Fondo Pensione Azurprevidenza

Più gli anni passano, e più gli importi delle pensioni pagate dallo Stato italiano, rispetto a quelle percepite dai nostri padri, tenderanno a diminuire. La conseguenza di tutto ciò è che, senza essere stati previdenti, sotto tutti i punti di vista, a fine ciclo lavorativo si rischia di percepire una pensione tale da non poter più avere lo stesso tenore di vita di quando si era attivi sul mercato del lavoro. Ed allora è bene valutare al riguardo se non sia il caso di andare a mettere da parte del denaro in un Fondo Pensione in modo da costruirsi una rendita integrativa quando si raggiungerà l’età per il meritato riposo. Al riguardo il Credem, Gruppo bancario Credito Emiliano, propone il Fondo Pensione Azurprevidenza, un prodotto che, sia in base alle proprie necessità, sia in base all’età ed alla propria propensione al rischio ed agli investimenti, offre quattro possibili linee: il comparto azionario, il comparto obbligatorio garantito, con un minimo annuo del 2%, il comparto bilanciato ed il comparto monetario.

Fondi pensione: le performance del primo trimestre sono positive

I primi tre mesi di questo 2011 si sono caratterizzati per un andamento davvero interessante in relazione alla previdenza complementare: ben il 68% degli investimenti effettuati in questo modo ha infatti totalizzato una performance in crescita, con una media davvero appetibile dello 0,37%. Lo scostamento verso l’altro può sembrare a prima vista non molto incoraggiante, ma in realtà gli indici di riferimento sono stati di gran lunga superati. In effetti, occorre tenere conto che il mercato in cui sono negoziati questi fondi è dominato da una fortissima volatilità, ragione per la quale ogni segno più va trattato col massimo riserbo; le quote dei dipendenti sono rimaste pertanto al sicuro e, come ha messo in luce Assofondi Pensione, i principali strumenti del segmento si sono ben comportati. L’unico problema di queste stime è il breve termine, il quale non consente di comprendere se i fondi siano stati davvero ottimi dal punto di vista qualitativo.

Fondi Pensione: l’offerta Fineco

E’ multi/marca l’offerta di Fondi Pensione di Fineco, la Banca online controllata dal Gruppo bancario europeo Unicredit S.p.A. Si possono infatti al riguardo stipulare prodotti di Pioneer Investments, Crédit Agricole Asset Management, Arca ed Anima. L’adesione ai Fondi Pensione aperti proposti da Fineco non è chiaramente obbligatoria, ma può rappresentare una forma di investimento e di accumulazione del risparmio non solo lungimirante, ma anche conveniente in modo tale che poi, al raggiungimento dell’età pensionabile, si possa mantenere un adeguato tenore di vita. Questo perché con l’offerta Fineco di Fondi Pensione il sottoscrittore può integrare la propria pensione garantita dallo Stato a fronte della possibilità d’accesso da parte di tutti: dai lavoratori dipendenti a quelli autonomi e passando per le casalinghe e gli studenti.

Perseo è il fondo pensione destinato ai dipendenti sanitari

Tre settimane esatte: è passato questo arco di tempo da quando è stato lanciato il secondo fondo pensione che nel nostro paese va a rivolgersi direttamente alla pubblica amministrazione. Si tratta di Perseo, lo strumento di investimento finanziario che è stato pensato, nello specifico, per coloro che fanno parte del sistema sanitario, lavorando all’interno degli enti locali. Quindi, i soggetti maggiormente coinvolti da questa novità sono soprattutto i medici, i biologi, ma anche i veterinari, un vero e proprio “esercito” composto da 1,26 milioni di lavoratori. Perseo è stato studiato e istituito in modo da garantire una adeguata copertura previdenziale ad amministrativi e dirigenti sanitari, visto che fino a poco tempo fa si era costretti a sottoscrivere dei fondi o dei piani individuali costosi e poco convenienti per la categoria.

Fondi pensione: previdenza complementare per un quarto dei lavoratori

Escludendo i lavoratori del pubblico impiego, nel nostro Paese, tra lavoratori dipendenti e lavoratori autonomi, solo il 25% circa degli italiani risulta essere iscritto ad un fondo pensione. A rilevarlo è un Rapporto a cura della CGIA di Mestre da cui, in particolare, è emerso come su un totale di 21,5 milioni di lavoratori, esclusi quelli del pubblico impiego, solo il 23,4%, pari all’incirca a poco più di cinque milioni, ha aderito ad una forma pensionistica complementare. A pochi anni dall’avvio della previdenza complementare, quindi, dall’elaborazione dell’Associazione degli artigiani mestrina emerge che gli italiani, in prevalenza, piuttosto che investire nella previdenza integrativa complementare, preferiscono lasciare il trattamento di fine rapporto (Tfr) in azienda. E sebbene i rendimenti del Tfr e quelli dei fondi pensione vanno chiaramente confrontati non solo nel medio, ma anche nel lungo periodo, l’andamento dei mercati finanziari, poco esaltante negli ultimi tre anni, per il momento ha dato ragione ai 3 lavoratori su 4 che hanno lasciato il trattamento di fine rapporto in azienda.

Fondo Pensione Aperto Carige

E’ una formula di investimento flessibile, semplice e sicura al fine di potersi costruire e garantire una pensione in linea con le proprie aspettative. Trattasi del Fondo Pensione Aperto Carige grazie al quale il sottoscrittore può garantirsi domani quelle che sono le certezze dell’oggi. In particolare al Fondo Pensione Aperto del Gruppo bancario Banca Carige possono aderire tutti: dai lavoratori con contratto di lavoro a tempo indeterminato, sia del settore pubblico, sia del settore privato, ai lavoratori autonomi e passando per i liberi professionisti e coloro che risultano essere soci lavoratori di cooperative. Allo stesso modo, possono aderire al Fondo Pensione Aperto Carige anche altri soggetti quali per esempio le casalinghe, i familiari a carico e coloro che percepiscono redditi diversi da quelli legati all’attività lavorativa. In merito al Fondo Pensione Aperto Carige, a far data dall’1 gennaio del 2007, il soggetto promotore del Fondo è la società di gestione del risparmio del Gruppo Carige Carige Asset Management SGR; nello stesso tempo Banca Carige, al posto della Cassa di Risparmio di Firenze, ha assunto l’incarico in qualità di Banca Depositaria.

Fondo pensione aperto Unicredit Previdenza

Si chiama “UniCredit Previdenza Fondo Pensione Aperto“, ed è il prodotto proposto dal colosso bancario europeo Unicredit per chi ha esigenza di andare ad integrare la propria pensione pubblica attraverso il ricorso alla previdenza integrativa. In particolare, “UniCredit Previdenza Fondo Pensione Aperto“, la cui gestione risulta essere affidata all’esperienza, alle competenze ed alla professionalità dei gestori di Pioneer Investments, offre un comparto garantito, che offre al sottoscrittore la restituzione del capitale versato al netto dei caricamenti, ma anche ben cinque comparti a profilo che risultano essere differenziati in funzione del proprio profilo di rischio; ci sono poi anche cinque comparti, cosiddetti “Data Target“, che risultano invece essere differenziati in base a quella che sarà la data presunta di quando di andrà in pensione e, quindi, si percepirà la pensione pubblica da accoppiare a quella maturata attraverso i versamenti nel Fondo pensione aperto Unicredit Previdenza.

Aifam, i cat bond saranno finanziati dalle pensioni giapponesi

Aifam Inc. (Alternative Investment and Financial Asset Management) ha le idee chiarissime in merito alle strategie di investimento da attuare nel breve termine: il fondo speculativo newyorkese, attualmente in grado di gestire ben seicento milioni di dollari in assets, ha infatti intenzione di potenziare le disponibilità relative ai cat bond, aumentandone il volume di cinque volte (circa 150 milioni di dollari totali) grazie al fondamentale contributo delle pensioni giapponesi. Il fondo collegato alle obbligazioni delle catastrofi ha garantito quest’anno un rendimento pari al 10%, favorendo così il rally dei suoi guadagni che dura ormai da quattro anni.

Aifam avvia un nuovo fondo hedge: pensioni giapponesi nel mirino

Aifam Inc. (Alternative Investment and Financial Asset Management) è uno dei principali hedge fund newyorkesi, in grado di gestire beni per circa 600 milioni di dollari: questa stessa società ha dato il proprio beneplacito al nuovo fondo che andrà a focalizzarsi sulle strategie azionarie long-short, cercando soprattutto di raccogliere maggior denaro possibile dal sistema pensionistico del Giappone. Il capitale iniziale della giornata di ieri è stato pari a 17 milioni, ma dovrebbe aumentare fino a cinquanta entro la fine del prossimo mese di marzo. Questo incremento verrebbe favorito, in particolar modo, dalle allocazioni pensionistiche nipponiche, così come ha anche confermato Takuma Aoyama, a capo degli investimenti della stessa Aifam, la quale, tra l’altro, viene controllata al 25% da Tokyo Marine Holdings.

Massey Energy, i fondi pensione premono per dei cambi gestionali

Un gruppo di investitori, tra cui figura anche Calpers (sigla che identifica il California Public Employee’s Retirement System, l’agenzia americana che si occupa della gestione delle pensioni dello stato federale), sta chiedendo a gran voce ai propri azionisti di votare in favore delle proposte sulla gestione di Massey Energy: la compagnia di Richmond, nota per le sue estrazioni di carbone, dovrà attendere il meeting odierno per conoscere le novità sul proprio management. Le questioni più urgenti da affrontare riguardano l’istituzione di elezioni annuali dei direttori, l’eliminazione del voto di super-maggioranza e la possibilità per i titolari di azioni di richiedere assemblee speciali, alla luce soprattutto del disastroso incidente mortale che ha coinvolto alcuni minatori della società lo scorso mese di aprile.

National Bonds cresce grazie ai risparmi di donne e immigrati

National Bonds Corporation rappresenta una delle principali compagnie private degli Emirati Arabi Uniti attiva nel settore del risparmio (il 50% del suo capitale viene attualmente detenuto dal governo di Dubai): ebbene, questa stessa società può vantare una crescita relativa agli assets pari al 30%, un incremento fatto registrare negli ultimi due anni grazie ai nuovi target pensati appositamente per figure come donne e immigrati, tradizionalmente ignorati dagli istituti di credito islamici. L’attuale gestione comprende circa 5 miliardi di dirham (1,4 miliardi di dollari), ma si prevede soprattutto l’introduzione di nuovi piani di risparmio dedicati alla popolazione femminile e ai lavoratori stranieri (i quali ammontano a circa 6,5 milioni di unità).

Anima Sgr, l’offerta di fondi comuni viene razionalizzata

Anima Sgr, così come suggerisce già il nome, è la società di gestione del risparmio che è nata dall’unione tra Banca Popolare di Milano e Anima, è tornata alla ribalta con la propria offerta di fondi di diritto italiano: a partire dal prossimo 17 dicembre, infatti, la società provvederà a razionalizzare questa emissione, in modo da venire incontro alle nuove esigenze degli investitori finanziari. Che cosa succederà in particolare? In pratica, questa offerta era già stata annunciata da tempo, ma col nuovo intervento di Anima si è voluto rendere più semplice la gamma di fondi comuni di investimento, tentando al contempo di ricercare valore aggiunto, puntando a una strategica differenziazione dal punto di vista del tempo. La necessità si è resa urgente alla luce delle sempre maggiori richieste di avvicinare il più possibile le peculiarità dei precedenti fondi, anche perché la società in questione non ha nemmeno un anno di vita.

Banca Carige: soluzioni d’investimento per i giovani

Per i giovani di età compresa tra i 18 ed i 29 anni, il Gruppo bancario Banca Carige propone, al fine di poter far crescere i risparmi nel tempo, alcune soluzioni di investimento particolarmente interessanti. Tra queste c’è “Carige Soluzione Risparmio”, la soluzione di investimento che permette di poter mettere da parte un capitale che presenta per i primi dieci anni una garanzia di rendimento pari all’1%; il tutto a fronte del vantaggio che il capitale investito in “Carige Soluzione Risparmio” è non pignorabile, non sequestrabile, e non risulta essere soggetto ad imposte. Nel dettaglio, le soglie di accesso a “Carige Soluzione Risparmio“, per la cui sottoscrizione occorre come sempre leggere attentamente i prospetti e le note informative, sono molto basse visto che bastano versamenti pari ad un minimo di 200 euro al mese, oppure 1.250 euro al semestre o 2.500 euro all’anno; in alternativa si può accedere a “Carige Soluzione Risparmio” anche con un versamento unico di 5.000 euro.

Fondi pensione aperti: iscritti in aumento nel primo trimestre 2010

fondi-pensione-apertiNel primo trimestre del 2010 è proseguita in Italia la crescita del comparto dei Fondi Pensione Aperti. A comunicarlo nei giorni scorsi è stata Assogestioni nel precisare come il proprio Ufficio statistiche abbia rilevato sia un aumento delle adesioni, sia una crescita dell’attivo netto. Nel dettaglio, al lordo delle duplicazioni, sono stati rilevati quasi 896 mila iscritti a fronte di un attivo netto oltre i 6,6 miliardi di euro, ed una raccolta netta che ha superato la quota dei 228 milioni di euro. Dall’analisi in base alla tipologia di lavoratori emerge, sempre in relazione al primo trimestre 2010, che i lavoratori autonomi hanno immesso nel sistema 92 milioni di euro, mentre 212 milioni di euro sono stati immessi, con una quota pari al 48% del totale delle adesioni, dagli occupati con contratto di lavoro subordinato.