Axa acquisisce un nuovo portafoglio di fondi private equity

axa_logo-300x299Sono davvero interessanti i dati che Axa Private Equity, tra le maggiori società di investimento europee, può vantare in relazione alle proprie acquisizioni: in questo senso, occorre sottolineare come la compagnia transalpina sia riuscita, in quest’ultimo mese, a realizzare un giro d’affari pari a 2,6 miliardi di dollari, la cui gran parte si riferiscono a un portafoglio di fondi che provengono da una delle principali istituzioni finanziarie statunitensi, vale a dire Bank of America. L’acquisizione di queste partecipazioni rientra a pieno titolo nelle operazioni che Axa sta portando a termine in tutto il mondo in questo 2010, un tentativo di espandere i propri business al di fuori del continente europeo. Come hanno spiegato gli stessi vertici societari, si tratta dei migliori fondi di private equity attualmente disponibili sul mercato, in grado, tra l’altro, di creare nuovo e importante valore per gli investitori del gruppo. Il segnale lanciato è pertanto molto forte: le condizioni del mercato sono cambiate, non sono più necessarie operazione effettuate con cautela, ma si provvede ad acquisire i prodotti più appetibili.

 

Immobiliare: Arc Asset Management lancia IRIS Fund Sif TRE

real-estate-calls-to-action-300x300TRE Advisiors, società di consulenza, e Iris Fund, sicav con sede in Lussemburgo della compagnia arc Asset Management, stanno portando a compimento un’importante collaborazione: in effetti, dall’unione di queste forze è nata una nuova azienda, TRE Trading Real Estate, vale a dire un nuovo fondo attivo nel comparto immobiliare e di diritto lussemburghese non armonizzato (dunque, da trattare con maggiore cautela, in particolare nell’ambito di un apprezzamento e dell’incasso di capitale). Tra i pregi che presenta questo fondo vi sono, senza dubbio, il fatto di essere in grado di sfruttare gli ostacoli dei mercati più importanti, come ad esempio quello europeo, ma anche le opportunità finanziarie che vengono offerte dalle nazioni emergenti. L’apporto di beni immobili è un altro dei modi per sottoscrivere il prodotto in questione; in questo caso, comunque, occorre rimarcare che il soggetto sottoscrittore può ottenere in cambio delle quote del fondo, sfruttando pertanto la rivalutazione dei propri immobili che si trovano nel fondo stesso e provvedendo a eliminare i fattori di rischio mediante un’appropriata diversificazione di portafoglio.

 

Fondi immobiliari: ecco i nuovi possibili investimenti sostenibili

ing6-300x199Adottare la sostenibilità come criterio guida per effettuare dei buoni investimenti è diventata senza dubbio una pratica molto diffusa per quel che concerne la finanza immobiliare europea: questo discorso vale ovviamente anche per l’Italia, grazie ad offerte e iniziative che si muovono sempre più in questa direzione. Un segnale forte è quello che è stato lanciato dalla compagnia immobiliare tedesca Union Investment real estate, la quale è attualmente attiva in più di venti nazioni. L’azienda teutonica, grazie in particolare a fondi come UniImmo Germania e UniImmo Global, sta focalizzando le proprie strategie sui cosiddetti “green buildings”, vale a dire su quegli investimenti immobiliari che sono caratterizzati da risparmio di energia, basso impatto in relazione al territorio e buone tutele storiche.

 

Gruppo Azimut: raccolta netta marzo 2010 positiva

risparmio-gestitoSi è chiuso positivamente lo scorso mese di marzo per il Gruppo Azimut, società indipendente del risparmio gestito; nel mese, infatti, la raccolta netta gestita totale è stata positiva per 79 milioni di euro a fronte di una raccolta netta in fondi che da inizio anno si attesta a 518 milioni di euro. A contribuire al risultato positivo di raccolta in fondi, nello scorso marzo, è stato il comparto dei Fondi Hedge con una raccolta pari ad oltre 19 milioni di euro. E così, rispetto al dato al 31 dicembre 2009, il patrimonio gestito dal Gruppo Azimut è salito del 4,9% a 14,5 miliardi di euro per effetto sia della crescita della raccolta netta gestita, sia della performance media ponderata che, in accordo con quanto recita una nota emessa dalla società, è stata pari ad oltre 1,2% rispetto allo stesso periodo di riferimento.

Fondi Obbligazionari: raccolta marzo 2010 oltre i 3 miliardi di euro

fondi-comuni-assogestioni-raccoltaNello scorso mese di marzo in Italia i Fondi Comuni di Investimento Obbligazionari hanno messo a segno una raccolta che ha superato la barriera dei tre miliardi di euro; a comunicarlo è Assogestioni in accordo con il consueto Rapporto mensile, da cui è altresì emerso come gli asset complessivi detenuti nei Fondi Obbligazionari alla fine dello scorso mese di marzo si siano attestati oltre i 173 miliardi di euro, corrispondenti ad una quota pari a circa il 40% del totale di asset detenuti dall’industria dei Fondi Comuni di Investimento. Nel complesso, la raccolta netta marzo 2010 del sistema Fondi si è attestata a 1,86 miliardi di euro, con un patrimonio in crescita a quota 444 miliardi di euro e con una prevalenza di sottoscrizioni nette verso i prodotti Obbligazionari, i Flessibili, i Bilanciati ma anche i Fondi Hedge che lo scorso anno erano stati oggetto di pesanti deflussi.

Fondi Comuni e Reti di Promotori Finanziari

promotore-finanziarioL’apporto delle Reti di Promotori Finanziari all’industria dei Fondi Comuni di Investimento risulta essere sempre più determinante. A metterlo in evidenza nei giorni scorsi è stata la Assoreti che, in particolare, ha fornito i dati sulla raccolta netta delle Reti di Promotori nello scorso mese di febbraio 2010. Ebbene, nel mese in questione le Reti di promotori finanziari hanno riportato una raccolta netta in rialzo di ben il 64,3% a quota 1,8 miliardi di euro rispetto a gennaio 2010, e con una predominanza, nelle scelte dei risparmiatori, di OICR esteri e di prodotti assicurativi del ramo vita tradizionali. A livello di comparto, nel febbraio 2010 la raccolta netta nel risparmio gestito è stata pari a 1,7 miliardi di euro, mentre 116 milioni di raccolta netta sono andati a confluire nella componente amministrata.

Banca Zarattini: lanciato il nuovo fondo comune Neutral Sicav

poker-svizzera-300x195Banca Zarattini è la banca svizzera che focalizza le proprie attività finanziarie prevalentemente sul settore degli hedge fund: l’ultima iniziativa dell’istituto di credito elvetico riguarda proprio questo tipo di strumenti, visto che è stata lanciata una sicav (Società d’Investimento a Capitale Variabile) multicomparto, la quale fa affidamento, in particolare, sul mercato del nostro paese. Per essere più precisi, si tratta di una società che fa parte del diritto lussemburghese e che presenta dei settori che non sono correlati alle performance dei vari mercati. Neutral Sicav, così si chiama questa società di investimento, è stata costituita circa sette anni fa e da sempre rappresenta un importante investimento sul nostro mercato, visto che esiste un forte monitoraggio dei rischi della volatilità grazie alle migliori tecniche di hedging.

 

Anima Sgr (Bipiemme): utile netto 2009 sale a due cifre

risparmio-gestitoPer Anima Sgr, la nuova società nata dall’integrazione tra Anima e Bipiemme Gestioni, appartenenti al Gruppo bancario Banca Popolare di Milano, il 2009 è stato archiviato con un utile netto salito a due cifre, per la precisione del 22,5% a 23,3 milioni di euro a fronte di masse gestite che hanno toccato la quota dei 24,5 miliardi di euro, ed di una raccolta netta pari a ben 1,4 miliardi di euro. Secondo quanto dichiarato dal Presidente della nuova Anima, Salvatore Catalano, l’obiettivo della nuova società sarà quello di proseguire sulla strada della massima attenzione nei confronti dei clienti e della massima professionalità; a tal fine, nell’ambito delle politiche finalizzate ad investire nella formazione e nell’aggiornamento del personale, è stato costituito un team che, composto da ben quaranta professionisti, fornirà supporto costante sia agli Istituti di credito che collocano i servizi ed i prodotti della nuova Anima, sia supporto costante anche ai promotori finanziari.

Azimut Holding: CdA propone cedola 2010 a 0,20 per azione

piazza-affariIl 27 aprile prossimo l’Assemblea degli Azionisti di Azimut Holding, in prima convocazione, sarà chiamata ad approvare il Progetto di Bilancio 2009 del Gruppo Italiano indipendente leader nel settore del risparmio gestito; lo scorso anno per il Gruppo si è chiuso con i principali indicatori economici in forte crescita, a partire dall’utile netto consolidato che, attestandosi a 118,2 milioni di euro, è quasi triplicato rispetto ai 42 milioni di euro di utile netto consolidato dell’anno 2008; in netta crescita si è anche attestato il dato relativo ai ricavi consolidati, cresciuti nell’esercizio 2009 a 347,4 milioni di euro con un balzo del 35,6% rispetto ai 256,3 milioni di euro con cui Azimut Holding ha chiuso l’esercizio 2008.

Fondi Comuni: raccolta febbraio 2010 positiva per i prodotti esteri

fondi-comuni-assogestioni-raccoltaIn Italia, nello scorso mese di febbraio 2010, l’industria italiana dei Fondi Comuni ha chiuso con un saldo negativo in termini di raccolta; in accordo con quanto rende noto Assogestioni, infatti, i riscatti hanno superato le sottoscrizioni con la conseguenza che la raccolta è stata negativa per 456 milioni di euro. Ciò nonostante, il patrimonio, in base ai dati provvisori, alla fine del mese scorso per i Fondi è cresciuto a 434 miliardi di euro, con gli investitori che, in particolare, a fronte di una crescita della raccolta per i prodotti esteri, hanno affidato maggiormente i propri risparmi verso i Fondi Obbligazionari, quelli Bilanciati e quelli Flessibili. Nel dettaglio, un terzo del patrimonio dell’industria dei Fondi è stato affidato dai risparmiatori ai prodotti Obbligazionari con un raccolta che il mese scorso è stata pari a ben 1,1 miliardi di euro.

Webank: i prodotti di investimento

78399874Webank, la Banca online del Gruppo Bipiemme, offre in materia di investimenti numerose soluzioni sia per far fruttare la propria liquidità, sia per destinare quote di risparmio ai titoli di Stato, obbligazioni, Fondi e Sicav. In particolare, la liquidità può essere remunerata con il deposito di risparmio associato al conto Webank che offre attualmente fino a giacenze pari ad un milione di euro il tasso BCE più uno spread dello 0,10%; attualmente questo tasso lordo complessivo offerto è pari all’1,10% mentre con le linee di risparmio vincolate si può ottenere l’1,70%, il 2% o il 2,50% lordo per vincoli, rispettivamente, pari a tre, sei oppure dodici mesi; il tutto senza spese o imposte di bollo e con la possibilità di disinvestire in caso di bisogno prima della scadenza del vincolo potendo comunque incassare gli interessi maturati corrispondenti al livello del tasso del deposito libero.

Fondi: rischi e opportunità degli investimenti in prestiti aziendali

80-300x299Non c’è alcun dubbio che il collocamento Enel abbia avuto un ottimo successo: ed è proprio grazie a questo forte interesse, insieme ai timori rivolti al debito pubblico dei paesi europei più colpiti dalla speculazione, che i corporate bond rimangono ancora un investimento affascinante e interessante. I fondi obbligazionari che sono specializzati sulle emissioni delle aziende europee hanno già fatto registrare un guadagno medio da inizio anno pari all’1,3%. I livelli più alti sono stati quelli raggiunti da Fidelity e Groupama, che hanno guadagnato ben 2,56 punti percentuali. Quali opportunità di guadagni potenziali rimangono quindi all’interno dei mercati di credito? La domanda di corporate bond è destinata a rimanere alta, visto che gli investitori sono sempre più alla ricerca di alternative, a causa dei bassi rendimenti dei prodotti monetari e dei titoli di Stato. Come suggeriscono alcuni analisti, tra cui quelli di Raiffeisen Capital Management, è comunque necessario far attenzione alle scadenze, inquadrando i titoli lunghi nel tasso fisso in quelli da 3 a 5 anni tra i variabili.

 

Fondi: Piani di accumulo con Unicredit

pac-unicreditL’investimento in Fondi Comuni può rappresentare una soluzione redditizia per far rendere il capitale con un’ottica di medio e lungo periodo, e con un livello di rischio compatibile con i propri obiettivi e con le proprie esigenze. Ma al fine di mediare il rischio nel tempo, una delle soluzioni di investimento ideali per evitare di sbagliare il timing d’entrata con somme in un’unica soluzione, è quella di sfruttare un “Pac”, un Piano di accumulo del capitale che permette di ridurre il rischio e di effettuare dei versamenti periodici in linea con le proprie disponibilità finanziarie. Il colosso bancario europeo Unicredit, attraverso la Società di Gestione del Risparmio Pioneer Investments, permette di sottoscrivere piani di accumulo in Fondi che offrono tra l’altro grande flessibilità in termini di rata mensile, durata e periodicità. Nel dettaglio un piano di accumulo con Unicredit è attivabile con un rata minima a partire da soli 50 euro e con periodicità dei versamenti annuale, semestrale, trimestrale, bimestrale o mensile.

Risparmio amministrato e gestito: il punto della situazione in Italia

fondi-risparmioAlla fine dello scorso mese di settembre le banche del nostro Paese detenevano a custodia titoli per ben 1.541 miliardi di euro, con un incremento di 90 miliardi di euro rispetto al dato di fine giugno 2009. A rilevarlo è l’ABI, Associazione Bancaria Italiana, nel suo “Monthly Outlook” del corrente mese di febbraio, sottolineando tra l’altro come, in materia di risparmio amministrato e gestito, il 45% circa degli oltre 1.500 miliardi di euro rappresenti titoli detenuti dalle famiglie consumatrici. A conti fatti, quindi, anche nell’anno della crisi gli italiani dimostrano di aver conservato la propria propensione, quando possibile, al risparmio; e non a caso un terzo degli oltre 1.500 miliardi di euro, per la precisione il 36%, è rappresentato da titoli di Stato. Una tendenza decisamente opposta è stata invece rilevata dall’Associazione Bancaria Italiana per quel che riguarda le gestioni patrimoniali bancarie che, a fine settembre 2009, in base al corrispondente bollettino statistico di Bankitalia, hanno fatto registrare, con 79,5 miliardi di euro circa, una flessione su base annua che ha sfiorato il 19%.