufficiale, il Consiglio di Amministrazione di Kerself, tra l’altro, ha revocato a Pier Angelo Masselli, l’Amministratore Delegato, le deleghe ed i poteri a lui conferiti attribuendoli, per quel che riguarda la carica di Ad, a Marco Giorgi, il Vice Presidente del Gruppo Kerself.

Fotovoltaico: Alerion accetta offerta per cessione asset

Nell’ambito del proprio piano strategico, reso noto alla comunità finanziaria nello scorso mese di settembre, Alerion Clean Power S.p.A. ha accettato l’offerta vincolante con cui procedere nel comparto del fotovoltaico alla cessione di asset. Questo è quanto, in particolare, ha deliberato il Consiglio di Amministrazione della società nell’accettare l’offerta vincolante formulata dalla società HFV – Holding Fotovoltaica S.p.A. per l’acquisto di impianti fotovoltaici in esercizio. Nel dettaglio, gli impianti fotovoltaici in questione si trovano nei Comuni di Castellaneta, San Marco in Lamis e Pontenure a fronte di una potenza complessiva cumulata pari a 18,8 MW, ed una produzione di energia elettrica annua stimata in 26,3 GWh/anno. Al perfezionamento dell’operazione di cessione, in accordo con un comunicato ufficiale emesso proprio da Alerion Clean Power S.p.A., la società nel settore del fotovoltaico avrà impianti operativi pari ad una potenza complessiva cumulata di 4 MW a fronte di una produzione di energia elettrica annua pari a 7,4 GWh.

Bnp Paribas: grande successo per il fondo Clean Energy

Bnp Paribas ha intenzione di confermare il suo amore per la natura e per gli investimenti cosiddetti “verdi”: una grossa mano in questo senso viene offerta sicuramente dal suo fondo Clean Energy, il quale può vantare un ottimo successo tra gli investitori istituzionali con oltre 437 milioni di euro di raccolta. C’è da dire, per la precisione, che il comparto della banca francese che si occupa di operazioni a carattere ambientale è Bnp Paribas Clean Energy Partners GP: si tratta della conseguenza principale della forte richiesta di infrastrutture per l’energia pulita. Qual è il funzionamento esatto di questo specifico strumento? In pratica, l’intento principale è quello di ottenere un profilo di rischio e di rendimento che sia piuttosto solido, con degli investimenti attivi, flussi di cassa sottostanti e una continua valorizzazione del capitale aziendale nel corso degli anni.